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Arrivammo ufficialmente alla fiera e stranamente in quel momento le cose stavano procedendo meglio di quanto immaginassi il pomeriggio a casa.
Non sapevo se fosse stato merito dell'incontro con YangYang o perché tutto sommato in compagnia dei ragazzi mi stavo trovando bene e se fosse stato realmente così probabilmente non ero io ad avere paura delle persone e degli eventi intorno a me ma era sempre stata la compagnia a non essere adatta al tal punto da farmi odiare qualsiasi tipologia di evento sociale ed Emily lo sapeva benissimo.

Aveva letteralmente una pazienza d'oro quella ragazza con me perché nonostante ogni mio rifiuto verso la vita lei non mi aveva mai voltato le spalle ma continuava sempre a provarci e a riprovarci fino ad ottenere un feedback positivo da parte mia e aver accettato il suo invito per quella fiera ne era una conferma ma questa volta anche da parte mia perché per la prima volta dopo tanti anni avevo iniziato finalmente a dare un piccolo cenno di vita.
Per qualsiasi altra persona potrebbe suonare come un'idiozia ma io davvero avevo passato anni interi chiusa in casa senza partecipare mai a nessun tipo di evento sociale e soprattutto senza fare cose normali quasi per tutti perché spesso anche uscire in strada per gettare la spazzatura era fonte di ansia per me per cui uscire con persone del tutto nuove in un ambiente super affollato come una fiera significava aver fatto passi da gigante ma il passo più grande sarebbe stato quello di ritornare felice a casa senza alcun attacco di panico o crisi di pianto e volevo davvero fare il possibile per far filare tutto liscio come l'olio.

Le persone intorno a noi intanto sembravano molto felici, tutte intente ad osservare ogni tipologia di attrazione posta lungo il perimetro della strada antistante la piazza principale e fortunatamente nessuno aveva sospettato di Lucas ed Hendery perché erano davvero quasi irriconoscibili.

« Avete visto? Io penso che il talento più grande che abbiamo io e questo qui non è la bellezza, non è la danza, non è il modo di cantare o fare rap ma il fatto che ci siamo impegnati così tanto per non farci riconoscere da nessuno. » rise Lucas guardandosi con Hendery e subito dopo intervenne Emily azionando il piano della gatta morta per cercare di ammaliare e conquistare sempre di più Lucas.

« Ma cosa dici, se sei bellissimo! Il più bello di tutti. » si strinse forte a lui sorridendogli facendo sorridere anche lui.

« E poi è meglio così, copriti, nessuno ti deve guardare. Solo io. » aggiunse attaccandosi a lui sempre di più come una cozza.

« La più bella qui sei tu, non fare la modesta, su! » disse poggiandole poi il braccio sinistro sulle spalle per tenerla sempre più vicino a sé sembrando proprio una coppia innamorata che si conosceva da tanto tempo e non da così poco.

« Però siete davvero carini vi prego! » disse Daisy con gli occhi a cuoricino, i quali cambiarono subito direzione per perdersi definitivamente negli occhi di Hendery che era a pochi passi da lei.

« E noi non siamo carini? » le chiese lui facendo qualche passo in più verso la sua direzione facendola rimanere praticamente immobile e senza fiato nei polmoni per un attimo e per quanto fosse una bella visuale vederli così presi reciprocamente iniziai un po' ad isolarmi.

Ero felice di essere con loro quella sera e mi rendeva ancora più felice vederli stare bene ma nonostante ciò un vuoto iniziò ad espandersi nel mio petto perché per la prima volta stavo iniziando a sentire l'esigenza di perdermi negli occhi di qualcuno anche io e vedere quel qualcuno perso per ogni mio dettaglio.
Volevo stare anche io bene con qualcuno, avrei voluto sperimentare anche io l'amore, quello vero, sentirmi sicura nelle braccia di qualcuno con la certezza che rimanesse al mio fianco senza sorprese negative, senza sparire dal mattino alla sera, qualcuno che mi dimostrasse davvero di essere lì per me, qualcuno da abbracciare, qualcuno a cui stringere la mano, qualcuno che mi facesse appoggiare sul suo petto per ascoltare il suo cuore.
Semplicemente avrei voluto una relazione ma una di quelle sincere e pure, di quelle oneste che ti fanno soltanto bene, che ti fanno crescere, che ti fanno scoprire ogni lato di te e non di quelle che ti fanno cadere nel baratro delle paranoie, della solitudine, della tristezza perché non c'è niente di più brutto di sentirsi soli insieme a qualcuno, di sentirsi persi e spaesati e sapere che quegli occhi che tanto ammiri non ti sbirciano nemmeno mentre tu invece ti ci perderesti dentro fino ad affondare per non risalire più.
Avevo bisogno di affondarci negli occhi di qualcuno ma sapere che quegli stessi occhi avessero il desiderio ardente di affondare nei miei e per un istante iniziò a ritornarmi in mente YangYang, il modo in cui ci eravamo guardati, era esattamente quello che necessitavo e c'era una parte di me che avrebbe davvero voluto rivederlo ancora per percepire di nuovo quella sensazione indescrivibile almeno un'altra volta nella vita.

I was born to love you | YANGYANG Where stories live. Discover now