Cap. 43 - Fratelli

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Matteo's Point of View

"Posso?" chiesi bussando alla porta

"Tranquillo, non sono nuda" mi sentii rispondere

"Peccato" scherzai. A quanto pare era in vena di battute, almeno aveva ritrovato un po' di umorismo.

"Beh visto che il tuo socio si è improvvisato il mio nuovo fratello maggiore non penso che approverebbe" rispose lei sorridendo

"Beh sai.. io un fratello maggiore lo sono davvero. E so che quando mia sorella passa un periodo di merda se le porto il suo piatto preferito si tira su di morale.. quindi.." appoggiai sul letto a fianco a lei un sacchetto del McDonald's.

Lei rise "ma dove hai trovato un Mc?!"

"Eh il cibo a domicilio fa miracoli" le risposi tirando fuori le patatine

Si avvicinò al sacchetto: aveva gli occhi lucidi, molto probabilmente aveva pianto ancora.

"Comunque non è il mio cibo preferito" commentò mentre addentava il suo panino.

"Intanto te lo stai spazzolando" risi guardandola divertito.

"Tua sorella è una ragazza fortunata" commentò sorridendomi. Le era tornata quell'espressione dolce, quello sguardo sincero che aveva sempre in volto.

"Oh si eccome" continuai a scherzare

"Però il suo piatto preferito sono le lasagne, che sono decisamente più difficili da trovare di un mc" continuai.

Lei scoppiò a ridere e sorrisi anch'io: non stavo facendo molto, eppure era abbastanza per aiutarla a tornare serena.

"Allora.. come ti senti?" le chiesi, con un tono tranquillo che nascondeva un filo d'ansia.

Lei sospirò: avevo paura di riaprire una ferita aperta.

"Tutti quegli anni trascorsi con quelle parole chiuse dentro, gli anni passati desiderando di poterle dire a qualcuno..

Tutti quegli anni, quelle sensazioni, belle e brutte.. è stato un sollievo lasciarle andare, finalmente" mi disse, con gli occhi lucidi

Cristina's Point of View

Già.. come mi ero sentita. Esitai. Mi ero confidata con un gruppo di persone che conoscevo appena, dando voce a pensieri che non avevo mai espresso in passato.. mi sentivo instabile, come un masso in bilico sul ciglio di un dirupo. Eppure, per qualche motivo volevo concludere quello che avevo iniziato.

Avevo raccontato tutto, dall'inizio alla fine, senza riuscire a guardare in faccia nessuno, come se.. come se se li avessi guardati in faccia avrebbero potuto fermarmi. E ormai dovevo finire di raccontare.

Solo una volta mi ero voltata verso Lorenzo, che mi aveva incitato a continuare con un cenno della testa.

Assurdo. A distanza di anni ancora cercavo l'approvazione delle persone per poter parlare.

Sorrisi leggermente.

Non mi aspettavo che Matt venisse a parlarmi, mi aspettato Bise, Mere, o al massimo Franci e Lore.

Ma.. in fondo era piacevole, osservarlo disteso sul mio letto a due piazze mentre mi rubava le patatine. Era bello vedere che nel nostro gruppo quando una persona stava male si allertavano tutti, indistintamente.

"Allora.. Bise" mi disse, come se semplicemente nominandolo potessi capire cosa volesse dirmi.

Io sorrisi. "Cosa vuoi sapere?" gli chiesi

"Eh sai.. prima di questo viaggio eravamo un duo, ora mi sembra che si sia legato molto a qualcuno.." mi disse guardandomi con uno sguardo carico di sottointesi

Io risi: si, stava chiaramente parlando di me

"Beh.. lo sai, mi vede come una sorellina minore. Ammetto che a volte mi da fastidio, insomma, mi vede come qualcosa da proteggere costantemente, come se al contatto con qualcosa o qualcuno potessi rompermi come un vaso di porcellana" scossi la testa

"Vuoi che glielo dica?" mi chiese lui, serio.

"No tranquillo.. probabilmente neanche se ne accorge. Nella sua mente vuole proteggermi, e in fondo non mi dispiace avere una persona che mi dimostra costantemente che ci tiene a me e che mi vuole bene" gli sorrisi, e lui di rimando.

"Prometto che non ti ruberò il tuo mezzo duo" misi una mano sul cuore, come se fosse una promessa importante.

Lui rise: aveva un'espressione più rilassata, non mi guardava più con la paura che potessi crollare da un momento all'altro. Forse si era accertato che stessi bene.

"Oh questo volevo sentirmi dire!" scherzò lui

"Va bene dai, ti lascio dormire" mi disse raccogliendo le carte del mc che avevamo sparpagliato sul letto e per terra.

"Matt.." lo chiamai

Lui si voltò, già sulla porta

"..Grazie" gli dissi

Lui mi rispose, con un sorriso gentile.

Poi uscì, chiudendo la luce dietro di sé.


--- NOTA DELL'AUTRICE ---

Scusate per il capitolo di ieri diviso a metà.

Wattpad continua a darmi problemi, ieri mattina mi diceva che lo avevo pubblicato, ieri sera ho dovuto ripubblicarlo, sta mattina risulta pubblicato solo la prima parte.. un casino insomma.

Continuo ad aggiornare la pagina compulsivamente per vedere se si è pubblicato davvero.

Grazie mille a tutti per i commenti che mi state mandando degli ultimi tre capitoli, sono felice che nonostante i temi delicati vi siano piaciuti <3

Europe TripWhere stories live. Discover now