Capitolo 15: Un'interessante scoperta

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«Chaeyoung?!» esclamarono in coro Jimin e Taehyung.

I due si erano girati di scatto non appena avevano sentito la voce della ragazza chiamarli, ed erano evidentemente sorpresi dalla sua presenza.

Chaeyoung quasi sobbalzò per il forte rumore che avevano causato, e si avvicinò ancora di più a loro per parlare più tranquillamente.

«Jimin, stai meglio?» domandò lei, per poi squadrare Taehyung dalla testa ai piedi.

Ancora diffidava di lui, soprattutto a causa della nascita della sua amicizia con Jungkook in una sporca discoteca.

«Sì, grazie… come mai sei qui? La festa?» chiese a sua volta Jimin, aggrottando le sopracciglia per la confusione.

«Sono dovuta scappare praticamente subito dopo di te. I miei genitori mi hanno imposto un coprifuoco molto rigido e abito lontano dalla casa di Kook… me la sono fatta a piedi.» spiegò Chaeyoung, rivolgendo il suo sguardo di nuovo su Jimin.

«A-abiti qui vicino?» chiese il rosa, cominciando a balbettare.

Forse lei conosceva i suoi genitori.

«Jimin… credo che lei abiti proprio qui…» mormorò Taehyung, unendosi alla conversazione con aria incredibilmente cupa.

Chaeyoung guardò con stupore il blu, per poi mostrare ai due le chiavi che aveva in mano.

«Questa è casa mia.»

Dicendo quella frase, Chaeyoung indicò la sua abitazione.

Che corrispondeva esattamente a quella dei genitori di Jimin.

I due ragazzi rimasero in silenzio e si guardarono a vicenda. Quasi come se si fossero messi d’accordo, controllarono più e più volte che l’indirizzo corrispondesse con la casa di Chaeyoung. Purtroppo non si erano sbagliati.

Dopo qualche secondo, guardarono la ragazza, che nel frattempo si stava preoccupando sempre di più.

«Ragazzi, mi state spaventando… perché siete qui?» domandò, facendo un leggero passo indietro.

Taehyung incrociò le braccia e la guardò con sfacciataggine, mentre Jimin era più confuso e sconvolto che mai. Soltanto guardandolo negli occhi, Chaeyoung capì che stesse provando milioni di emozioni diverse.

«Chaeyoung-ie… non so come fai di cognome.» affermò il blu, senza rispondere alla domanda della ragazza.

«Park. Park Chaeyoung.» rispose con titubanza lei, sempre più stranita dal comportamento dei due.

Effettivamente, non li conosceva davvero… potevano essere chiunque.

Taehyung si girò verso Jimin e lo vide prendersi la testa tra le mani.

Park Jimin, dedusse il blu.

Adesso sapeva anche il suo cognome. Purtroppo, non lo avrebbe voluto scoprire in quel modo. Si morse il labbro, frustrato, e guardò nuovamente Chaeyoung.

Jimin non era in grado di formulare domande, perciò ci avrebbe pensato lui.

«Dimmi, Park Chaeyoung, hai fratelli?» continuò Taehyung, fissando gli occhi della minore.

Chaeyoung impallidì. Jimin non se ne accorse: aveva gli occhi chiusi e stava stringendo i pugni per la frustrazione. Probabilmente, si stava anche facendo male. Taehyung, però, si accorse di quel piccolo dettaglio: sotto i lampioni, illuminati dalla poca luce circostante, Chaeyoung aveva avuto un cambio di atteggiamento repentino. Invece che spaventata, cominciava a sembrare più arrabbiata.

My Alien - VminWhere stories live. Discover now