~Capitolo 57~

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Si avvicinò con un passo lento e meditativo fino sedersi di fianco a me e scrutarmi con il suo sguardo attento ed indagatore, *non sembrare debole, non sembrare debole, non sembrare debole * continuava a ripetermi la mia coscienza, perciò chiusi gli occhi per un momento per poi ti aprirli e puntali nei suoi. Non riuscivo a capacitarmi del fatto di non essermene accorta prima, di ciò che lasciava trasparire quel suo sguardo.

Passammo una decina di minuti a guardarci negli occhi e nessuno disse niente finché non mi stancai e scelsi piuttosto di far finire questa pena << volevi parlarmi della mia decisione di andare con Alex e Logan giusto? >> parve riscuotersi dal piccolo trans in cui era incappato <<quanto sei perspicace! E dimmi come mai hai fatto lo stesso una scelta del genere se sapevi già la mia reazione? >> ed eccolo lì che sbocciava come un fiore in primavera quel sorriso inquietante si fece strada sul suo volto, mentre la sua mano destra si mosse verso il mio polso, che io ritrassi d'istinto. <<Ascoltami bene perché non vorrei ripeterlo nuovamente sorellina, TU NON - afferrò il mio polso - DEVI FREQUENTARE- lo circondò in una morsa delicata - NE ALEX - cominciò a stringere ed io cercai di dimenarlo prima che incominciasse a stringerlo più forte - NE LOGAN-ma senza risultati, difatti cominciò a stringerlo più forte - capito sorellina? >> la presa non cessò ed io cercai diverse volte di allentarla <<basta Noah, smettila>> quelle parole sembravano sortire l'effetto contrario ed alimentare il suo sorriso.

Presa da un impeto di paura, frustrazione e ansia gli tirai uno schiaffo in pieno viso che glielo fece voltare e allentare leggermente la presa sul mio polso proprio quel tanto che mi bastava per levare la sua lurida mano ed alzarmi dal letto. Mi allontanai da lui continuando a massaggiarmi il polso e quando fui vicino alla porta lo sentii sussurrare<<questo non dovevi farlo sorellina>> aprii la porta e corsi verso il bagno libero mentre alcune lacrime cominciavano a scendere sulle mie guance.

Aprii il rubinetto verso l'acqua fredda e ci misi sotto il polso dolorante e tremante mentre con l'altra mano mi sciacquavo il viso pensando ironicamente al fatto di non essermi messa il mascara quel giorno. Era da un po' che l'acqua stava scorrendo e con essa anche lacrime sulle mie guance ma le lasciai correre, lo specchio posto sopra al lavandino mostrava una me angosciata e impaurita o probabilmente era quello a cui stava pensando Alex quando mi vide.<<oi piccola... Smith... Cosa... >> Alex fece capolino dalla porta qualche minuto dopo e vedendomi in quello stato né rimase scioccato. Si chiuse la porta alle spalle e mi venne vicino, io rimasi impassibile se non dopo aver abbassato lo sguardo verso il mio polso. 

Anche lui parve averlo notato e dopo aver chiuso il rubinetto, lo prese tra le sue mani <<Emily che cosa è successo? Chi è stato? >> le domande non tardarono ad arrivare ma ero ancora tormentata dal suo sguardo infuriato ed il suo sorriso da pazzo che mi limitai a guardarlo negli occhi e scuotere la testa una paio di volte.

Alex continuò a puntare i suoi occhi grigi nei miei e nel mentre prese un asciugamano posto di fianco al lavandino e mi tamponò il polso, quando ebbe finito lo lasciò cadere nella vasca affianco a noi , mi afferrò il gomito e mi tirò a sé. Il mio viso si adagiò sul suo petto e mentre lui mi accarezzava la testa e la schiena io cercavo di regolare il mio respiro ascoltando il battito del suo cuore. <<Emily parlami ti prego, mi stai facendo uscire di testa >>sussurrò vicino al mio orecchio, la mano che era rimasta sul mio fianco si trasferì sotto il mio mento invogliandomi a guardarlo, non me la sentivo di dirglielo ma soprattutto avevo paura della sua reazione <<se adesso te lo dico, promettimi che non darai di matto e che ascolterai tutta la frase>> annuì serio, non mi fidai al cento per cento ma dovetti ammettere che non sarei riuscita a tenermi tutto dentro in eterno <<È stato Noah, mi ha detto che->> come previsto i suoi occhi si incupirono, un po' mi spaventarono.

Si staccò da me bruscamente e si avvicinò alla porta, ma io fui più veloce e mi spiaccicai contro di essa <<Emily spostati >>disse a denti stretti << lo avevi promesso Alex->> sembrò ricordarsi e ciò fece dissolvere parte di quell'odio represso che traspirava  dai suoi occhi.

<<Ti ascolto ma sono certo che non ci sia nulla di plausibile per ridurti così... Quando Logan lo saprà... >> << NO! Lui non lo deve sapere, anzi nemmeno tu dovevi saperlo! .... Come sai già Noah sa degli incontri illegali di Logan ma ha scoperto anche che una volta ci sono andata anch'io e mi ha minacciato dicendomi che se non avessi smesso di frequentare te e Logan e incominciato a stare più tempo con lui, lui lo avrebbe detto a Cate e Stephan e che probabilmente mi avrebbero riportato all'orfanotrofio... Non posso ritornare lì... Ti prego non dire niente a nessuno e non fare del male a Noah >> dissi tutto d'un fiato tenendo costantemente lo sguardo verso i suoi occhi.

Alex parve fremere dal nervoso e dalla frustrazione ma non disse nulla si limitò ad annuire ad occhi chiusi e stringere i pugni, per tranquillizzarlo mi avvicinai a lui per abbracciarlo e dopo un po' si sciolse anche lui stringendomi a sua volta << se dovesse rifarlo un altra volta giuro che lo picchio a sangue >> mi sussurrò tra i capelli <<non farlo Alex, peggioreresti la situazione >> <<come pensi di risolvere questa storia? Stando appiccicata a lui 24h su 24? >> chiese in tono sarcastico, mi staccai da lui consapevole che aveva ragione <<neanche se lo picchiassi a sangue cambierebbe qualcosa >> dissi alzando gli occhi al cielo << almeno per un po' smetterebbe di stritolarti il polso in quel modo >>ribatté lui <<ma potrebbe comunque rivelare il tutto>> assottiglia gli occhi <<Nah con un paio di pugni ben assestati non riuscirà nemmeno a dire "ciao" >> assottigliò gli occhi a sua volta <<ma potrebbe->> <<non ti farà più un cazzo fidati >> incrociai le braccia al petto e misi il broncio per non avermi fatto finire la frase, <<quindi siamo d'accordo? >> per quanto Noah se lo meritasse non mi emozionava l'idea, lui era pur sempre mio fratello, ma era cambiato .<<Non voglio che... Tu..ti faccia male >>ammisi a bassa voce per convincerlo a demordere. <<Non mi farò niente piccola Smith mi farò aiutare da Logan ed in due minuti metteremo a terra quello str->> gli misi una mano sulla bocca <<non dire nulla a Logan! Ti prego... e non fare nulla a Noah... Dopotutto è anche quello che vuole Logan, che io gli stia lontana>> dissi per poi voltarmi verso la porta ed aprirla.

Alex mi seguì ed insieme ci ritrovammo davanti a Logan che ci osservava confuso, squadrando prima me e poi Alex . <<Oh->> disse quest'ultimo <<-shit!>> conclusi io.



                                                                                                                                                                  Niki💣



Don't Forget MeWhere stories live. Discover now