~Capitolo 52~

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Mi afferrò bruscamente il polso << adesso ascoltami bene ,mi è dispiaciuto molto che tu non mi abbia consegnato subito la borsa , ma ormai non posso farci più niente ... forse però possiamo rimediare >>nonostante la situazione stava diventando dolorosa per il mio polso e spaventosa per il mio cuore tirai un sospiro di sollievo <<uhm vediamo se riesco a dirtelo in altre parole - fece finta di pensarci su passandosi una mano sul lungo ciuffo -no non ne trovo - il suo sorriso da pazzo si ampliò-da oggi in poi non dovrai più frequentare Alex e Logan...In compenso noi costruieremo un rapporto di fratellanza molto duraturo>> << ma ti senti quando parli?! Non puoi prentendere di instaurare un rapporto con me trattandomi così!!>> alzai il mio polso intrappolato dalla sua presa e lo guardai scioccata .

 << Forse non ci siamo capiti . I casi sono due: o fai ciò che ti ho detto o i nostri genitori verranno a sapere dei giri nel Bronx che ogni tanto nostro fratello si fa>> << accomodati pure ... come se a loro gliene importasse qualcosa>> alzai gli occhi al cielo ormai infastidita<< e cosa pensi che direbbero se dicessi che ci sei andata anche tu? ... Sai ti consiglio di non deluderli un altra volta ...ormai con Logan ne sono abituati in più, tra appena un anno, lui se ne andrà ,ma tu... - fece un sospiro afflitto e mi mollò il polso - non vuoi ritornare in quel postaccio ,vero?>> . Mi lanciò un lungo sguardo di intesa dopodiché mi sorpassò ed uscì dalla camera.

Rimasi ferma in quella posizione con lo sguardo vacuo e la mente occupata da mille pensieri che si sovrapponevano tra loro ,  partivano da un estremo all'altro ,alcuni erano addirittura sereni. Sarei dovuta andare da lui e rinfacciargli un altra volta il mio disappunto ,avrei dovuto dirlo a Cate o a Stephan fargli capire in qualche modo che il figlio messo male non era Logan ma Noah, avrei dovuto...  . All'ora di cena ero ancora sovra pensiero. Risposi a monosillabe alle domande di Cate e risposi con occhiatacce ai calci agli stinchi che mi tirava Noah  sotto al tavolo. 

<<Emily stai bene? è successo qualcosa?>> la voce di Cate arrivò in modo cauto alle mie orecchie e si insinuò lentamente nella mia mente tanto che si fermò dall'asciugare la padella che reggeva e mi guardò con sguardo interrogativo. << Si sto bene ,sono solo un po' sovra pensiero>> sorrisi debolmente, oramai in quello non mi batteva nessuno. Continuai ad asciugare le rimanenti stoviglie per poi tornare in camera mia e prepararmi per la notte. 

Stavo guardando la home di instagram quando mi imbattei in una foto scattata al tramonto su un mare ,ma la foto non sembrava incentrata su di esso ma su una ragazza seduta a gambe incrociate  intenta ad immortalare quel momento, ci misi un po' a riconoscermi in quella foto e quindi a dedurre che il fotografo fosse Andy. Sorrisi spontanea e lasciai un like alla foto , proprio in quel momento qualcuno bussò. 

<<Emily,posso?>> misi il telefono sul comodino e mi misi sotto le coperte ignorandolo completamente <<eddai Emily,non fare così...- lo sentii avvicinarsi al mio letto, perciò mi espansi su tutta la superficie per non farlo sedere- forse hai ragione sono stato un po' brusco con te ....- si inginocchiò ai piedi del mio letto e mi accarezzò i capelli - mi dispiace ...ma non è facile per me>> mi ritrassi quasi immediatamente dalla sua presa e mi misi seduta, la rabbia dentro di me mi stava quasi divorando perciò decisi di farne uscire almeno un po'<< non è facile per te dici? Sei tu quello che è stato adottato per la prima volta a 14 anni da una famiglia a dir poco psicopatica?è a te che è morta una parte di te impedendoti di fidarti delle altre persone? Sei tu quello con la costante paura di dare troppo per paura che ti venga tolto altrettanto? Non mi pare! Sei solo un ragazzo viziato che pretende troppo! Io ti farò risultare sopportabile agli occhi di Logan ma non pensare che lo faccia per te, perché a questo punto qualcosa di sensato lo hai detto : io non voglio e non tornerò in quel postaccio.

Non dire che per te non è facile ,non pensare che solo perché conosci una parte dolorosa della mia vita possa essere paragonato al primo dubbio che ti è venuto in testa , perché non è così ! Perciò fammi il favore di andartene dato che da oggi in poi io te ne farò anche fin troppi>> le parole mi uscirono spontanee ,dentro di me scorreva un fiume di rabbia ed io conoscevo un solo modo per calmarlo. Lo osservai andarsene a testa bassa e sbattere la porta , presi un souvenir -che acquistai qualche pomeriggio fa in  spiaggia - di metallo sul mio comodino e la scagliai contro il muro della parete opposta , scoppiando poi a piangere ed abbandonandomi a me stessa.


                                                                                                                                                                    Niki💣


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