~Capitolo 69~

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Dopo esser tornati in casa ci cambiammo e avendo scoperto di non avere più felpe libere lo dissi a Logan che me ne prestò una sua, era nera con il suo cognome scritto in grande sulla schiena ed il numero 7 sotto, mi arrivava sotto il sedere, aveva il cappuccio e il tascone davanti; quando me la misi lo vidi squadrarmi dalla testa ai piedi, io un po' stranita da quel gesto cominciai a chiedermi cosa ci vedesse in una ragazza con i capelli bagnati e raccolti in un chignon disordinato che assomigliava più ad un nido di uccelli con enorme felpa e una paio di pantaloni della tuta, totalmente struccata ed infreddolita.

Ci sedemmo poi sul divano con due tazze di cioccolata calda, panna e cannella mentre guardavamo la videocassetta in cui Logan e Cate ballavano a "Ballando con mio figlio", mi appoggiai alla sua spalla e misi le mie gambe sulle sue, << eri davvero carino da piccolo>> dissi sorridendo << eh già, secondo me lo pensava anche la mia sorellina >> prese un sorso di cioccolata e continuò <<sai all'epoca lei aveva una cotta per me, una di quelle infantili >> <<ma voi non siete fratelli biologici, vero? >> chiesi << No no, una sera d'inverno qualcuno lasciò un piccolo fagottino avvolto in tre copertine bianche in un piccolo  cesto in vimini, davanti alla nostra porta con un bigliettino con su scritto il suo nome immagino e da quel giorno lei divenne parte della nostra famiglia>>, il video ormai era finito e la TV si spense, lui continuò a bere la sua cioccolata mentre io cominciai ad osservarlo <<beh aveva tutte le ragioni per avere una cotta per te >> pensai, a voce alta. Il suo volto si illuminò di un bel sorriso sornione <<ah sì? E quali sarebbero queste ragioni? >> disse voltandosi verso di me, divenni improvvisamente rossa e mi staccai da lui cominciando a bere la mia cioccolata. << eh no ora me le dici >>mi prese la cioccolata dalle mani e la appoggiò sul tavolino vicino alla sua spingendomi indietro, ritrovandomi così sdraiata sul divano con la bocca chiusa a fessura e lui sopra di me. Feci il gesto di chiudermi la bocca a chiave e lanciarla dietro di lui  <<ti faccio il solletico se non me le dici >>, << io non le dico per te! Sai com'è ti si monterebbe la testa così tanto che non passeresti più attraverso le porte >> dissi per poi scoppiare  a ridere da sola, << okay beh lo hai voluto tu >> disse per poi cominciare a stringermi i fianchi facendomi gridare e ridere a crepa pelle, mi alzai di scatto e sbattemmo la fronte <<ahia scema, prima mi offendi poi mi picchi?! >> << era una mossa segreta... Ha funzionato >> dissi ridacchiando. Gli accarezzai il bernoccolo <<beh, conciato così a chi passa il titolo di ragazzo più figo della scuola? >> lui mise il broncio e si voltò dall'altra parte, offeso, <<stavo scherzando daiii...>> ma lui non si girò, <<se non ti giri ti faccio il solletico >>  <<tanto non lo soffro >> ribatté gongolante <<si invece, lo soffri qui>> mi avvicinai a lui e gli sfiorai i capelli sulla base del collo, facendogli venire un brivido lungo la schiena, ma nonostante ciò non fece nulla. Mi buttai a peso morto sulle sue spalle <<scusaaaaa mi perdoni? >> gli dissi vicino all'orecchio << ad una condizione >> << quale? >> << ogni giorno dovrai dirmi una ragione, ci stai? >> si voltò verso di me e mi diede il mignolo che io a mia volta strinsi <<ci sto >>. 

La sera arrivò in fretta e dopo un cena silenziosa in famiglia andai subito a dormire data la pressione che avevo accumulato durante il giorno. La mattina seguente mi svegliai abbastanza sorpresa per non aver fatto nessun incubo e con una strana grinta positiva. Mi avvicinai alle scale che imboccai poi con Logan <<allora forza dimmi una ragione >> mi disse lui per poi fare uno sbadiglio, sorrisi a quella scena e gli risposi <<la prima ragione è il tuo aspetto la mattina è adorabile >> per poi sorpassarlo ed aspettarlo in fondo alle scale <<wow sei passato... Sono colpita>> in risposta mi fece l'occhiolino toccandosi il petto. A colazione bevvi il mio solito latte e caffè - come tutti del resto-, lavai poi la mia tazza e andai a prepararmi. Misi un paio di jeans chiari leggermente strappati, una maglietta bianca a costine ed infine recuperai un mia felpa gialla dall'asciugatrice. Presi lo zaino salutai Lottie, Cate e Stephan ed uscii. <<aspetta Emily, vieni ti accompagno a scuola >> feci dietro front e mi avvicinai alla macchina di Logan. Accesi la radio ed alzai il volume in modo che ⏭️Brother di Matt Corby risuonò in tutta la macchina, <<You cower in the corner 
Confide in your father
let it out and say
Let it pas away>> cominciai a canticchiarla sottovoce. Ogni tanto Logan si voltava a guardarmi con uno strano sorrisetto che mi metteva leggermente a disagio, ben presto arrivammo a scuola e sotto gli sguardi attenti dei nostri compagni scendemmo dall'auto e ci avvicinammo all'entrata mentre lui mi teneva un braccio sulle spalle. In cima alle scale c'era regina con parte delle cheerleader intorno ed appena ci vide mi guardò con astio mentre la sua faccia diventava rossa e non penso fosse per la bassa temperatura. 

