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Con quella domanda credevo di aver erroneamente evocato brutti ricordi in Amanda ma fortunatamente non fu così.
Ormai era cresciuta, era cambiata, era andata avanti fino a fortificarsi e quella fu realmente la conferma che attestava il suo benessere che stava man mano prendendo forma e soprattutto stava finalmente riscoprendo la sua personalità, fiorendo davvero nel migliore dei modi.

Ero così fiera della persona che stava diventando perché per tanto tempo, proprio come me, era rimasta al buio, persa soltanto tra i suoi pensieri e le sue paranoie, le quali inopinatamente la portarono a rompere la sua storia secolare con Jaehyun, il nostro migliore amico d'infanzia, il quale successivamente divenne anche migliore amico di Taeyong.

Eravamo cresciuti praticamente insieme e non passavamo mai un giorno divisi quando ancora loro vivevano a Seoul accanto a me e sin dai tempi dell'asilo lui e Amanda condividevano un legame speciale che sembrava poter sopravvivere ad ogni situazione ma a lungo andare non fu più così.

Avevano passato metà della loro vita insieme fino a che le nostre famiglie non decisero di allontanarsi a causa di una bancarotta fraudolenta dell'azienda di famiglia di Jaehyun.
I miei genitori e i genitori di Amanda lavoravano presso la stessa azienda e a causa di numerosi disguidi tra di loro finirono per separarsi bruscamente e fu proprio per quel motivo che le nostre strade si divisero.
Amanda e la sua famiglia si trasferirono in California mentre Jaehyun e la sua famiglia si trasferirono in Connecticut creando un nuovo impero aziendale che sembrava andare per la prima volta a gonfie vele.

Io e Amanda nonostante la distanza non avevamo mai perso del tutto il nostro rapporto ma Jaehyun sparì letteralmente dalle nostre vite perché fu costretto in primo luogo da suo padre ormai diventato acerrimo nemico del padre di Amanda, infatti non passavano giorno senza discutere e a scaricarsi le colpe l'un l'altro e inconsciamente anche Jaehyun ed Amanda finirono per fare così, a discutere ogni giorno, a crearsi complessi e paranoie a vicenda fino alla loro rottura definitiva che per anni li fece crollare nel più profondo degli abissi.
Fu un duro colpo per entrambi ma la vita, la crescita e le varie vicissitudini li portarono a cambiare e a non riconoscersi più l'una nell'altro, fino ad allontanarsi per un lungo periodo che gli lasciò in un primo momento soltanto amari ricordi sofferenti nel cuore ma successivamente qualcosa cambiò.

« In realtà dopo quello che è successo, come sai già, non ci siamo più sentiti, poi un giorno il tuo adoratissimo Taeyong qualcosa di buono l'ha combinato. » mi guardò trattenendo una risata per la sua ultima affermazione.

« Mi vengono i brividi, non dirlo mai più. » risi ma allo stesso tempo mi appassionai all'argomento.

« Però sentiamo, cosa ha fatto di buono per una volta? »

« Un pomeriggio Jaehyun decise di venire in California per incontrarsi con lui ed era inevitabile che me ne accorgessi, le scale del nostro palazzo improvvisamente quel giorno si impregnarono di Gucci Guilty a più non posso e credevo di impazzire. Pensavo fosse tutto frutto della mia immaginazione, forse perché inconsciamente mi mancava e quindi iniziavo a sentire il suo profumo ovunque ma fortunatamente non fu pazzia ma realtà. » disse esitando alcuni secondi riprendendo poi il discorso dal punto in cui era rimasta.

« E niente, passarono l'intera giornata insieme e dopodiché verso sera Taeyong mi scrisse un messaggio inaspettato, del tipo che Jaehyun stava giusto uscendo a prendere delle cose e per pura coincidenza voleva che mi incontrassi con lui in ascensore o nei corridoi del palazzo.
Inizialmente pensai potesse essere qualcosa di azzardato ma una parte di me decise di dargli ascolto e non appena sentì la porta al piano di sotto sbattere mi precipitai di corsa nelle scale finendo per ritrovarmi con Jaehyun occhi negli occhi. » sorrise appena, probabilmente rimembrando la sensazione provata nel rivedere nuovamente il suo viso così da vicino.

I was born to love you | YANGYANG Where stories live. Discover now