Cap. 44 - Austria (pt. 1)

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Il nostro volo durò un paio d'ore.

Passai il tempo con le cuffiette, guardando fuori dal finestrino.

Ero in un posto isolato, quindi per il decollo mi ero aggrappata al sedile respirando profondamente: mi sarebbe passata mai la paura di volare?

Ma in realtà.. volare era piacevole. Erano la partenza e l'atterraggio il problema, quando avevo la sensazione che ci saremmo schiantati, o che non riuscissimo a sollevarci.

Il volo era tranquillo, sopra le nuvole, come se nessun problema potesse toccarmi, a quell'altezza.

Mi si liberava la mente, come se tutti i miei pensieri rimanessero ancorati a terra,  e li guardavo da sopra le nuvole

Atterrammo a Vienna e girammo un po' per la città.

Guidammo per una ventina di minuti, durante i quali ascoltai distrattamente le chiacchiere degli altri, rimanendo incollata al finestrino, con il mento appoggiato sul polso.

Arrivammo alle "Hundertwasserhaus", dove la solita guida cominciò a parlare.

Arrivammo alle "Hundertwasserhaus", dove la solita guida cominciò a parlare

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 "...è un complesso di case popolari costruite nel 1986 a Vienna dall'architetto e artista Friedensreich Hundertwasser. Si trova nel quartiere di Landstraße, a est del centro della città.." stava dicendo l'uomo, parlando di quella parete di abitazioni colorate che ci si era presentata davanti

Ci fermammo nella galleria di Hundertwasserhaus per prendere un caffè, osservando il ruscello che scende dalla parete attraversando tutto il bancone, e provare qualche specialità tipica viennese.  

Camminammo per la città con la guida che blaterava qualcosa ogni tanto sui luoghi caratteristici, consigliandoci di provare qualche pietanza "assolutamente imperdibile" a dir suo.

Arrivammo al duomo di Vienna. Mi fermai in mezzo alla navata, mentre l'uomo continuava a parlare di assedi, gargolle, e qualcosa come un pulpito gotico e un altare barocco.

Il duomo era un palazzo enorme, visibile da quasi tutta la città, di enormi dimensioni e maestosità.

In quel tempo, era usanza costruire i luoghi di culto per rappresentare l'imponenza di Dio, per far sentire l'essere umano piccolo e impotente davanti a tanta grandezza.

E beh.. quel luogo riusciva a pieno nel suo intento.

Camminammo fino al Volksgarten, parco famoso per i suoi bellissimi giardini con oltre 3.000 cespugli di rose di oltre 200 diverse cultivar di rose.

La nostra guida stava parlando di una statua di un'imperatrice, e del fatto che Canova stesso avesse contribuito alla realizzazione della copia del tempio di Efesto.

Rimasi indietro, passeggiando con calma, mentre gli altri seguivano la stradina in ghiaino.

Mi avvicinai alle rose: com'era possibile che fiorissero anche d'inverno?

Mi strinsi nel giubbotto: le temperature giravano intorno ai tre gradi, eppure in mezzo al paesaggio grigio e invernale della città, spiccavano i colori brillanti di quel parco.

"Signorina non dovrebbe andare in giro da sola" parlò una voce alle mie spalle.

Non mi voltai neanche, sorridendo appena, continuando a guardare i fiori

"E tu dovresti smetterla di seguirmi. L'ultima volta che siamo rimasti soli avevo paura che mi stuprassi" lo presi in giro

Sul volto di Giacomo si formò un ghigno divertito

"Come se ti dispiacesse" mi canzonò lui

Scossi la testa: uomini. "Possibile che non pensiate ad altro?"

"Ehi, viviamo con quattro modelle.. e te" mi rispose lui

Si aspettava che ne rimanessi offesa, ma non gli avrei dato quella soddisfazione.

Continuai a passeggiare, allungando distrattamente la mano.

"Guardala come finge di ignorarmi" mi si avvicinò lui, ghignando, con le mani in tasca.

"No tranquillo. Non sto fingendo. Ti ignoro davvero" dissi avvicinandomi a una delle due fontane presenti nel parco.

Mi specchiai nell'acqua limpida che rifletteva il fondo della vasca: oltre al mio riflesso, ce n'era un altro, alle mie spalle.

Mi voltai: eravamo a pochi centimetri di distanza, pericolosamente vicini.

"Da cosa stai scappando?" mi chiese, fissandomi negli occhi

Aveva uno sguardo ipnotico, rimasi intrappolata in quelle pozze azzurre come il ghiaccio.

"Non sto scappando" risposi, come se fosse la cosa più stupida del mondo

"Però ti isoli. Tutto il gruppo sta girando nel parco.. tranne te. Anche in auto eri con le cuffiette. Oggi hai deciso di fare l'asociale?" mi chiese lui, mantenendo gli occhi fissi sui miei

"Ehi.. viviamo insieme da una settimana, e così continuerà per altre tre. Se non ci ritagliamo degli spazi per noi ogni tanto impazziremo" risposi tranquillamente.

Rimanemmo così, qualche secondo, in silenzio.

Intorno a noi, si sentiva solo l'acqua della fontana che sgorgava, tranquilla, all'infinito

"Sai che potrei baciarti in questo momento" interruppe il silenzio, passando lo sguardo dalle mie labbra ai miei occhi

"Si ma non lo farai" risposi, sostenendo lo sguardo

"Ah no?" chiese sorridendo divertito

"Oh no di certo" risposi canzonandolo "Non ti approfitteresti mai di una giovane ragazza indifesa per baciarla e poi passare tre settimane a ignorarla"

"E chi ti dice che la ignorerei" mi rispose, afferrandomi in vita, per far combaciare i nostri bacini "magari ho altri progetti.." mi sussurrò 

"E tu con tutte le modelle che ti girano per casa avresti scelto me?" alzai un sopracciglio.

Il cuore cominciava a battermi più forte nel petto, eppure cercavo di mantenere un briciolo di autocontrollo.. e di buonsenso.

Ormai le storie di Jack e le sue ex le conoscevamo tutti. Ogni giorno ne compariva una nuova, come se fosse una puntata giornaliera.

Sarei stata solo un altra figurina sul suo album già pieno.

"Beh.. sei una scommessa, non so come potrebbe essere con te.." mi rispose, divertito.

"E poi.. non sono uno a cui piace perdere.." mi sussurrò

Probabilmente quel tono di voce avrebbe fatto cedere molte ragazze.

Quel tono basso, roco e sensuale, quello sguardo penetrante, come se volesse spogliarmi solo guardandomi,..

Ma ai miei occhi, era solo un donnaiolo che ci provava con tutti.

Sorridendo maliziosa, mi avvicinai al suo orecchio

"Neanch'io" gli risposi.

Velocemente, mi liberai dalla sua stretta, incamminandomi sul sentiero di ghiaino.

La partita era cominciata.


---NOTA DELL'AUTRICE---

Ciao a tutti! Capitolo un po' particolare.

Che ne pensate?

Avete qualche ship?

Secondo voi che coppia si formerà alla fine?

Fatemi sentire la vostra!

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