Cap. 19 - Videochiamata

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"Ti dispiace se faccio partire la chiamata?" chiesi a Lorenzo

"Vuoi che vada via?" mi chiese lui

"Come preferisci, insomma.. è casa tua" risposi imbarazzata.

Quando premetti il tasto "rispondi" un volto familiare riempì lo schermo.

"Ciao Cleo" mi disse con un sorriso a 32 denti

"Ciao Gio'" sorrisi "sei in vivavoce con il mio coinquilino"

"Ho letto il messaggio" tagliò corto lei. Appena uscita dall'ospedale le avevo mandato un messaggio chilometrico spiegandole tutto.

"Eh.. già" tornai a rattristarmi

"Ao non fare mica la vittima eh" mi riprese lei. Era una persona molto diretta. Eravamo gli opposti: io sensibile che ci rimanevo male per ogni cosa, lei positiva e mi risollevava il morale.

"Sai come funziona. Noi facciamo il nostro lavoro e come va' va'. Non possiamo salvare tutti, possiamo solo fare del nostro meglio" continuò seria.

"Si mamma" la presi in giro io. Ogni volta che parlavamo riusciva sempre a farmi sentire un po' più leggera.

"Ascolta data l'ora io dovrei farmi da mangiare" disse mentre si spostava con il computer verso la cucina

"Si in effetti anche noi" risposi guardando l'orologio "Lore tu devi editare o vuoi darmi una mano?" gli chiesi voltandomi verso di lui, che nel frattempo era rimasto sul divano a guardarmi mentre parlavo con uno schermo.

"Se vuoi una mano ti aiuto, se no ti lascio parlare.." mi rispose imbarazzato

"Oh Lorenzo! Portala al mc che la tira sempre su di morale!" s'intromise Giorgia. Io risi, Lorenzo mi guardò interrogativo e lo guardai come per dire "è una lunga storia".

Mentre lui si chiudeva in camera per finire il suo video, iniziai a tirare fuori uova, verdure e padelle per preparare una frittatona.

Continuai a parlare con Giorgia per circa mezz'ora. Mi raccontò di lei, dei suoi studi. Le spiegai anche che la prima morte non era facile, e che mi sentivo come se non avessi più le forze. Mentre si preparava una pasta continuava a ripetermi che stavo per partire per un'esperienza fantastica, e di non pensare che non avrei avuto altre soddisfazioni solo per una giornata no.

Sorrisi: c'era un motivo se era la mia migliore amica.

Lorenzo's point of view

Avevo già cominciato a editare la sera prima, quindi nel giro di mezz'ora finii e pubblicai il video.

Quando mi tolsi le cuffie, sentii che Cristina aveva attaccato la musica.

https://www.youtube.com/watch?v=nJSdYlAFKqA

Tornai in cucina e trovai la cri che rideva girando la frittata e mostrava alla sua amica le sue doti di giocoliera. La bionda nello schermo aveva fatto partire 'Don't Look Down' di Martin Garrix ed entrambe la stavano canticchiando, pur non sapendo tutte le parole.

Quando Cristina mi vide mi sorrise e salutò la sua amica che aveva appena scolato la pasta. Lei le rispose qualcosa come "ricorda che sei Cleopatra" e la cri rise spegnendo la videochiamata.

"Sei una fan di Martin Garrix?" le chiesi sorpreso.

"Piace alla Gio, e come ti ho detto ho dei gusti musicali un po' di merda quindi ogni tanto mi passa delle canzoni e le ascolto anch'io" mi rispose ridendo.

Spostò il pc sul divano per far posto ai piatti e mi sedetti per prendermi una fetta di frittata.

"Allora.. Cleopatra?" le chiesi curioso.

Lei rise "Si, la Gio ed io ci conosciamo dal liceo, facevamo teatro insieme. Per anni sono stata quella che organizzava, sistemava i copioni e rompeva le scatole perché tutti imparassero le battute e portassero gli oggetti di scena. E' tradizione che quelli di quinta abbiano un ruolo principale, quindi l'anno scorso quando abbiamo deciso di parlare di storie con come protagoniste delle donne hanno deciso di farmi fare Cleopatra" mi rispose tutto d'un fiato. Aveva parecchia voglia di parlare, ma almeno la vedevo più allegra e spensierata in confronto a prima.

"E così la tua password" commentai, e lei annuì

"Lei cosa fa?" chiesi prendendo un'altra fetta di frittata.

"Fa Medicina, a Trieste. Era il suo sogno e il mio piano B dopo fotografia a Milano, ma non sono stata presa neanche lì. Infatti prima mi ha fatto notare che alla fine siamo finite entrambe a fare quello che volevamo" sorrise finendo la sua parte.

"Vedo che sei allegra quando parli di lei" commentai, ma forse non avrei dovuto, visto che si rattristò velocemente.

"Si.. diciamo che mi è stata vicina in un periodo particolarmente difficile, cosa che mi ha portato ad allontanarmi da tutti i miei compagni di classe. In pratica avevo solo lei, e mi è rimasta solo lei" mi disse sistemandosi i capelli dietro all'orecchio. Ormai avevo capito che era un gesto che faceva involontariamente quando era in imbarazzo.

Era così strana.. cambiava umore in un attimo, o almeno ci provava, tentava di nascondere come stava davvero dietro a un sorriso forzato.

Finsi di credere che stava meglio, ma forse mi era venuta un'idea..

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