Capitolo 67: Stanchezza di gruppo

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Seokjin e Namjoon erano arrivati da qualche minuto alla loro villa, e si erano buttati entrambi sul divano del salotto a riposare. Dopo qualche minuto di silenzio, poi, Seokjin aveva iniziato a tartassare Namjoon di domande sull'ospedale e su come si sentisse, fino a quando il minore non lo costrinse a smetterla.

«Sto bene, Jin hyung. Non fisicamente, ma sto bene. E poi, adesso mi occuperò di trovare Baekhyun e gli altri e li porterò di nuovo in prigione, costi quel che costi.» disse a un certo punto Namjoon, sospirando pesantemente: quel compito che gli aveva preso diversi anni, era stato del tutto inutile.

«Prima devi riposarti, altrimenti ti chiudo dentro la camera da letto!» esclamò Seokjin, ridacchiando.

«Hyung... questa frase è... non sono io, davvero, ma-»

«Yah! Pervertito che non sei altro!» esclamò lo hyung, rendendosi conto solo in quel momento di cosa volesse dire l'altro.

«Scusa, scusa.» Namjoon rise, ignorando la fitta di dolore che lo colpì al torace «Comunque, tra quanto arriveranno gli altri?» chiese poi, dato che mentre Seokjin si era organizzato con il gruppo, lui era ricoverato in ospedale.

«Tra due ore. Abbiamo ancora un po' di tempo da spendere solo noi due, contento?» domandò a sua volta Seokjin, facendogli un occhiolino.

«Contentissimo, hyung.» rispose subito Namjoon, e il maggiore si fece avanti e gli rubò un semplice e dolce bacio a stampo.

«Mi sei mancato, Joonie... ti amo.»

«Ho pensato a te per ogni secondo, dentro quella stanza... anche io ti amo, Jin hyung.»

Seokjin e Namjoon si riunirono in un secondo bacio, stavolta più lungo che fece scaldare il cuore di entrambi dalla gioia dell'essere di nuovo insieme, ogni pericolo finalmente lontano. Poi, il maggiore si alzò e sbuffò.

«Mi metto qualche minuto a pulire, così poi dopo sono libero e ci rilassiamo fino a quando non arrivano gli altri. Dammi cinque minuti al massimo e finisco, va bene?» chiese poi, guardando il disordine presente ovunque.

Namjoon, anche se a fatica, riuscì ad alzarsi e ignorò tutte le lamentele di Seokjin che voleva vederlo riposare in pace.

«Ho dimenticato una cosa giù, vado e torno. Poi mi riposo, promesso.» affermò il più piccolo, sporgendo il labbro inferiore per addolcire il fidanzato che d'altronde non seppe resistere e accettò il compromesso.

Seokjin quindi cominciò a pulire e a mettere in ordine qualche carta per terra, mentre Namjoon cominciò a fare le scale per scendere al piano di sotto. Fu solo quando Seokjin si rese conto di un vaso per terra, che si ricordò di un piccolissimo dettaglio che aveva trascurato.

«NAM, AL PIANO DI SOTTO POTRESTI TROVARE-»

«PERCHÉ CAZZO C'È UN SERPENTE MORTO?!»

Seokjin cercò di non ridere e scese velocemente le scale. Namjoon era fermo al suo posto mentre osservava con disgusto e terrore la carcassa di fronte a sé. A quel punto, lo hyung gli circondò la schiena con un braccio e gli diede un piccolo bacio sulla guancia.

«Vedi, abbiamo giocato ad acchiapparella con Dayeon. Dovevamo acchiappare un serpente.» sintetizzò poi, ridacchiando e grattandosi i capelli in imbarazzo.

«E sei riuscito a dimenticarti di questo dettaglio fino ad ora. Seriamente, hyung? Aish, sei un caso perso...» mormorò Namjoon, scuotendo la testa con disperazione.

«Yah, non mi chiedi neanche come sto dopo aver ucciso un serpente?! Non è stato tanto bello, sai? Soprattutto perché pensavo che tu fossi morto!» esclamò Seokjin, serrando la mascella al solo ricordo.

My Alien - VminWhere stories live. Discover now