Capitolo 53: Nascondino al contrario

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«Kookie, sei lento!» esclamò Jennie, in preda all'ansia totale.

«Fammi almeno parcheggiare, noona!» si lamentò lui, mentre accostava.

Dopo pochi secondi il ragazzo riuscì a parcheggiare e i due scesero di corsa dalla macchina, iniziando prima a camminare velocemente e poi a correre verso la villa di Taehyung e Jimin. Videro due persone mentre citofonavano e si preoccuparono subito, guardandosi a vicenda con titubanza. Poi, osservando meglio i due e vedendo le loro mani intrecciate, li riconobbero e si rilassarono: tornarono a correre, mentre le due persone che citofonavano si voltavano di scatto con occhi sbarrati dal terrore. Jungkook e Jennie si fermarono, capendo solo in quel momento che forse avevano corso un po' troppo.

Difatti, Yoongi diede un piccolo pugno contro il petto di Jungkook, lanciandogli un'occhiata di fuoco «Siete impazziti? Ho visto tutta la mia vita passarmi davanti in pochi secondi. La prossima volta, non so, mentre correte provate a gridare qualcosa così vi riconosciamo dalla voce.» esclamò poi, scuotendo la testa.

Jungkook e Jennie bofonchiarono qualche scusa confusa proprio quando il cancelletto si aprì.

«Ci siamo anche noi, ragazzi!»

Chaeyoung, urlando quelle parole, saltò addosso a Jungkook che la prese al volo, facendo ridere tutti che per un attimo si dimenticarono della pessima situazione in cui si erano ritrovati. Jaebum salutò rapidamente il resto del gruppo e, tutti insieme, entrarono dentro la villa.

In pochi secondi anche il portone fu aperto da Bang Chan, che fece un piccolo cenno col capo e invitò tutti nel soggiorno. Taehyung e Seokjin erano per terra, entrambi con la testa fra le mani, disperati. Chaeyoung andò immediatamente da Seokjin, preoccupata per il suo migliore amico e, soprattutto, preoccupata perché non aveva ancora visto suo fratello e gli altri ragazzi.

Jungkook, invece, accorse vicino a Taehyung in silenzio, anche lui ponendosi le stesse domande della coetanea. Jennie, vedendo Lisa ancora tremante corse da lei e iniziò a darle piccole carezze sulla schiena per provare a calmarla. Infine Jaebum, Yoongi e Hoseok si avvicinarono al resto dei ragazzi senza proferire parola, preoccupati come non mai.

«Ragazzi, odio aspettare... per favore, qualcuno dica qualcosa.» disse Yoongi, spezzando quell'assurdo silenzio.

Hoseok annuì, in conferma delle parole del fidanzato. Jackson alternò il suo sguardo tra Seokjin e Taehyung ma, non vedendo alcuna reazione da parte loro, sospirò e decise di prendere l'iniziativa: iniziò così a raccontare tutto l'accaduto, dalla prova vestito, l'aggressione in cui erano stati coinvolti fino al sacrificio di Namjoon per farlo fuggire.

Gli altri rimasero in silenzio ad ascoltare, e ancora una volta sia Seokjin che Taehyung fecero fatica a regolarizzare i loro respiri, sempre più preoccupati. Stavano perdendo del tempo prezioso, ma che alternativa avevano? Era Namjoon l'investigatore, non loro. Anche Jaemin, che aveva imparato tantissimo negli ultimi anni e avrebbe potuto aiutarli, non era lì. Se Jackson stava usando il suo tempo per raccontare, significava che era giusto fare così... no?

Quando il poliziotto finì di parlare, ci fu un attimo di silenzio che sembrò interminabile agli occhi di tutti. Lisa si era calmata, ma nessuno riusciva ad essere totalmente tranquillo. Taehyung alzò lo sguardo con lentezza straziante, guardando uno ad uno tutti i suoi più cari amici e alzandosi poco dopo, con determinazione. Tutti lo guardarono, in attesa e in ansia per cosa avrebbe presto detto.

«Vorrei andare a Daegu da Taeyong, potrebbero aiutarci. Però non possiamo spostarci insieme, siamo tutti in pericolo e spostarci in gruppo, se da una parte ci rende più forti, dall'altra ci rende anche più attaccabili. Da quello che ho capito, non sono evasi tutti dalla prigione. Namjoon hyung ha sbattuto in cella anche Kyungsoo, Sehun, Kris, Luhan e Tao. Propongo di dividerci: alcuni a Daegu, altri in prigione a visitarli per ottenere più informazioni, altri tornano al luogo della rapina per cercare qualche disperato indizio e altri rimangono qui dentro al sicuro e coordinano tutti.» affermò poi, con serietà e decisione.

My Alien - VminWhere stories live. Discover now