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Anna pov's:

Non riuscivo a trattenere il cuore nelle costole e quelle farfalle fastidiose ritornarono a riempirmi l'intera anima senza lasciarmi scampo.

YangYang mi aveva baciata e non potevo crederci, sembrava tutto così surreale, così inaspettato, nonostante dentro di me sapevo che prima o poi sarebbe successo ma quel che non riuscivo a capire erano i miei sentimenti.

Ero felice, era quello che volevo ma dopo otto anni stavo realmente andando avanti o mi stavo semplicemente illudendo fosse così?

Non ci capivo più niente, sapevo soltanto che avrei voluto le sue labbra sulle mie ancora una volta ma allo stesso tempo avevo così paura di perderlo da un momento all'altro e non volevo correre, non volevo bruciare le tappe con rapidità, volevo godermi ogni istante e soprattutto volevo che anche lui si godesse ogni istante senza la fretta di dovermi conquistare a tutti i costi in ogni ambito in fretta e in furia.

Mi sentivo così sopraffatta da qualsiasi tipo di emozione che non sapevo più dove sbattere la testa e così decisi di appoggiarmi sul suo petto, nella speranza che i battiti del suo cuore potessero servire a calmare il mio che stava correndo troppo veloce senza una direzione ma le sue parole finirono per peggiorare la situazione.

« Finalmente mi sento pienamente felice. » mi sussurrò poggiando le sue labbra sulla mia testa.

E quella sua affermazione continuò a farmi paura, il suo modo di stringermi a sé, il suo modo di accarezzarmi, il suo modo di parlarmi, tutto mi faceva pensare a Taeyong e non riuscivo a smettere di ricordare ogni istante passato insieme a lui.

Era come un incubo che non mi avrebbe mai reso la vita felice e numerosi dubbi non smettevano di lasciare la mia mente.

Era passata un'infinità di tempo, non potevo pensare ancora a lui.
Volevo ancora lui o semplicemente ero traumatizzata e avevo paura dell'abbandono e avevo paura di soffrire ancora?

Quelle domande non smettevano di rendermi la testa pesante, così tanto che avrei voluto urlare, auto distruggermi e sparire dalla faccia della terra perché non sapevo più cosa fare ma allo stesso tempo non volevo per niente rovinare la serenità che stava provando YangYang, così mi limitai a stargli tra le braccia, ad annuire alle sue parole dolci, a trattenermi da un pianto isterico e a fingere che tutto andasse bene fino a che Hendery non uscì nuovamente da casa per andare via, salvandomi da quel che stava accadendo dentro di me.

YangYang lo notò e gli suonò col clacson per far sì che lui ci notasse e così fu.

Corse rapidamente per gli scalini posti fuori alla villetta di YangYang e si diresse felicissimo, quasi saltellando, verso di noi.

« Ma guarda, stavo giusto per tornarmene a casa e cercavo te. » disse riferendosi a YangYang.

« Che ci fate qui? E dov'è la tua moto bro? » aggiunse.

« Storia lunga, poi ti racconto ma tu piuttosto? Sei sparito da ore.. e guardati, brilli. Che cosa è successo? » gli chiese YangYang facendo il finto tonto.

« Mh.. » rispose appena Hendery, sorridendo alzando la testa al cielo stellato.

« Finalmente mi sono dichiarato a tua sorella! » riprese a guardare nella nostra direzione e noi esultammo felici.

« Sapevo che prima o poi sarebbe successo, era inevitabile non capirlo da come vi guardavate voi due! » intervenni io.

« Beh, senti chi parla! » sorrise Hendery guardando entrambi.

« Quando guardo voi due sembra di avere la vera coppia perfetta davanti ma quando vi fidanzate? » ci chiese entusiasta e nel mio cuore qualcosa si ruppe di nuovo.

I was born to love you | YANGYANG Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora