~Capitolo 39~

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Quel giorno avevo un ora buca, perciò andai alla Foresta astratta a rilassarmi un pò. Scrissi un messaggio a Marcuss che mi raggiunse 5 minuti dopo.
Mi piazzai  per alcuni minuti davanti ad  uno scaffale colmo di libri e poi ne scelsi uno, ma era troppo in alto <<Marcuss non è che... >> << arrivo>> rise e si avvicinò a me, non ebbe nemmeno bisogno si alzarsi in punta di piedi,
<< ecco a te nanetta>> lo ringraziai con un sorriso a 32 denti e mi andai a sedere sulla poltrona davanti a lui.

Troppi pensieri affollavano la mia mente e tra l'altro non riuscii neanche a trovare una posizione comoda, il libro che ho preso narrava un racconto di fantascienza ma non ci capii moltissimo finché <<Emily? >> mi chiamò Marcus, con il libro davanti agli occhi << dimmi>> << di cosa parla quel libro? >>, mise  giù il libro ed alzò un sopracciglio sfidandomi con lo sguardo << di una ragazza, che voleva leggere un libro, ma non trovava la posizione comoda in cui stare su questa stupida
poltrona >> cominciai a sbattere il libro sulla poltrona in un tentativo disperato di renderla piatta, ma poi mi arresi.
Mi girai a guardarlo <<non lo so >> feci il labruccio e lui scoppiò a ridere << lo so scema ahaahah >> la sua risata riempì la stanza << che ti succede? Non hai voltato nemmeno una pagina in mezz'ora >> mi buttai  a peso morto sulla poltrona <<una mia amica... Maddie si è messa in testa di fare una cosa eeeee mi da fastidio quello che dice per dissuadermi da questa
cosa >>
<< per caso la cosa.... È una persona?.... Magari un ragazzo o ragazza? >> emisi un grugnito e mi tirai su mettendomi seduta in modo "normale'' <<vuole togliermi dalla testa un ragazzo, ma sarà un cosa impossibile dato che ci vivo>> subito dopo averlo detto diventai rossa e mi misi le mani in faccia lasciando due spazzi sugli occhi per vedere la sua espressione.
<< Logan o Noah? >>
Diventai ancora più rossa, anche perché era piuttosto difficile per me esprimere i miei sentimenti ad altre persone << indovina? >>
Sorrise spontaneo si avvicinò a me e si sedette a terra  tra le mie gambe, mi tolse le mani da davanti agli occhi
<< Logan Smith >> indovinò guardando il soffitto con occhi sognanti e la vocetta stridula. Feci un sorriso amaro<< tu non lo conosci >> scossi la testa <<pfff certo che lo conosco...-si alzò in piedi camminando come un promilton e gesticolando per enfatizzare le sue parole - Logan Smith il più grande stronzo della scuola, il capitano della squadra di Basket che se entriamo nei dettagli hanno vinto solo una partita... Fino ad ora, Insuperabile arrogante, presuntuoso, maschilista, deficente ed emerito cogl>> << ok ok ho capito... >> <<lo dicevo per te, calmati >>
<< grazie tante >>presi le mie cose e me ne andai sbattendo la porta.

Andai in palestra l'unico posto al momento in cui potessi distrarmi.
Sperai che ci fosse la squadra della scuola almeno mi sarei concentrata sul basket e non su quello che tutti (e a quanto pare) tranne me pensavano di lui .
Difatti fu così, mi sedetti sugli spalti più in alto possibile  in modo da non essere vista e osservai concentrata il coach Wilson mentre sbraitava ordini e dava pacche sulle spalle ai giocatori migliori.
Più tardi arrivò una ragazza riccia color castano scuro, che si atteggiava come se fosse al di sopra di tutto e tutti, camminava dritta verso il coach mentre la Canon che aveva intorno al collo le continuava a saltare sul petto.
Cominciò a scattare qualche foto a tutti i giocatori, ma fui certa che il soggetto principale era Lui.

Logan cominciò a smarcarsi da alcuni sui compagni e tagliare  verso il canestro, eseguì i 3 tempi e... Canestro!
Sorrisi e mi scappò una risatina quando rimase attaccato al canestro per alcuni secondi scatenando l'ilarità di alcuni ragazzi, anche dopo che il coach lo aveva fischiato.
L'allenamento continuò come anche la ragazza che scattava le foto, io ero molto presa da  tutto quello che facevano, mi sentivo come una bambina che osservava incantata i movimenti della ballerina di un carillon.
Tanto che mentre Logan stava per fare l'ennesimo canestro voltò lo sguardo sugli spalti, come se ci fosse veramente un pubblico per lui che lo acclamasse. In un primo momento  rimase sorpreso nel vedermi, io mi morsi un labbro e accennai ad un pollice in su nella sua direzione, accennò un lieve sorriso che mi fece aumentare il battito cardiaco  poi però come di consueto distolse subito lo sguardo.

Cominciai a canticchiare una melodia che avevo in mente da quella mattina,  mentre scendevo gli spalti e dopo aver guardato un ultima volta nella sua direzione, sperando che si girasse tornai in corridoio.

Le altre lezioni passarono velocemente e riuscii anche a capirci qualcosa.

Tornata a casa, ovviamente ero sola così mi appropriai del divano e di Netflix.
Mi feci un frullato con della frutta che avevo trovato vicino al microonde, e lo accompagnai ad un panino con la Nutella mentre il film che avevo scelto - La quinta onda- cominciò .


Niki💣

Don't Forget MeWhere stories live. Discover now