Capitolo 27: Davvero si sono...?

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Le fronti di Jimin e Taehyung si toccavano.

Non erano mai stati così tanto vicini, neanche quando avevano ballato insieme. E, soprattutto, non si erano mai ritrovati in un contesto del genere.

Quando ballavano, avevano una "scusa" per stare vicini.
In quel momento, invece, Taehyung si era semplicemente avvicinato e Jimin non era indietreggiato di un centimetro. Perché erano così vicini? Cosa volevano fare?

«Jimin...» sussurrò Taehyung, con voce rauca e profonda.

«Cosa... stiamo facendo...?» domandò con lo stesso tono Jimin, più titubante.

Taehyung si morse il labbro. La bocca di Jimin era così... perfetta. Voleva toccarla... provarla. Jimin perse un battito nel vedere il blu fissargli intensamente le labbra.

Quella vicinanza era pericolosa.

Jimin non era consapevole delle sue azioni, il suo cervello aveva smesso di funzionare e non stava più ragionando lucidamente. Taehyung, invece, riusciva a pensare ma senza alcun tipo di criterio.

Da quanto si conoscevano? Poco.

Quanto gli piaceva? Tanto. Troppo.

«Non lo so, Jimin-ah... come siamo finiti così?» chiese a sua volta Taehyung, ridendo divertito.

«Io ero preoccupato per Dayeon, poi tu mi hai rassicurato e ti ho detto che non me ne sarei andato così facilmente...» Jimin cercò di riorganizzare le sue idee, anche se fallì nell'intento, causando un dolce sorriso nell'altro.

«Ti fidi di me?» domandò il blu, spostando la sua attenzione sugli occhi dell'altro.

«Sì.» disse semplicemente Jimin, senza neanche annuire a causa della troppa vicinanza con Taehyung.

«Allora chiudi gli occhi.» gli sussurrò quest'ultimo.

Jimin fece come gli era stato detto. Chiuse gli occhi, e si rilassò. Si fidava di Taehyung, e quella era una piccola dimostrazione. Rimase fermo, in attesa.

Taehyung lo osservò a lungo. Era bellissimo. Aveva un pizzico di infantilità che lo rendeva ancora più tenero e dolce ai suoi occhi. Aveva passato dei brutti momenti, ma sembrava che non vedesse la cattiveria e la crudeltà del mondo. Si stava fidando così apertamente di Taehyung... era meraviglioso. Nessuno lo aveva mai fatto prima, non in quel modo.

Taehyung si fece coraggio, e si avvicinò ancora di più.

~~~

«Kook! Dovresti andare a dormire, è tardi!» esclamò Chaeyoung non appena rispose alla chiamata.

«Scusami, sono solo preoccupato. Ho visto Jin hyung mentre piangeva... tu ci sei stata più a lungo prima, come ti era sembrato?» chiese Jungkook, felice che l'amica avesse risposto nonostante l'ora tarda.

«Non saprei, era giù di morale. Ho provato a farmi raccontare qualcosa, ma non ci conosciamo così bene... non voleva aprirsi con me, in sostanza. Ho rispettato la sua scelta, e l'ho lasciato andare da solo. Non sembrava voglioso di avere compagnia.» si ricordò Chaeyoung, aggrottando le sopracciglia.

«Stavo camminando con Namjoon hyung poco fa, e l'ho visto passarci affianco senza neanche salutarci. Mi è sembrato strano, non è da lui. Poi mi sono accorto che Namjoon hyung era molto più preoccupato di me e fremeva dalla voglia di andare a parlargli. Così mi sono inventato una scusa e me ne sono andato. Spero solo che parlino, e che Namjoon hyung riesca a migliorare l'umore di Jin hyung...» Jungkook espose i suoi dubbi e i suoi pensieri all'amica.

Chaeyoung si buttò sul letto, esausta. Quel fine settimana stava da sola a casa, i suoi genitori erano dovuti andare via per visitare dei parenti lontani, e Chaeyoung non li aveva voluti accompagnare per passare più tempo con Jimin. La ragazza sospirò pesantemente.

My Alien - VminWhere stories live. Discover now