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Anna pov's:

Finalmente il momento tanto atteso era arrivato e i brividi sulla pelle nonostante il tiepido sole di mezzogiorno mi erano ritornati insieme a quel trambusto nel petto e nel mio stomaco. Le scintille nei miei occhi le sentivo ancora più luccicanti della sera precedente e proprio non riuscivo a controllarmi.

YangYang era arrivato in moto ed era così bello in ogni suo minimo dettaglio anche con indosso quel casco rosso che lo faceva sembrare un Power Ranger a causa di quella visiera che sembrava coprirgli tutto il suo viso minuscolo ma nonostante ciò i suoi occhi enormi e il suo sorriso brillavano tantissimo e mi arrivavano tutti dritti al cuore ma il momento più eclatante fu quando decise di parcheggiare e togliersi il casco con quella folta frangetta al vento che rendeva il tutto più romantico proprio come quelle scene dei film e in quel momento un vero e proprio film stava partendo nella mia mente.
Mi faceva fantasticare tantissimo e neppure questo mi era successo mai ma in quel momento mi sentivo proprio una ragazzina che ammira il suo principe azzurro ma sulla moto bianca e non sul cavallo bianco, mi sentivo proprio così, estremamente ridicola, con la testa chissà dove ma ormai persa, persa totalmente in lui così tanto che mi fece rimanere immobile quasi incantata mentre ammiravo ogni suo più piccolo movimento in disparte.
Il mio cuore non smetteva di fare capriole e acrobazie soprattutto quando anche YangYang si perse a guardarmi praticamente dalla testa ai piedi senza saltare alcun dettaglio del mio corpo e vedere un sorriso leggero nascere sul suo viso mi fece sentire completamente accettata.
Nonostante la calma apparente di quel momento dentro di me ero ancora adirata con me stessa per il modo in cui mi stavano male a mio avviso i vestiti che stavo indossando ma il modo in cui mi guardò mi sembrava un « stai molto bene » detto con lo sguardo, nel modo più silenzioso possibile ma gli sguardi a volte sanno parlare più di qualsiasi parola o gesto esplicito.
Comunicare con il suo sguardo mi metteva tranquillità e in quel momento della mia vita ne avevo davvero bisogno.
Quella tranquillità però non era una tranquillità piatta ma sapeva infuocarmi l'anima allo stesso tempo e farmi perdere la testa perché sembrava proprio tutto quello che avevo sempre cercato in un ragazzo.

« Sarà solo apparenza, lo conosci da meno di 24 ore, basta correre così tanto. Magari si rivela l'ennesimo caso umano. » pensai, però, allo stesso tempo perché nonostante tutto non volevo buttarmici completamente a capofitto, volevo continuare a tenere ben saldi i piedi per terra ma sembrava una cosa assai difficile soprattutto quando all'improvviso lo vidi arrivare verso di me.

Mi ero persa così tanto nei miei pensieri e non badai molto al vento che stavolta stava iniziando a far svolazzare i miei capelli tanto da farmi appiccicare una ciocca di essi sul lucida labbra color ciliegia messo poco prima.
In quel momento vidi YangYang farsi strada sempre più verso la mia direzione, a poco a poco sempre più vicino, così tanto che potevo percepire quasi il suo respiro a pochi centimetri di distanza dalle mie labbra ma quello che invece sentì fu un suo leggero tocco che cercò di spostare quella ciocca di capelli adagiata sull'angolo sinistro delle mie labbra.

Quel tocco così leggero e inaspettato mi fece completamente arrossire e il mio cuore sembrava avesse completamente fatto un tuffo nell'ignoto.
Di lì a poco iniziò ad accarezzarmi leggermente le labbra con un pollice e poi l'intera guancia.

Ci guardammo intensamente e sembrava quasi che le nostre labbra si stessero cercando ma cercammo entrambi di trattenerci.
YangYang indietreggiò appena con un sorriso di imbarazzo che mi provocò tanta tenerezza.
Non capivo perché ci stavamo comportando in quel modo, sembrava che fossimo attratti alla follia l'uno dall'altra ma non volevamo minimamente fare un passo così grande dato che non ci conoscevamo affatto così cercammo di distrarci e di entrare al parco cosa che mi rilassò praticamente l'anima.

Amavo tantissimo i fiori soprattutto le margherite, gli eustoma e i sancarlini, i quali mi facevano ridere tantissimo a causa del loro nome perché mi facevano pensare a Mattia siccome era un carlino ma la realtà è che si chiamavano così o settembrini perché iniziavano la loro fioritura a settembre e terminavano circa il giorno del mio compleanno, ovvero a San Carlo e non so se fosse stato quello il motivo ma mi sentivo così attratta dai quei fiori che ovunque andassi dovevo fotografarli anche a costo di avere circa dieci foto uguali ma da ogni angolazione diversa.
In quel momento lungo il tragitto trovai proprio dei sancarlini e subito come primo pensiero mi voltai verso YangYang per mostrargli quanto fossero carini.
Glieli indicai con un dito ma lui fece finta di non vederli, glielo si leggeva proprio in faccia che stava fingendo ma stava aspettando che io mi avvicinassi a lui o che avvicinassi lui a me e così istintivamente decisi di prenderlo per mano e con la sua mano gli indicai la posizione esatta di quei fiori.

I was born to love you | YANGYANG Where stories live. Discover now