Vert | 2017

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And now your song is on repeat
And I'm dancin' on to your heartbeat
And when you're gone, I feel incomplete
So if you want the truth
I just wanna be part of your symphony
Will you hold me tight and not let go?
Clean Bandit

«Ah, tu sei quella che può vestirsi non-di-bianco ma la ragazza del festeggiato non deve saperlo? Prego, prego.» l'uomo in completo nero appone una spunta sulla lista degli invitati, vicino ai loro nomi, scansandosi per lasciarli passare.
«E tu sei un grande.» Vacive ride, poi lo ringrazia e segue il suo gruppetto di amici su per le scale.

Al termine della scalinata, oltrepassano una coppia di porte doppie delimitanti un piccolo vestibolo che funge da disimpegno per il guardaroba, quindi raggiungono l'ampio salone in cui si terrà la festa. Vacive passa rapidamente in rassegna gli invitati, mettendo a fuoco chi le interessa salutare, quindi si fa strada tra le persone con sicurezza.

«Guarda, la tua amica!» esclama Michele, con un pizzico di ironia pungente, indicando a Vacive una chioma biondissima svolazzare oltre la porta in vetro satinato che conduce ai bagni.
«Spero che si impigli da qualche parte con quella rete da pesca che ha addosso.» la rossa storce il naso alla vista dell'outfit di Céline, per nulla di suo gusto.

«La vita è ingiusta.» borbotta Julia, sentendosi improvvisamente inferiore di fronte al fisico perfetto della francese. «Spaventosamente ingiusta.» si corregge, quando Céline attraversa il salone con una sfilata tanto involontaria quanto inconscia, che si ripete nel momento in cui, recuperata la pochette in vernice dal guardaroba, fa ritorno al bagno.

«Se c'è una cosa che impari frequentandola è che paragonarsi a lei non è mai un buon affare.» Vacive le appoggia una mano sulla spalla. «Puoi giocartela per quanto riguarda il carattere, ma sul fisico...»
«Dovremmo piazzarla in mezzo alle ombrelline e ridurre il volume di quell'ingombro che è la sua presenza.» propone l'argentina.

«Concordo, nascendo ci ha fatto uno sgarro tale che la Francia, per risistemare le cose, dovrebbe restituirci non solo la Gioconda, ma anche tutto il Louvre, la Corsica e, in omaggio, rescindere il contratto di Pogba con lo United per riportarlo alla Juve.» Michele la butta sul ridere, spalleggiato da Luca.

«Ma non è stato Leonardo a portare la Gioconda in Francia?» domanda Benedicto, confuso.
«Sì, in Italia lo sanno tutti ma tutti fingono di non saperlo, giusto per poter rinfacciare un'altra cosa ai francesi.» conferma Luca. «C'è una rivalità interessante tra noi ed i francesi, che loro non sentono quasi per nulla ma noi sentiamo tantissimo.»

«La questione sta in questi termini, amico di amici: da un lato ci siamo noi, con il bidet, la pasta e la pizza, dall'altro ci sono loro, senza bidet ma con le baguettes e le lumache. Come può essere presa sul serio della gente che mangia lumache? Dai.» interviene Andrea, spalancando le braccia per rimarcare il concetto.

«In Italia la maggior parte dei francesi è nota per dare concretezza fisica alla scempiaggine.» Vacive rincara la dose, prima di accollarsi l'onore e l'onere di fare le presentazioni, quindi sguscia via dal nugolo di chiacchiere ispanico-italiane venutosi a creare intorno a lei ed, approfittando dell'assenza di Céline, raggiunge Fabio dall'altro lato del salone.

«Allora, la mia stella cadente preferita?» la ragazza si appoggia al muro di fianco a lui, con quella parvenza di stanchezza che, dalla morte di Diego, la accompagna ovunque. «Non ti faccio gli auguri perché non è ancora il 20 e porta male.» si affretta a specificare, con un sorriso.

«Tranquilla, non mi stavo preoccupando degli auguri, quanto piuttosto del tempo che avresti impiegato a venirmi a salutare.» minimizza lui.
«È già tanto che sia venuta.» Vacive lo prende in giro, appoggiando anche la testa alla parete.
«Ma sentila!» Fabio le dà una spintarella.

VulnérableWhere stories live. Discover now