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Saremmo dovuti andare a casa mia a mangiare una pizza ma l'incontro inaspettato di Amanda cambiò tutto e ciò mi rese ancora più felice perché avrei rivisto Anna ed era diecimila volte meglio che sentirla soltanto al telefono una volta tornato a casa mia.
Avrei dovuto aspettare il giorno seguente per rivederla e a dirla tutta non ce la facevo più perché ogni minuto lontano da lei sembrava interminabile, avevo l'incessante esigenza di tenerla sempre intorno e non me ne sarei stancato mai.

Nel frattempo che ci stavamo organizzando per andare a casa di Anna, a casa mia stava succedendo dell'altro.
Hendery era giunto lì super ubriachissimo e mia sorella probabilmente non si aspettava minimamente di quella visita e a dirla tutta ero leggermente preoccupato solo perché Hendery da ubriaco perdeva totalmente il controllo e si lasciava prendere dall'ansia e da crisi di pianto inspiegabili fino a che non gli passava la sbronza, così decisi di telefonargli per tenere in un certo senso sotto controllo la situazione ma non mi rispose, così decisi di chiamare mia sorella ma neppure lei si degnò di rispondere alla mia telefonata e così altri pensieri iniziarono ad invadere la mia mente.

« Non è che se la stanno realmente spassando ed io sto qua a preoccuparmi? » divenni improvvisamente silenzioso e mi isolai appena dalla situazione circostante tanto da far voltare Xiaojun e WinWin verso di me.

« Come mai sei così silenzioso adesso? Non sei contento che stiamo andando tutti a fare una sorpresa alla tua ragazza? » chiese Xiaojun.

« Però la pizza mangiamola da lei almeno, ho fame. » intervenne WinWin come un bambino in preda ai capricci tenendo il broncio.

« Si, a papà, non ti preoccupare, Anna sarà tanto felice di ospitarci tutti. » lo guardai.

« Ma non è andare da Anna che mi preoccupa, anzi, è che Daisy ed Hendery non rispondono alle mie telefonate. » aggiunsi riprendendo a guardare verso Xiaojun.

« Pensi che Hendery abbia avuto l'ennesimo crollo emotivo? » mi rispose iniziando a preoccuparsi anche lui.

« Ma secondo me stanno facendo altro. » intervenne maliziosamente Kun.

« Non statevi tanto a preoccupare, sono sicuro che stanno bene. » aggiunse e nello stesso momento Ten ed Amanda che si erano messi a chiacchierare in disparte si avvicinarono a noi.

« Allora andiamo? » chiese Ten.

« Prendo la mia macchina, Amanda sta avanti e voi due vi sedete indietro. » guardò Kun e WinWin che iniziarono subito a fiondarsi in macchina insieme ad Amanda, in quanto a Xiaojun salì in moto insieme a me.

« Vi faccio strada io. » dissi allacciando poi il casco sulla testa.

« Ancora meglio, sai quanto detesto la voce del navigatore satellitare. » rispose Ten salendo poi in auto con gli altri e così ci incamminammo verso casa di Anna nella speranza che averci tutti lì l'avrebbe resa felice.

Anna pov's:

Il tempo continuava a scorrere ma di YangYang ancora nessuna traccia.
Da quando avevo ricevuto la sua foto insieme a Ten non avevo più ricevuto altri messaggi, per cui decisi di mettermi sul divano a leggere un libro aspettando una sua telefonata o un qualsiasi suo cenno e poi sarei andata a lavarmi per prepararmi per dormire nella speranza che il giorno seguente sarebbe arrivato in fretta perché avevo bisogno di vedere il suo sorriso rasserenante ancora una volta per calmare i miei uragani nei giorni di pioggia.
Stava diventando sempre più essenziale per me perché anche quando non volevo sorridere riusciva sempre ad assicurarmi un sorriso, anche quando sembrava impossibile respirare e nessuno mai prima d'ora mi aveva reso così facile riuscire a vivere perché infondo non avevo quasi mai vissuto al meglio, quasi non sapevo neanche come si faceva e lui pian piano stava riuscendo ad insegnarmelo magari senza neanche accorgersene e non sapevo minimamente come ringraziarlo per ogni cosa.

Nel frattempo avevo deciso di leggere ma la mia attenzione fu rapita da quella foto che mi aveva mandato poco prima e iniziai a zoommare in ogni angolo del suo viso per imparare al meglio ogni suo piccolo dettaglio, anche quelli più impercettibili e più lo guardavo, più sentivo il cuore esplodermi e andare su di giri.

