Cap. 77 - Francia (pt.2)

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"Ma buongiorno"

Premetti la faccia sul cuscino: qualunque ora fosse, era troppo presto

"Su dormigliona, dobbiamo uscire" mi disse qualcuno pichiettandomi sulla guancia

Sorrisi: conoscevo bene la sua voce

La sera prima, dopo la festa, mi ero rintanata in camera sua

Alzai appena la testa dal cuscino, abbastanza da vederlo, appoggiato su un gomito, che mi sorrideva

"Ma buongiorno" ripetè, lasciandomi un veloce bacio sulle labbra

Sorrisi. "Potrei abituarmi a un risveglio così" dissi, stiracchiandomi

"Beh perché no" ridacchiò lui

"Su muoviti che dobbiamo scendere" mi disse, rubandomi il cuscino

Mormorando il mio disappunto, decisi di ascoltarlo.

Una volta di sotto, dei membri della troupe ci consegnarono dei pass, spiegandoci che ci avrebbero garantito l'accesso nei luoghi che avremmo visitato quel giorno, per poi spingerci nelle auto.

La prima tappa di quella mattina fu Sainte-Chapelle

La prima tappa di quella mattina fu Sainte-Chapelle

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" La Sainte-Chapelle, detta anche Sainte-Chapelle du Palais, situata a Parigi, nell'Île de la Cité, è uno dei più importanti monumenti dell'architettura gotica.

Venne costruita per volere di Luigi IX come cappella palatina del medievale palazzo dei re di Francia al fine di custodirvi la Corona di spine, un frammento della Vera Croce e diverse altre reliquie della Passione che il sovrano aveva acquisito a partire dal 1239. " iniziò a leggere Kim

"Concepita come un vasto reliquiario quasi interamente vetrato, la Sainte-Chapelle parigina si distingue per l'eleganza e l'arditezza della propria architettura, che si manifesta attraverso una notevole altezza e la soppressione quasi totale della muratura al livello delle finestre della cappella superiore.

Ancora oggi, la Sainte-Chapelle si fa ammirare nonostante abbia perso la sua funzione originaria dopo essere stata spogliata delle sue reliquie durante la Rivoluzione francese. "

"Con tutto il rispetto.. è troppo presto per una lezione di storia" mi lamentai, bevendo il mio caffè da asporto

"E se si lamenta lei di una chiesa siamo alla frutta" scherzò Giacomo

Nascosi un sorriso dietro al bicchiere di carta, mentre gli altri scoppiavano a ridere

"Ma la chiesa è stupenda, mi ricorda la prima che abbiamo visitato. Però già sento che potrei addormentarmi camminando, figurarsi a stare ad ascoltare una lezione di storia" spiegai

La troupe ci fece entrare per qualche foto per un tempo che sembrò interminabile: se non fosse stato per le ore di sonno arretrato avrei adorato quella chiesa, con le vetrate che ricoprivano l'intera parete e gli effetti di luce.. ma in quel momento riuscivo solo a pensare che avevo bisogno di un altro caffè.

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