~Capitolo 31~

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*1 settimana dopo*
Passò circa una settimana dal giorno del "massacro", il preside mi aveva sospesa per due settimane, che riempii studiando, leggendo il nuovo libro che mi ero comprata della saga ed evitando gli sguardi probabilmente delusi  dei miei genitori.

Logan non si diede per vinto ed ogni sera si sedeva ai piedi del mio letto ad aspettare che gli dicessi qualcosa anche solo una parola, ma finiva solo per aspettare che mi addormentassi.
Finché una sera dopo che sentii i miei genitori- o forse non più- discutere in soggiorno a causa mia, mi addormentai piangendo sola, dato che avevo cacciato Logan dalla mia stanza, e feci un incubo, in cui venivo riportata nell'orfanotrofio e le suore cominciavano a picchiarmi come io avevo picchiato quella ragazza.

Mi svegliai di soprassalto e mi scontrai contro qualcuno che riconobbi solo dopo qualche minuto essere Logan, mi misi a sedere e mi asciugai la fronte e la  nuca imperlati di sudore.
Lui si avvicinò di più a me e mi asciugò le lacrime ma queste continuavano a scendere, finché non mi prese il viso tra le mani e mi disse << non possiamo più andare avanti così Emily, ora ti calmi e mi racconti tutto! >> nonostante il suo tono di voce era fermo lo aveva detto con molta dolcezza, di cui in quei giorni cominciai a farci l'abitudine .
Feci un respiro profondo, mi passai le maniche del pigiama sugli occhi e mi misi a gambe incrociate, lo guardai negli occhi per trovare in qualche modo un appiglio in modo da non sprofondare di nuovo in quel pozzo di sensazioni senza fondo.
<< quel giorno all'ultima ora Maddie mi mandò un messaggio in cui mi diceva di raggiungerla in palestra, io ci andai e lei che era palesemente spaventata mi disse di entrare. Subito trovai un gruppo di ragazze, con le code di cavallo che parlavano, una di loro, la tua ex mi chiese se avevo bisogno di qualcosa, solo dopo mi riconobbe e cominciò a sghignazzare con le sue amiche. - feci un altro respiro profondo - Quando finì mi disse " adesso che non sto più con Logan, vedi di fare poco la furba con me perché Rick non ci metterebbe neanche un secondo a ridurti come quel rincoglionito di tuo fratello Noah." dopodiché mi salì una forte rabbia non solo verso quello che aveva detto lei, quello che aveva fatto Rick, ma anche per quello che successe alla mia miglior amica e così mi avventai su di lei >> conclusi ciò con il respiro accelerato, distolsi lo sguardo per prima, non potevo sopportare un altro sguardo deluso.

Logan mi alzò prontamente il mento con due dita e fece incatenare  di nuovo i suoi occhi con i miei, sorrise debolmente come quel giorno mentre mi medicava le nocche e mi disse con voce pacata << non ho idea perché tu non me lo avessi detto prima, ma se lo avessi fatto ti avrei fatto un applauso credimi, perché io ho fatto la stessa cosa solo con il responsabile di tutto. In fondo non siamo poi tanto diversi sorellina. >> mi fece l'occhiolino e cominciò a ridere a bassa voce. Io lo imitati e mi  sentii subito meglio, come se una parte di quel macigno pieno di  insicurezze che ormai mi pesava sulle spalle  si fosse dissolto. Distolsi per un momento lo sguardo e lo puntai alla finestra ed al cielo stellato che si intravedeva << non sei neanche un po deluso, quindi? >> lui mi osservò stranito e poi fece di no con la testa sorridendo, sorrisi anch'io.
Mi sentivo al sicuro con lui.

*(suono della sveglia) *

Nonostante fossi in "vacanza" misi la sveglia per tutti i giorni.
Mentre stavo facendo colazione con i miei biscotti in religioso silenzio, Stephan e Cate entrarono in cucina (cominciai a "chiamarli" cosi di nuovo, nel caso mi dovevano riportare indietro come un pacco di cui hanno sbagliato indirizzo).
Richiamarono la mia attenzione e poi Cate mi disse che voleva fare un giro con me e quindi di andare a prepararmi, intanto scese in cucina Logan e chiese con voce roca e impastata del sonno << dove andate di bello? >>.
Io che ero rimasta da prima imbambolata a guardare Cate mi ricomposi e dissi ai miei "genitori" << uhm, se avete intenzione di riportarmi indietro fatelo senza giri di parole, mi è già successo. >>con sguardo vacuo e tono neutro.
Tutti e tre spalancarono  la bocca all'unisono( se la situazione non fosse stata deprimente mi sarei pure messa a ridere) il primo a ricomporsi fu il mio fratellastro << Co-cosa? Volete riportarla indietro? >> disse con tono incazzato ed accusatorio e si fondò affianco a me. Il secondo a riprendersi fu stephan che mise  una mano sulla spalla di Cate e le sussurrò qualcosa all'orecchio, nonostante mi fossi preparata a questo, le lacrime agli occhi non potevano mancare, seguite da una corsa improvvisa verso camera mia.
Sbattei con molta poca delicatezza la porta e mi accasciai sul pavimento, mentre le lacrime o meglio bombe d'acqua cominciavano a sgorgare sul mio viso e sulla maglia del pigiama.

Poco dopo mi ripresi ed appoggiai la testa alla porta, osservando il soffitto e ascoltando il dibattito al piano di sotto o almeno ciò che riuscivo a comprenderne.

Il mio sguardo cominciò a vagare per la stanza mezza illuminata dagli spiragli di luce  mentre pensai che era il momento di aprire la finestra, come  ci fu un po di luce mi resi conto che quella non era camera mia - o meglio si ma non quella in cui dovevo essere- anche se a scoppio ritardato capii dove mi trovavo e mi colpii violentemente la fronte più volte mentre un paio di occhi azzurri mi osservavano confusi.

Noh's pov
<<Emily, stai bene? >>
La guardai con uno sguardo confuso mentre si batteva una mano sulla fronte. Era proprio buffa, e volevo sapere il perché lo stesse facendo. Mi avvicinai cauto a lei, le tolsi la mano dalla fronte e le chiesi spiegazioni.
Aveva uno sguardo sconsolato, non guardava me ma qualcosa alle mie spalle. Calò un improvviso silenzio, stemperato da frammenti di conversazioni dei miei familiari al piano di sotto. Sembrava che si fosse eclissata dalla terra, perciò le schioccai le dita davanti al viso e le ripetei la domanda. Parve riscuoterla ma continuava a guardarmi in modo vacuo ed assente *chissà a cosa sta pensando*. Le misi le mani sulle spalle e mi abbassai alla sua altezza per entrare nel suo campo visivo, lei fece un balzo all'indietro e si stacco da me, parve notarmi per la priva volta quella mattina e mi chiese << ma che ci fai qui? >>, era davvero buffa che  non riuscii  a  trattenermi e le scoppiai a ridere in faccia.

Niki💣

Don't Forget MeWhere stories live. Discover now