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Era ormai mattina ed io avevo dormito così tremendamente bene come se non avessi riposato mai a dovere nei precedenti otto anni e mi capitava di stare così bene sempre ogni volta in cui avevo la sicurezza di svegliarmi e trovare Taeyong nel letto insieme a me ma quella mattina oltre a Taeyong trovai anche Amanda seduta ai piedi del letto che ci guardava stranita.

« Ma insomma, Taeyong! Ti avevo detto di venire a vedere come stava, non di restare addirittura a dormirci insieme! Aish.. non cambi mai. » disse facendoci letteralmente balzare dal letto.

« Ah, senti chi parla. » le rispose Taeyong con la voce ancora assonnata.

« Non avevi detto che ieri mi avresti raggiunta qui dopo qualche ora? Invece sei tornata adesso! » aggiunse sedendosi nel letto, prendendo poi a guardare la mia espressione stravolta.

« Ma infatti, dove sei stata stanotte? » le chiesi vedendola diventare di mille colori senza rispondermi.

« Lo so io dov'è stata. » rise Taeyong.

« Ma perché io non so niente? Parlate, su! » iniziai ad insistere.

« È stata con Ten! » mi sussurrò Taeyong all'orecchio ma Amanda lo sentì.

« Si però, aish, volevo dirlo io! » urlò.

« Ora mi devi raccontare tutto! » mi alzai di scatto per avvicinarmi sempre più a lei.

« Si però adesso ho fame e ho chiesto ad Emily di incontrarci per colazione. Venite? » ci guardò.

« Giusto il tempo di darci una decenza e ci siamo. Tu che dici? » guardai Taeyong.

« Per me va bene, ho bisogno di tanto caffè. » disse alzandosi dal letto per sgranchirsi e di lì a poco, una volta sistemati, scendemmo di sotto per prendere la macchina dal garage.

« Dov'è che ci aspetta Emily? » chiesi ad Amanda seduta sul sedile posteriore che ormai non ascoltava neanche più perché era intenta a scambiarsi messaggi con Ten.

« Amà?! Ci sei? » le urlò Taeyong.

« Si, si, si, si. » ritornò alla realtà con un sorriso stampato in viso che non andava via.

« Ehm.. Emily ci aspetta al Blind Spot ad Itaewon. »

« Ah, al Blind Spot.. allora mangerò sicuramente una fetta di torta. Mi sono mancati tantissimo i dolci che preparano lì. » disse Taeyong con fare nostalgico.

« Ma finalmente sono a casa e posso riprendermi tutto ciò che mi sono perso in questi anni. » aggiunse.

« Vabbè Anna sicuramente non la riprendi però. » scoppiò a ridere Amanda.

« Ah, ah. » rise in modo falso Taeyong.

« Sei molto incoraggiante. » aggiunse.

« Ehi, ma vi siete dimenticati che sono qui? » chiesi sbuffando appena.

« Ma guarda, la macchina sembrava stesse camminando da sola infatti. » continuò a ridere Taeyong ma per un attimo si distrasse perché aveva ricevuto un messaggio da Jaehyun.

« Bro tutto okay? Sei vivo? Dove stai? Che hai fatto? Che stai facendo? Vogliamo andare a fare colazione insieme? Rispondimi che sono preoccupato, ieri non mi hai più telefonato! »

« Tutto okay? » gli chiesi, notando che quasi aveva le lacrime dalle risate e per rendere partecipe anche noi lesse nuovamente il messaggio di Jaehyun ma ad alta voce.

« Uh mamma, sempre il solito pesantone manco fosse tua madre! » rise anche Amanda.

« Cioè il terzo grado mi ha fatto. »

« Dite che è un problema se passiamo a prendere anche lui? Così non si preoccupa troppo. » aggiunse.

« Per me no, anzi, porto ancora rancore per la lettera che mi ha rubato e per averti dato il mio nuovo numero di telefono, quindi sembra una buona idea per scambiarci quattro chiacchiere. Per te? » guardai Amanda dallo specchietto retrovisore.

« Sisi, va bene, tanto lo sa che sono stata con Ten e non è minimamente geloso. Stiamo cercando di avere un rapporto civile e genuino di amicizia. » rispose.

« Allora gli dico che passiamo a prenderlo. » disse Taeyong scrivendo a Jaehyun subito dopo, il quale rispose e sì tranquillizzò.

« Okay, menomale, io sono già lavato e vestito, potete venire. » rispose e di lì a poco arrivammo sotto casa sua ma come ogni volta successe che mi attaccai al clacson, Amanda iniziò a bombardarlo di chiamate e Taeyong a suonargli ripetutamente il citofono perché non era mai pronto come insinuava e dopo una decina di minuti abbondanti decise di farsi vedere.

Profumo gucci che poteva sentirsi da chilometri di distanza, jeans attillato, camicia marrone al suo interno, mocassini dello stesso colore, occhiali neri da sole e capelli tirati all'indietro che brillavano a causa di tutta la lacca che aveva usato manco fosse uscito da uomini e donne.

« We bello, scusa, ti posso conoscere? » gli urlò Taeyong ritornando a sedersi in macchina.

« La sposa è arrivata! » esclamò Amanda, aprendogli la portiera dall'interno della macchina.

« Sei pronto per questa cerimonia? » gli urlai, vedendolo salire poi tutto sorridente in macchina, rifilandoci sempre lo stesso copione.

« Ragazzi, scusate se vi ho fatto aspettare ma.. »

« Non riuscivo a trovare il giusto abbinamento tra scarpe e camicia. » ripetemmo tutti e tre insieme a lui all'unisono scoppiando poi a ridere.

« Non cambi mai. » lo guardò Amanda.

« Nemmeno voi siete cambiati e questa cosa mi riempie di gioia, come se il tempo e le distanze non fossero mai esistite. » le rispose.

« Si però mo non piangere che ti rovini la camicia, hai fatto tanto per sceglierla. » lo prese in giro Taeyong.

« Vabbè dai, noto che sei di buon umore stamattina. » sorrise.

« C'è un sole che spacca le pietre, lo sai che sono meteoropatico quindi sono particolarmente felice. » gli rispose e poi di istinto guardò nella mia direzione ma finsi di essere troppo concentrata sulla guida per notarlo ma lo notarono Amanda e Jaehyun alle nostre spalle.

« Spero ci sia sempre il sole allora. » lo guardò Jaehyun.

« Io invece speravo di non trovare traffico.. » sbuffai per la coda di macchine poste davanti a noi.

« Avviso Emily dicendole che faremo un po' tardi. » disse Amanda digitando di fretta il suo numero ma siccome Emily stava guidando fu Lucas a rispondere per lei.

« Amanda?! » rispose Lucas.

« Se siete già arrivati attendete un po', siamo nel traffico. » aggiunse.

« In realtà anche noi. » rispose Amanda voltandosi un po' indietro rendendosi conto che Emily e Lucas erano due macchine dietro di noi e scoppiò a ridere.

« In realtà credo che arriveremo insieme, vedo la vostra macchina. »

« Oddio, è vero. Meglio così. Ci vediamo tra poco. » terminarono la chiamata ma quel traffico sembrava non finire mai.

I was born to love you | YANGYANG Where stories live. Discover now