Toute petite araignée | 2020

345 13 56
                                    

Unire l'estrema audacia all'estremo pudore
È una questione di stile
François Mauriac

«Rispondi pure, non mi scoccia interrompere la performance di Tre Biscotti, anzi.» ammicca Vacive, tirando un rumoroso sospiro di sollievo quando la chiamata di Tom interrompe la sfilza infinita di canzoni trap che costituiscono la playlist di Fabio.

«Non so quanto ti convenga ascoltare la nostra conversazione...» il pilota le scocca un'occhiata veloce, con un non so che di divertito nello sguardo.
«Cos'è, hai l'amante?» domanda lei, il tono leggero di chi non crede davvero alle sue parole che si alleggerisce ancora di più quando il francese storce il naso.

«Ti sembro uno da amante?» il numero venti fa in modo di ritorcerle contro il suo stesso giochino, sfiorandole una guancia con l'indice.
«A me lo chiedi?» l'emiliana solleva le sopracciglia e si stringe nelle spalle, come a dire "cosa vuoi che ne sappia?", quindi si allunga verso la parte sinistra dell'abitacolo ed accetta la chiamata.

«Fabio, c'è qualcun altro nel tuo cuore, ché hai dimenticato di augurarmi sia la buonanotte che il buongiorno?» esordisce il moro, producendo un rumore acuto a forza di colpire il piatto con i rebbi della forchetta nel ripetuto tentativo di infilzare un chicco di ribes piuttosto intraprendente.

«Predichi bene e razzoli male, bellissimo.» il più piccolo scoppia a ridere, perfettamente a suo agio nel rinfacciare al miglior amico i "buonanotte" e "buongiorno" che neppure lui ha ricevuto.
«Onesto.» commenta Thomas, facendo la linguaccia a Mathilde, che lo prende in giro per l'accesa lotta con il chicco di ribes. «Dormito bene?»

«Non ho dormito molto ma ho sicuramente speso bene il mio tempo, stanotte.» risponde Fabio, spavaldo, strappandogli una scoppiettante risata argentina. «Molto bene, oserei dire.» precisa poi, apposta, nel momento in cui si accorge del tangibile imbarazzo di Vacive.

«Chi?»
«Lei
«Dopo cinque anni.»
«Ne è valsa la pena.»
«E adesso?»
«Eh, adesso.»

Fabio non sa cos'altro rispondere perché, alla fine, in questi cinque anni è sempre stato animato da un'idea, non ossessiva, quanto piuttosto recondita, celata da qualche parte nel suo cervello, una di quelle idee che, nel momento in cui si formano, diventano obiettivi da raggiungere a tutti i costi.

È l'idea che tutto succeda, almeno una volta, che Vacive possa davvero essere quella giusta, un'idea difficile da ignorare per chi, come lui, ha fatto del conseguimento dei propri obiettivi una ragione di vita: quando si mette in testa qualcosa, è pressoché impossibile smuoverlo dalle proprie posizioni.

Non riesce a far finta di niente, non vuole far finta di niente. Quando intraprende una nuova sfida, ci concentra tutte le sue energie. È dannatamente bravo nel focalizzarsi su un obiettivo lasciando indietro ogni distrazione: se vuole qualcosa, non ce n'è per nessuno. Mai.

«Sei in macchina?» Tom rompe il silenzio dopo un po', interrompendo il flusso di pensieri che ha paralizzato per alcuni attimi sia il cervello di Fabio che quello di Vacive. «Dove?»
«In autostrada.» risponde il biondo, conciso. L'italiana, al suo fianco, ridacchia leggermente.

«Quale?» il moro, finalmente infilzato il chicco di ribes, prorompe in un'esultanza smisurata.
«Hai vinto la coppa del mondo di tuffo sul divano?» Fabio, ancora indeciso sulla risposta da dargli, sposta la conversazione sulle sue grida di gioia.
«Ha battuto un chicco di ribes che si opponeva strenuamente alla sua forchetta.» sbuffa Mathilde.

«Quand'è che cresce il tuo migliore amico?» sussurra Vacive, facendosi sentire solo dal pilota, che le sorride e la prende per mano.
«Quella vicino al guard rail.» rivela il numero venti, rispondendo all'insistente richiesta di Thomas, che grugnisce, scontento: tutte le autostrade sono delimitate da guard rail. «Cos'è, un interrogatorio?»

VulnérableWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu