Virage | 2020

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Non penso che nel 2020 la MotoGP abbia fatto dei test subito dopo la fine della stagione ma non sono sicurissima di ricordarmi bene. Nel dubbio, qui li fanno per esigenze narrative. Nella foto i fiori si vedono maluccio ma è una delle migliori che ho trovato. Grazie del supporto, buona lettura 🤍

Mi fai sbandare
Perché hai più curve di Le Mans
E se mi guardi mi serve
Qualcuno che mi rianimi,
Più che una femme fatale,
Tu mi uccidi, baby,
Sei una femme fatality
Shade

«Stamattina sei più bella del solito.» Fabio osserva Vacive uscire dal bagno con un sorrisetto che in parte tradisce la sua scarsa sincerità: rispetto agli ultimi giorni è un fiore, rispetto al solito...
«Sono due mattine filate che me lo dici, mi porti a dubitare – e non poco – delle tue parole.» l'emiliana scuote la testa, rendendosi perfettamente conto di essere tutto fuorché Gisele Bundchen.

«Stamattina hai da fare?» il pilota si siede a gambe incrociate sul letto, Oriele tra le braccia.
«Ho la fila di ragazzi che mi cerca, devo accontentarli.» ironizza lei, soffermandosi a guardarli con un luccichio dolce negli occhi cerulei, ben più espressivi del solito. Le bastano due passi per raggiungerli e sfiorare con la punta delle dita il profilo del viso del ragazzo, che le deposita un bacio leggero sul palmo della mano.

«Perfetto, io sono il primo della lista, quindi adesso facciamo colazione e poi due passi in giardino.» sentenzia lui, invitandola a sedersi sul letto con loro.
«Chi ha stabilito che tu occupi la prima posizione?» l'italiana ride, affiancandoli tra le lenzuola.
«Mi ci sono messo da solo, problemi?»
«Mica tanti.» Vacive scuote la testa, divertita, poi si allunga a recuperare il vassoio della colazione.

È da quando i medici hanno detto loro che l'italiana avrebbe avuto bisogno di essere tenuta sotto osservazione almeno una settimana, viste le complicazioni legate al parto, che Fabio impacchetta la colazione di entrambi e la trasferisce in ospedale, in modo che lui possa rispettare la sua dieta e lei non sia costretta ad ingurgitare frollini al cartone e caffè all'acqua della Senna ogni mattina.

Vacive sa che la pacchia durerà ancora poco – domani è giovedì, inizia ufficialmente l'ennesima settimana di gara –, mentre si gode la sua crêpe sucrée ancora calda e lascia che una gamba le dondoli giù dal bordo del letto come se fosse l'orlo di un precipizio, per questo cerca di catturare quanti più particolari possibili di una convivenza che si protrarrà solo fino al primo pomeriggio.

«Dai, ma lumière, lascia che la mamma finisca di fare colazione.» Fabio culla Oriele, che, nel suo tempismo sempre perfetto, ha pensato di iniziare a piangere per la fame nel preciso istante in cui la ragazza ha messo gli occhi sulla sua crêpe. «Non puoi avere sempre l'esclusiva, sai? Dobbiamo dividerla in tre: è un po' tua, un po' sua, un po' mia.» le porge un dito, intorno a cui la bambina avvolge svelta la manina.

«È stata una scelta oculata, quella di metterti in ultima posizione?» Vacive finisce di mangiare, quindi sposta il piatto sul comodino e beve un sorso di caffellatte, grata del fatto che la figlia continui a piangere ma con meno convinzione di prima.
«Ordine alfabetico inverso.» sciorina il pilota, sparando la prima cosa che gli passa per la testa.

«Onesto.» la rossa scoppia a ridere, appoggiando la tazza per accontentare la bambina e consentire così a Fabio di dedicarsi alla sua colazione, cosa che, senza il dito di cui si era impossessata Oriele, era piuttosto difficile fare. L'aroma del caffè si mescola al profumo di inchiostro prima di Le Monde, poi di L'Équipe, che leggono insieme sul finire della colazione, seduti sul letto con le ginocchia e le spalle che si sfiorano, in una tradizione inaugurata con la nascita della loro prima figlia.

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