Logan ed io ci separammo in fretta ed io raggiunsi il mio armadietto con una strana leggerezza sulle spalle e pensando a ieri pomeriggio: lasciai la giacca e cambiai libri per poi chiudere l'anta e ritrovarmi una Brooke più frizzante del solito con un thermos più grande di ieri pieno di caffè. <<Allora, non mi racconti proprio niente? >> stavamo girando a vuoto i corridoi in attesa che si riempissero di studenti ed io ancora non avevo aperto bocca <<quindi state insieme ufficialmente? >> mi chiese ancora <<no non ancora >> <<hai visto la faccia di regina fuori dalla scuola? Stava per esplodere dalla gelosia >> <<ma lei non è fidanzata con Rick? >> chiesi ovvia << si ma non c'è paragone con Logan Smith sono su due pianeti diversi, in giro si dice che sia stata piantata da lui per te >> quest'ultima frase mi lusingò <<ieri ci siamo baciati... Sotto la pioggia>> dissi timida <<O MIO DIOO!!! - urlò - quando pensavi di dirmelo?! >>  mi passò il thermos e cominciò a fare delle ruote per tutto il corridoio, finché quasi non investì il preside, lui la guardò malissimo e lei in sua difesa urlò << FORZA C. H. S. >> per poi muovere le mani come fossero dei pon pon e stranamente il viso del preside si con trasse in una smorfia orgogliosa e la seguì a ruota. <<Ma tu sei matta da legare >> dissi quando la raggiunsi, <<scherzi?! se non lo dicevo mi ammazzava>> disse per poi scoppiare a ridere. Al suono della campanella ci separammo promettendoci di rincontrarci durante la pausa,arrivata in classe dato che la professoressa non era ancora arrivata ne approfittai per mandare un messaggio su snapchat a Marcuss dato che non lo sentivo da qualche giorno. 

Alle prime due ore avevo francese con mia grande gioia, cercai di restare attenta il più possibile ma la voce petulante della prof era insopportabile soprattutto quando cambiò nettamente argomento cominciando a parlare delle diete. 

Marcuss mi rispose durante la pausa infatti pensai che fosse a scuola ma mi disse di essere a casa influenzato, dopo avergli inviato un ultimo messaggio raggiunsi Brooke alle macchinette mentre prendeva una barretta energetica <<non hai idea di quanto mi manchi il cioccolato al latte e le patatine al formaggio >> disse aprendo la barretta <<ma sono costretta a mangiarmi questa roba o Regina mi fa uscire dalle cheerleader >> addentò un pezzo della sua barretta ai frutti rossi e la mandò giù con una smorfia schifata. Continuammo a girare per i corridoi lei con il thermos di caffè ed io con la sua barretta che si era rifiutata di mangiare. Arrivammo poi nel corridoio delle quarte e vidi Logan con alcuni ragazzi della squadra della scuola, lo salutai con gesto della mano e lui ricambiò con un cenno della testa <<per essere quasi fidanzati vi salutate proprio come due quasi amici>> commentò Brooke. 

<<hey Emily >>Logan che nel frattempo ci aveva raggiunte si piazzò di fronte a noi continuando a camminare all'indietro <<Heyy>> dissi sorridendo, << mi stavo chiedendo... hai impegni per questo sabato? >> << uhm no nessuno, perché? >> continuai a camminare <<fantastico, ti va di venire al cinema con me? Ho sentito che danno un fin carino >> stava sorridendo e riuscii a scorgere anche un leggero strato di rossore sulle sue guance << certo >> cominciai a sorridere come un ebete  <<Grande, ci vediamo dopo>> si avvicinò a me e mi stampò un bacio sulla fronte. Nel corridoio. Davanti a tutta la scuola. Che ci osservava scioccati. 

                                                                                                                                                                 

                                                                                                                                                                                                   Niki💣

Don't Forget MeWhere stories live. Discover now