Mi sentivo come sopra le montagne russe con una sfilza di emozioni che mi si presentavano una ad una come ogni discesa ed ogni salita che percorreva quella giostra e il mio cuore ne era protagonista, quasi come se non sapesse più trovare un limite ai suoi battiti, quasi come se non riuscisse più a tornare stabile e tutto ciò mi riempiva davvero ogni casella oscura dell'anima.

Ero così felice che avrei voluto che quella stessa felicità avrebbero iniziato a sentirla davvero anche Emily e Daisy e proprio in quel momento mi ricordai che entrambe erano insieme ad Hendery e Lucas anche se in due circostanze diverse e così decisi di inviare un messaggio sul nostro gruppo di whatsapp per sapere come stavano andando le loro situazioni ma ovviamente, impegnate com'erano non risposero.

« Emily e Lucas ci metto la mano sul fuoco che ormai saranno nel meglio della loro performance acrobatica mentre Daisy ed Hendery veramente non ne ho idea. » pensai fino a che il suonare del citofono di casa non attirò la mia attenzione.

Erano le dieci di sera e mia mamma non era più tornata dopo il lavoro perché era andata a dormire dal suo compagno, per cui non sarebbe potuta essere lei così presto, così mi alzai e mi affacciai dallo spioncino della porta per capirci qualcosa e notai che c'erano YangYang e i suoi amici e non potevo crederci ma soprattutto iniziai a sentire le loro voci dall'altro lato della porta e c'era una voce in particolare che al solo udire per un attimo mi fece scendere una lacrima di gioia.

« Non possono essere loro. Non può essere Amanda. Che ci fa Amanda insieme a loro? » dissi a me stessa precipitandomi poi ad aprire più felice che mai e fui travolta da un loro urlo all'unisono che intonava « SORPRESA! » e a quel punto le mie lacrime si lasciarono proprio andare e poi corsi velocemente tra le braccia di Amanda.

« Ma che ci fai qui? » la strinsi così tanto che stavo quasi per stritolarla e di lì a poco mi voltai verso YangYang e gli sorrisi notando il suo sorriso accecante che mi colpì più forte delle frecce di cupido direttamente nell'anima.

« Volevo farti una sorpresa. In realtà sarei voluta venire direttamente il giorno del tuo compleanno ma avevo paura di fare tardi così mi sono anticipata di qualche giorno.
Sei felice? » mi rispose Amanda con gli occhi lucidi quasi come se neanche lei poteva crederci che finalmente ci eravamo riviste.

Ci conoscevamo da tantissimo tempo che non sapevo neanche più quantificarlo ma viveva praticamente dall'altra parte del mondo, in California e infatti quando Taeyong si trasferì lì, per sua sfortuna, lei era costretta a vederlo praticamente sempre perché per ironia della sorte erano finiti per abitare nello stesso palazzo.

« Sono così felice, sei il regalo di compleanno più bello che potessi ricevere! » continuai ad abbracciarla fino a che mi resi conto di non essermi presentata ancora a nessuno degli altri presenti e di lì a poco mi avvicinai ad ognuno per farlo fino a che non arrivai dinanzi a Ten e non sapevo minimamente spiegarlo ma a pelle era l'unico che sembrava starmi sulle palle perché aveva costantemente quel sorrisino falso ed acido stampato sul viso come se gli avessi fatto chissà cosa.

« Quindi tu saresti la famosa Anna? » mi guardò quasi con disprezzo.

« YangYang ci ha annoiati così tanto parlando continuamente di te. » aggiunse.

« Mi dispiace ma in ogni caso stasera sei a casa mia per cui cerca di non annoiarti troppo. » gli risposi con fare ancora più antipatico cercando poi di prendere il trolley di Amanda ma lui mi bloccò.

« Posso portarlo anche io dentro. » disse tirandomelo dalle mani e glielo lasciai tranquillamente, andando poi verso YangYang che mi guardò un po' dispiaciuto.

« Non fare caso a lui, ti spiegherò più tardi. » mi accarezzò delicatamente dandomi un bacio sulla fronte.

« Potrei vomitare. » sentì dire da Ten ma la voce di Amanda coprì il suo commento.

« Invece sono carini, stai zitto. » disse strattonandolo per la maglia entrando dentro insieme a lui è dopodiché entrammo tutti e chiusi la porta.

« Ora la mangiamo questa pizza? » esordì fuoricampo WinWin e nello stesso momento mi arrivò una nota vocale da parte di Emily.

« Anna, sei a casa? Ho tante cose da raccontarti, posso venire a dormire a casa tua? »

I was born to love you | YANGYANG Where stories live. Discover now