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Quella mattinata infinita era ormai giunta al termine.
Avevamo concluso tutte le commissioni che mi erano state assegnate, avevo smesso di piangere e farmi paranoie, aveva smesso finalmente anche di piovere e un piccolo spiraglio di sole minuscolo quanto uno spicchio di limone stava iniziando a farsi strada nel cielo tra quei nuvoloni più grigi del mio umore e della mia personalità chiusa e lugubre non più raggiante come qualche anno prima e nel vento iniziò ad echeggiare la voce di Emily che pian piano si stava allontanando per incamminarsi verso la caffetteria.

« Allora vado, altrimenti farò tardi a lavoro, mi raccomando, a chiusura passami a prendere, Daisy arriva per le otto, non fare tardi! » mi salutò Emily correndo più veloce di Bolt durante una maratona per paura di far tardi a lavoro e beccarsi l'ennesimo richiamo.
Era una ritardataria patentata e il titolare della caffetteria continuava a chiudere un occhio sui suoi ritardi soltanto perché era molto brava nel suo lavoro, era sempre svelta e solare e soprattutto riusciva a mantenere sempre il sangue freddo anche nelle situazioni più eclatanti e stressanti, cosa che a me riusciva molto difficile per cui lavorare lì dentro sarebbe stato un attentato alla mia sanità mentale!
Invidiavo tantissimo la sua forza ma ero anche tanto orgogliosa di lei perché brillava tanto quasi come se fosse un diamante nato per portare allegria nelle vite delle persone come un uragano nel pieno della sua potenza e proprio per quel motivo ero felice di essere la sua migliore amica per cui decisi di farmi coraggio e di accettare il suo invito per la serata, non volevo deluderla.

« Allora a stasera! » le risposi con un sorriso, alzando poi una mano per salutarla.

« Ci conto! » mi rispose urlando in lontananza fino a confondersi con il resto delle persone che transitavano lungo la piazza che coprirono poi la sua intera immagine.

E così restai sola, di nuovo, con i miei pensieri e soltanto con un leggero fruscio causato dalle foglie che col vento cadevano dagli alberi adagiandosi piano su quell'asfalto ancora inumidito dalla pioggia, irradiato da qualche piccolo squarcio di sole che appariva e scompariva nel giro di pochi secondi vacillando così tanto come la mia sanità mentale appesa ad un filo di un rasoio.

Ci ironizzavo molto sulla mia condizione psicologica ma ero consapevole del declino che stavo subendo a mano a mano ma il solo pensiero di dover ricominciare un percorso terapeutico mi spaventava anche se dentro me sapevo di averne bisogno.
Non riuscivo più a prendere in mano le redini della mia vita da quando avevo finito l'università e trovare lavoro era il mio unico chiodo fisso ma la realtà era che non mi sentivo all'altezza neanche di una caffetteria.
Il solo pensiero di dover condividere il mio ossigeno in una stanza piena di gente mi soffocava, incrociare sguardi, ascoltare conversazioni, guardare sorrisi, assistere a storie, a momenti di vita quotidiana di altre persone mi spaventava e non riuscivo a capirne neanche il perché.
Avevo subito così tante delusioni che vedere in modo positivo gli altri era un pensiero che mi terrorizzava ma neanche potevo continuare a vivere in una condizione di pessimismo cosmico e antropologico alla Leopardi o alla Foscolo continuamente indignati nei confronti del fato e della natura beffarda e malefica, dovevo vivere, staccarmi da quei pensieri pessimisti e iniziare a vivere in modo normale come una ragazza della mia età senza pensare troppo al dopo, al come, al quando.
Dovevo diventare più spensierata, proprio come Emily che viveva perché le piaceva il brivido, l'avventura, cimentarsi nelle cose nuove, anche quelle più difficili per spronarsi a migliorare e ad accrescere la propria personalità.
Avrei tanto voluto farlo anche io ma il costante pensiero di essere un fallimento per me stessa e il mondo non mi lasciava mai in pace e finivo sempre per rinchiudermi nello stesso loop infernale senza trovare una chiave e una via di fuga.

Cosa doveva succedere nella mia vita per far sì che cambiassi e ritornassi a credere nel genere umano?

I was born to love you | YANGYANG حيث تعيش القصص. اكتشف الآن