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Di lì a poco i ragazzi arrivarono con una pizza dato che a momenti ormai sarebbe stata ora di cena e sapevano bene che la pizza riusciva sempre a tirarmi su il morale ma quel giorno ero talmente a terra da non avere neppure appetito e forza per ringraziarli di essere venuti.

Mi alzai dal letto e andai alla porta per accoglierli, senza quasi aria nei polmoni ed energia nell'organismo, avevo gli occhi rossi dal pianto e delle occhiaia da paura a causa dell'ennesima notte insonne a pensare facendoli letteralmente preoccupare perché non mi avevano mai visto in quello stato.
Era facile per me inghiottire ogni boccone amaro di tristezza normalmente ma quello era davvero troppo da buttare giù e l'unico a buttarsi giù ero io, sempre più e mi sentivo letteralmente impazzire.

Non dissi niente, li lasciai entrare, posarono la pizza sul tavolo e cercarono di mangiare ma il mio essere apatico e senza appetito li metteva un po' a disagio.

« Sei proprio a terra bro.. mi fai stare male. » ruppe il ghiaccio Xiaojun che non smetteva di preoccuparsi.

Era seduto a tavola accanto a me ma io non riuscivo a dare minimamente un segno di vita ed era strano per loro dato che ero il virus felice del gruppo che sapeva sempre contagiare tutti con la sua allegria.

« Vederti così spento distrugge anche me. » intervenne WinWin lasciando un pezzo di pizza nel cartone posto sul tavolo.

« Dicci qualcosa almeno.. » parlò anche Kun e a quel punto qualcosa dovevo pur dirlo, non potevo lasciar raggelare l'aria intorno a noi in quel modo, così mi feci forza e li guardai attentamente.

« Sapete benissimo che ho discusso con Anna e ne sembravo davvero convinto ma sapete anche che quando la rabbia si impossessa di me prendo decisioni affrettate e pessime ed ora mi sento uno schifo. » ripresi a piangere più forte di qualche ora prima.

« E allora chiamala! » rispose senza indugio Xiaojun, guardandosi con WinWin, il quale sembrava avere così tanti pensieri al riguardo, potevo vederli ingigantirsi sempre di più nel suo sguardo.

« E tu cosa pensi? » lo guardai, voltandomi poi anche verso Kun.

« Beh, io la penso come Xiaojun, dovresti andare da lei o se non te la senti scrivile almeno un messaggio. » rispose WinWin ma Kun sembrava essere in disaccordo.

« Io direi di lasciar perdere ormai.. Cioè, Taeyong è tornato e sembra che le cose con Anna stiano andando bene.. » disse stroncando il mio cuore letteralmente a metà.

« Dici che ritorneranno insieme? » riuscì a chiedergli, prendendo poi a fissare il vuoto.

« Non lo so questo però sono dell'idea che certi rapporti nonostante tutto non si perdono e non so, Taeyong è cresciuto molto in questi anni, sicuramente non la farebbe soffrire di nuovo. » aggiunse, rendendosi però conto di quanto mi facesse male quella situazione.
Dopotutto però aveva ragione, Anna e Taeyong sembravano legati da un filo invisibile quasi indissolubile e forse impenetrabile anche per me, inoltre lui era uno dei miei migliori amici, sapevo quanto fosse cresciuto e i sentimenti che provava per Anna gli luccicavano negli occhi anche a mille metri di distanza e sarei dovuto soltanto essere contento per loro due ma era più forte di me.

Come avrei fatto col mio cuore?

Come avrei fatto a sedarlo ogni volta che si sbatteva dentro di me come un matto alla vista di lei?
Mi sarei dovuto sforzare e pensare a lei come la ragazza del mio amico e basta ma sarebbe stato atroce da sopportare così mi lasciai andare ancora ad un pianto incessante, mettendo letteralmente i ragazzi in difficoltà perché non sapevano minimamente da dove iniziare per aiutarmi e potevo leggere il loro dispiacere nei loro sguardi farsi sempre più intenso.

Mi sentivo tremendamente in colpa, non avrei dovuto creare quella situazione, avrei dovuto essere più maturo, avrei dovuto pensare prima di agire, proprio come disperatamente mi aveva chiesto di fare mia sorella ma ovviamente non le avevo dato ascolto a causa del mio orgoglio e dei miei neuroni impazziti che non smettevano di andare a fuoco ogni volta in cui qualcosa non andava come volevo io.
Sapevo comportarmi soltanto come un bambino impulsivo e probabilmente sarebbe stato sempre così e avrei fatto soffrire Anna così tante volte e proprio non lo meritava.

