Cap. 49 - Croazia

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Mancavano una quindicina di minuti alle otto.

Mi ero svegliata da quasi un paio d'ore, ma sembrava che quella mattina il mio cervello avesse deciso che lo studio non fosse una sua priorità.

Nel nostro albergo ci avevano dato una specie di appartamento con le solite quattro stanze.

Avevo chiuso piano la porta alle mie spalle, stando attenta a non fare rumore per non svegliare gli altri

Avevo sceso le scale, fino alla hall dove una porta finestra dava sulla spiaggia.

Era ancora buio, la temperatura si aggirava intorno ai dieci gradi, eppure non c'era vento, quindi non si pativa particolarmente il freddo.

Le scarpe mi affondavano nella sabbia, mentre camminavo avvicinandomi al mare.

E lì rimasi, seduta sulla sabbia, a contemplare l'orizzonte e quelle piccole ondine che si infrangevano sul bagnasciuga

Rimasi lì, anche quando il sole cominciò ad alzarsi nel cielo, riflettendo sul mare colori sui toni del rosa.

Era passata circa un'ora, quando sentii una voce dietro di me.

"Una receptionist mi ha detto che eri qui.." 

Lo aveva appena sussurrato, ma mi bastò per farmi voltare.

Lorenzo era alle mie spalle, con le mani in tasca, con un cappello che gli copriva la testa dal freddo, che mi fissava.

Tornai a guardare il mare: mi sentivo vuota, come se tutti i miei pensieri fossero stati trascinati via dalle onde.

"Sai che non avevo mai visto un'alba in spiaggia?" dissi piano poi. Sentivo ancora il suo sguardo addosso, come se non volesse andarsene

"Al liceo molti andavano al mare e passavano la notte in after. Io.. non ho mai avuto una vera e propria compagnia, mi aggregavo certo, ma non mi hanno mai invitato a fare una cosa del genere" continuai, pensando ad alta voce.

"Sai.. mi è sempre piaciuto fare fotografie. Ho sempre visto queste belle foto del sole che colora il mare.. senza averlo mai visto di persona" sorrisi scuotendo la testa

"E' una di quelle cose che avrei sempre voluto fare.. vedere l'alba in spiaggia, passare una sera con degli amici a bere birra intorno a un falò.. quelle scene un po' da film"

Si sedette a fianco a me, e mi voltai verso di lui

"Eppure sei qui" mi disse, sorridendo gentilmente.

"Si.. ed è rilassante" ricambiai il sorriso "Questo viaggio è ricco di prime volte"

"Tipo andare a convivere con un ragazzo che hai conosciuto su un aereo?" mi spintonò lui

"Già.." risi "La prima di una lunga serie di prime volte"

Rimanemmo ancora qualche minuto in spiaggia.

Era piacevole rimanere lì, con lui.

Anche solo la sua presenza era una certezza.

Potevo anche volermi isolare, chiudermi nei miei pensieri.. ma lui ci sarebbe stato, in ogni caso.

Era lì, con me, pur rispettando i miei spazi e i miei silenzi.

Era lì.. per me.

Ed era piacevole.. averlo al mio fianco.


Quando rientrammo ci unimmo agli altri nella solita routine: colazione, valigie, auto, strada.

Europe TripWhere stories live. Discover now