~Capitolo 78~

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Passarono due settimane dal giorno in cui io e Logan ci mettemmo insieme, le cose tra noi andavano piuttosto bene : mi accompagnava a scuola tutti i giorni, durante le pause ci cercavamo e rimanevano insieme anche se qualche volta è capitato che stavo più con Brooke che con lui. La sera invece la passavamo insieme a guardare serie TV dal suo portatile sul suo letto fino ad addormentarci l'una nelle braccia dell'altro. Nei pomeriggi però le volte in cui riuscivamo a passarli insieme si potevano contare sulle dita di una mano dato che era sempre preso dalle ricerche ancora in corso con Alex. 

Un venerdì pomeriggio di metà febbraio, sola a casa come ormai di consueto, stavo appendendo una cornice con all'interno diversi scatti raffiguranti me, Brooke e Marcuss quando qualcuno suonò alla porta. Il caro e vecchio uomo in nero non venne più a farmi visita da quando mi misi con Logan perciò non c'era più motivo di temere un suo incontro ravvicinato. Non trovai nessuno in piedi sul pianerottolo bensì un pacco avvolto in carta di giornale, che raccolsi e portai in cucina. Con un coltello tracciai una linea netta in modo da poterlo aprire e trovarci all'interno un biglietto ripiegato in 4 e due fogli bianchi.

Logan's pov

Era passato ormai un mese dall'ultima chiamata che ho avuto con Robert il mio investigatore privato nonché padre della mia ex ragazza, in quel mese successero molte cose tra cui la mia relazione con Emily, la quale in quel periodo ho trascurato molto. Alex cercò di convincermi diverse volte a lasciare a lui la ricerca in modo tale da farmi stare di più con Emily ma io non volli sentire ragioni. Raggiunto il solito luogo a cui Robert ci dava appuntamento lo aspettammo appoggiati a due grossi pilastri che reggevano un vecchio bar abbandonato in Stanley Road. Passarono circa 10 minuti prima di vedere sfrecciare davanti a noi una BMW nera opaca, fare un inversione a "U" in quella strada abbandonata e parcheggiare davanti alla mia auto. Scese poi con il suo solito smoking e un cappello nero e gli occhiali da sole, alquanto inutili in pieno febbraio. 

<<Buon pomeriggio ragazzi>> esclamò raggiante il pinguino, che noi ricambiamo con un cenno della testa << mi rincresce non avervi più chiamato, ma sono stato molto preso dalle ricerche e ho preferito contattarvi non appena avessi avuto tutte le conferme di cui avevo bisogno >> disse mentre si passava tra le mani una busta di carta nera, io mi raddrizzai e mi avvicinai a lui << sei riuscito a trovarla? >> il cuore cominciava a scalpitarmi nel petto. << Non esattamente ma ho avuto delle conferme riguardo all' identità del cadavere bruciato della donna... È tutto qui se vuoi darci un occhiata>> mi porse la busta e dopo essermi scambiato uno sguardo d'intesa con Alex decisi di prenderla e aprirla. All'interno era presente un medaglione con incisa una scritta sul davanti, era sbiadita e faticai a leggerla << C'è scritto "Gli Adams" >>. 

Dopo aver pagato la somma richiesta da Robert mi misi a correre come un pazzo per le strade di Brighton per accompagnare Alex per poi ricominciare la mia pazza corsa verso Elm Street numero 27, cercando nel frattempo un modo per intavolare un discorso con lei.

Parcheggiata la macchina mi fiondai in casa trovando la mia bellissima ragazza in piedi davanti al tavolo della cucina con in mano due grossi fogli << Emily ma che? - >> 

Emily's pov 

Oltre al biglietto nella scatola c'erano due grossi fogli bianchi che girai e scoprii essere due fotografie che rappresentavano due corpi deceduti :uno era di un uomo che non riconobbi benché il viso era tumefatto e bruciato mentre nell'altra c'era il volto di una donna probabilmente, era scavato e pieno di bolle rosse. Infine aprii il biglietto in cui vi era scritto con una calligrafia ordinata e pulita " Ad un passo dalla verità arriverai, più vicina a loro sarai". Le mie mani presero a tremare e sentii la bile salirmi in gola, stavo ancora stringendo i lembi del biglietto, quando qualcuno entrò dalla porta come un razzo ma non mi voltai subito
<<Emily ma che? >>. 
La voce di Logan mi riscosse e mi fece voltare verso di lui, probabilmente notando il mio stato si tolse rapidamente le scarpe e venne verso di me preoccupato, buttai tutto dentro la scatola e mi allontanandomi da lui portandola con me <<che cosa hai? >> <<nulla>> sussurrai colta alla sprovvista << come mai sei a casa? >> chiesi poi ad un tono di voce più normale, lui abbassò per un momento lo sguardo per poi avvicinarsi a me <<volevo passare del tempo con te... >>
<<ahh, quindi Alex è riuscito a convincerti a fare la scelta impossibile? >> chiesi falsamente speranzosa, sembrò capire a cosa mi riferissi, lo vidi infatti contrarre i lineamenti e passarsi una mano sul collo, nervoso, <<già... >> dissi emettendo poi una risatina e scuotere la testa. 

Il campanello suonò ed io ancora con la scatola sotto braccio andai ad aprire, era Marcuss che da ormai due settimane passava più volte a casa per tenermi compagnia o semplicemente per passare del tempo insieme. Lo feci entrare e lo abbracciai con un braccio << chi è lui? >> chiese Logan dietro di me << Oh ma guarda chi si rivede! Ti sei ricordato di avere una
ragazza? >> lo attaccò Marcuss come ormai continuava a dire che avrebbe fatto <<anzi sai che ti dico? Non hai proprio voce in capitolo - lo fronteggiò- sei un grandissimo pezzo di - >> tirai il mio migliore amico per un braccio <<ma no tranquilla lascialo pure sfogare>>ironizzò Logan con quel vecchio sorrisetto irritante. Marcuss rilassò i lineamenti prima di infilare il coltello nella piaga <<Probabilmente invece che stare con la tua ragazza avrai avuto cose più importanti da fare, o no? Dimmi, come vanno le ricerche della tua pseudo sorellina? >> spalancai la bocca e cominciai a far passare lo sguardo tra i due finché quello di Logan: deluso e incazzato non incrociò il mio: scioccato e mortificato. 

Prima che me ne rendessi conto Logan aveva afferrato Marcuss per il colletto della felpa mentre gli urlava contro, posai la scatola ai miei piedi cercando di dividerli.
<< Emily che vuoi fare? Vieni sul lungo mare con me? >> mi chiese Marcuss mentre si sistemava la felpa, scossi la testa e gli aprii la porta, salutandolo poi con una bacio sulla guancia per poi correre dietro Logan sulle scale. 

<<Logan aspetta >> si fermò per poi voltarsi lentamente << mi hai deluso... Un altra volta... Come faccio a fidarmi di te? >> <<mi dispiace tanto, davvero ma ero triste perché mi lasciavi sempre da sola e mi sono sfogata con lui... Scusami>> cominciò a guardarmi o meglio a guardare la scatola sotto il mio braccio
<< cosa c'è là dentro? >> e la indicò con un cenno del capo, la strinsi di più a me << nulla... Solo vecchi ricordi >>mentii, cosa che a lui non sfuggì <<Bugie, delusioni... Non so più cosa fare con te>> scosse la testa un paio di volte esasperato e si voltò di nuovo facendo però cadere dalla tasca posteriore dei jeans un medaglione. 

S. A. 
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                                                             Niki 💣

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