Je te rappelle | 2020

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Qui scit sanare
Scit destruere

«Italina.» esala Maverick, spostando lo sguardo dai Pirenei a Vacive, che, seduta sul pavimento, sta fissando il vuoto da quando ha definitivamente messo un punto alla storia tra Fabio e Céline.
«Mh.» mugugna lei, dedicandogli un'occhiata rapida e sfuggente, prima di tornare ad osservare il nulla.

«Prima o poi dovrete parlare, lo sai, vero?» il pilota della Yamaha ufficiale abbozza un sorriso, retorico.
«Magari un'altra volta ti spiego cosa significhi essere una procrastinatrice cronica.» la rossa si passa la lingua sulle labbra, divertita, appoggiando la testa alla parete. «Il Cunctator, Quinto Fabio Massimo Verrucoso, 280-203 avanti Cristo...»

«La differenza tra me e te è che io ho capito quanto sconvenga fare cose.» sentenzia Vacive. «Ecco perché, se ho qualcosa da fare, perdo tempo. Lui le voleva bene, forse l'amava. Compiva l'azione di volerle bene, forse di amarla, ma l'amore è una palla al piede. Che senso ha stare così per delle persone?» accenna a Fabio, appoggiato come paralizzato alla balaustra vitrea del terrazzo, barricato in un mutismo assoluto che nessuno sembra voler scalfire.

«Che senso ha diventare delle acide zitelle gattare?» rilancia lo spagnolo, indicandola, con una punta di sarcasmo nella voce. «Potreste essere felici.»
«Oppure potrebbe finire tutto, come è successo ai miei, come è successo a mia cognata, come è successo a te e Kiara.» anche l'italiana sceglie di rigirare il coltello nella piaga. «L'amore fa schifo.»

«Non avrei dovuto.» si scusa Maverick.
«Nemmeno io.» sospira lei. «So quanto ci siete stati male, però capiscimi: i miei nonni addirittura dormono in camere separate, i pochi ricordi che ho dei miei sono litigi, mia cognata è vedova da quattro anni, la storia d'amore che sognavo era quella tra te e Kiara...» stringe le labbra in una linea sottile.

«D'ora in poi sostituisco italina con sensi di colpa.» sdrammatizza il pilota, allungando una mano a scompigliarle con dolcezza i capelli.
«Sai di cosa ho paura?» la rossa punta gli occhi sul parquet. «Di un modo di dire latino: chi sa guarire, sa distruggere. Ti ricordi l'offerta rottura

Maverick non risponde subito, si limita ad annuire, realizzando quanto sia probabile che l'italiana, particolarmente incline alla mancanza di peli sulla lingua, colpisca – anche involontariamente – i punti deboli di Fabio, combinando disastri su disastri.

«Dovete parlarne, Vacive.» sospira il pilota.
«Ma neanche per idea.» ribatte lei, salda sulle sue posizioni. «Figuriamoci.»
«Vabbè, allora io me ne vado.» lo spagnolo si infila la giacca, ridendo. «Torno tra ottant'anni, quando sarete o due vecchi muti, o due vecchi felici.»

«Anche tu sarai vecchio, tra ottant'anni, ti ricordo. Più di noi, ti ricordo.» sghignazza la rossa, accompagnandolo alla porta. «MVK, grazie mille e scusa ancora per la scenata con Céline.»
«Sostituirò MVK con Maverick per intero, sul casco.» il pilota alza gli occhi al cielo, scocciato.

«MVK ci sta, ricorda MVP.» scrolla le spalle lei.
«Geniale!» esclama il moro, la faccia di chi non ci aveva mai nemmeno lontanamente pensato.
«La pubblicità si basa su analogie e giochi di parole, Mav. Elementi che l'utente medio non coglie, ma che costituiscono il mio stipendio.» afferma Vacive.

«Ecco, vedila così: Fabio è l'utente medio, non coglie certi elementi. Parlagli, Vacive, sul serio. Non è mai divertente andare in moto con pensieri strani.»
«Io non...» mormora la ragazza, massaggiandosi le tempie. «Pensi davvero che, tra di noi, possa funzionare?» domanda, abbassando tutte le difese.

«Se non potesse funzionare, non saresti qui, men che meno dopo tutti questi anni.» constata Maverick, oggettivo. «Ciao, Antonia, salutami Fabio. E, soprattutto, parlagli. Ne avete bisogno.»
«Lo farò.» annuisce l'italiana. «Grazie, Mav.»

VulnérableWhere stories live. Discover now