« Forse dovrei davvero lasciare che lei e Taeyong ci riprovino.. magari lui sarà più attento di me.. » dissi guardando i ragazzi.

« Io penso che devi reagire. » rispose Xiaojun, trovandosi d'accordo con WinWin.

« Ma come devo fare? Come faccio a farle capire che sono un coglione ma la amo realmente? » chiesi, prendendo poi a fissare il soffitto sbuffando rassegnato.

« Per queste cose non basta farlo capire, devi dirle apertamente. » mi spiazzò WinWin.

« Devi avere le palle, bro, altrimenti se non lotti per quello che vuoi e ti nascondi dietro un dito qualcuno lo farà prima di te e Taeyong lo sai com'è, se vuole una cosa se la prende, dovresti prendere esempio, non dovresti restare a piangere sul latte versato. » aggiunse cercando di trasmettermi un po' di coraggio.

« Dopotutto ad Anna piaci, sicuramente avrà sempre un debole per Taeyong perché sono da sempre stati inseparabili ma vedi com'è finita con Jaehyun ed Amanda, ad esempio? Ora sono amici perché non possono cancellare metà della loro vita ma lei adesso sta con Ten e lui ne è felice. » disse Xiaojun riprendendo poi a mangiare.

« Si ma Jaehyun non è più innamorato di Amanda, è ovvio che è felice se lei e Ten stanno bene insieme, qua la situazione è diversa. » dissi alzandomi dalla sedia per stendermi sul divano, mi sentivo letteralmente privo di forze.

« Infatti Taeyong è completamente pazzo, le ha dato anche l'anello di fidanzamento che le prese anni fa. » mi guardò Kun.

« Un anello? » chiesi ma sentivo la gola in fiamme per le troppe lacrime.

« Un anello di fidanzamento, dici? » chiesi ancora.

« Anna non credo che lo indosserebbe mai però.. » disse Xiaojun, mettendomi dubbi chiariti fortunatamente dallo stesso Kun di lì a poco.

« Taeyong mi ha raccontato com'è andata esattamente. Voleva che lei lo avesse ma non pretendendo che lo indossasse, è stato come togliersi un peso per lui perché era da tempo che lo conservava. » disse, infatti, facendo voltare gli altri due indignati verso di lui.

« Ma dillo subito, no? Fai prendere gli infarti inutili alle persone, a momenti dalla tua spiegazione sembrava si fossero sposati quei due! » dissero quasi all'unisono guardandolo male, facendomi improvvisamente sorridere.

« Beh, sto matrimonio non s'ha da fare. » dissi facendo ridere tutti.

« Quindi devo trovare la forza per impedirlo prima che sia troppo tardi. » aggiunsi.

« Però mi raccomando, prenditi il tuo tempo per pensare questa volta, non fare altri passi azzardati. » disse WinWin.

« Ed ora mangiati una fetta di pizza altrimenti ti ingozzo con la forza. » aggiunse con aria minacciosa, con una fetta di pizza tra le mani che avvicinava sempre di più a me.

« Si, si, adesso mangio, non preoccuparti! » gliela tolsi dalle mani e iniziai a mangiare.

« Adesso però non voglio più pensarci, ho bisogno di rilassarmi per cercare la giusta cosa da fare. » dissi, continuando a mangiare.

« Così ti voglio! » intervenne Xiaojun.

« Però vi ringrazio, a tutti e tre.. » guardai anche Kun.

« I vostri pareri anche se diversi mi hanno aperto la mente e mi sento più leggero dopo averne parlato con voi, sarei potuto impazzire qui dentro in solitudine. » aggiunsi, con una lacrima che ritornò a rigarmi il viso.

« Ehi, adesso però non piangere di nuovo, eh? » si avvicinò Kun per abbracciarmi.

« Tu sei il nostro piccolino e devi stare sempre bene, prometticelo. » mi guardò, facendomi sentire davvero protetto.

Eravamo davvero una bella squadra insieme, non solo nel nostro lavoro ma anche nella vita in generale. Nonostante le nostre diversità ci volevamo un gran bene e dopotutto dovevo sentirmi soltanto felice di star vivendo la mia vita nello stesso istante in cui la stavano vivendo anche loro.

Erano casa, la mia casa.

I was born to love you | YANGYANG Where stories live. Discover now