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Stavo esitando così tanto sul voler raccontare i dettagli del mio incontro con YangYang perché era strano per me uscire, vivere, fare cose normali e raccontarlo poi alla mia migliore amica perché per la prima volta dopo tanto tempo stavo iniziando anche io ad avere una vita diversa e l'indomani avrei avuto anche il mio primo colloquio lavorativo, ennesimo segno che stava attestando la mia crescita e il mio cambiamento al di fuori di quelle quattro mura come Rapunzel in una torre.

« Okay, giuro che adesso inizio a parlare. Sono molto emozionata.. » le dissi, notando il suo sguardo quasi commosso perché era davvero fiera di me e la sua fierezza la sentivo così tanto nel cuore che quasi avevo paura di deludere le sue aspettative ma nonostante ciò cercai di elencarle ogni minimo dettaglio di quella giornata, tutte quelle sensazioni intricate dentro di me, lo sguardo di YangYang fisso su di me, le sue mani, il suo modo irrefrenabile di voler correre a più non posso e proprio lì Emily mi fermò.

« MA SCUSA! » urlò, guardandosi poi intorno facendo un colpo di tosse di lì a poco riprendendo il discorso con un tono di voce più placato.

« Il ragazzo che ti piace ti sbatte letteralmente contro la parete dell'ascensore e tu che fai? Tralascia le persone che sono entrate dopo ma tu che hai fatto? Dormi? Ma è mai possibile che devo insegnarti tutto io? » disse piena di enfasi, quasi come i protagonisti sui canali delle televendite che si incazzano per dimostrare la validità delle loro pentole indistruttibili che non si rompono con niente, iniziando a sbatterle ovunque il più forte possibile soltanto che lei tra le mani aveva il pacchetto di sigarette.

« Tu dovevi ribaltare la situazione, dovevi sbattere lui nel pizzo dell'ascensore e dovevi limonartelo, Anna! » aggiunse, facendo poi un sospiro nervoso.

« Si, okay, ora mi calmo, è il tuo primissimo appuntamento dopo quel fossile di Merdong, scusa Taeyong. Sai che lo detesto più di qualsiasi altra cosa al mondo.. » iniziò ad esasperarsi fissando il vuoto, pensando a tutto quel che avevo passato a causa sua.

« Ma allora, dove eravamo rimaste? » cercò di ritornare al discorso precedente.

« Siamo usciti dall'ascensore e di lì a poco siamo andati a mangiare del sushi e un gelato, sai benissimo da quanto tempo non riesco più a mangiare sushi in un ristorante. Non lo so.. » esitai.

« Sai, non so spiegarlo.. » aggiunsi guardando Emily concentratissima su ogni mio minimo dettaglio mentre serenamente accavallò nuovamente le gambe poggiando poi entrambi i gomiti all'estremità del tavolino rotondo presso il quale eravamo sedute e delicatamente, con sguardo sognante, poggiò il mento su entrambi i pugni serrati.

« Non ti ho mai vista così. » sorrise e dopo un po' sospirò alzando gli occhi al cielo.

« La mia migliore amica si è innamorata. Hai idea di quanto ho dovuto aspettare per vederti con quelle stelline negli occhi e dei rossori spontanei sulle guance ogni volta in cui ti perdi nel pensiero di YangYang? » aggiunse.

« Quasi ci stavo rinunciando all'idea di te fidanzata. » concluse.

« Ehi, ehi, frena. » la interruppi subito prima che iniziasse a vagheggiare in assurdi viaggi mentali inesistenti.

« YangYang non è il mio fidanzato. » dissi senza battere ciglio.

« Però lo vorresti? Eh? » mi chiese con sguardo malizioso avvicinandosi sempre più verso la mia direzione facendomi letteralmente arrossire totalmente al solo pensiero di avere realmente YangYang come fidanzato e mi persi nei pensieri per un attimo, esitando nel darle una risposta.

« Se devo essere sincera mi piacerebbe tanto ma.. » venni subito interrotta da Emily sempre più convinta della sua tesi.

« Ma niente. Vuoi essere la sua ragazza ti si legge da lontano un miglio e dentro di te lo sai anche tu ma sei ancora terrorizzata dall'amore perché pensi non possa esistere realmente, non è così? » divenne di colpo seria portandomi nuovamente alla mente flashback di guerra risalenti all'epoca di Taeyong.

I was born to love you | YANGYANG Where stories live. Discover now