𝐎𝐭𝐭𝐚𝐧𝐭𝐚𝐝𝐮𝐞

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Celeste

Ero appena tornata dalle prime lezioni della giornata, e stavo andando in bagno con l'intento di farmi una bella doccia, ma qualcuno aveva avuto altri piani...

«Cele vieni qui!» mi chiamò Nunzio, facendomi sobbalzare, accompagnando il tutto con un gesto della mano.

«Che è successo?» lo raggiunsi davanti le gradinate, notando poco dopo la presenza di Michele e Luigi.

«Io e Michele dobbiamo fare una gara di coordinazione, e giudica Maria» mi rispose, cercando di farsi capire tra una risata e l'altra.

«E chi perde ha la penitenza» continuò facendomi scoppiare a ridere.

«Oh dai la facciamo anche noi» affermò Luigi, riferendosi a me, facendomi spalancare gli occhi.

«Amore vieni qua» proseguì, facendomi un gesto con la mano.

Allora senza dire nient'altro andai a mettermi alla sua sinistra, aspettando che il video di questa corografia partisse.

«Aspetta ma io lo vedo per la prima volta. Non vale» affermai, tirandomi giù le amiche della felpa.

«All'inizio è lento e sembra una banalità Cele, poi pian piano aumenta la velocità e capisci la difficoltà» mi informò Maria, facendomi annuire.

Il video partì e subito dopo le prima mosse, mi portai le mani tra i capelli disperata.

«È già difficile così!» esclamò Luigi, voltandosi verso di me, mentre rideva nervosamente.

I tre continuarono a ballare, con qualche presa in giro da parte di Maria, ed io nel frattempo mi ero fermata a guardarli.

Sicuramente più tardi quando ci avrei riprovato, sarebbe andata meglio.

All'improvviso il ritmo della coreografia aumentò notevolmente, tanto da farmi incontrare lo sguardo scioccato di Luigi, che non aveva perso tempo a voltarsi verso di me.

«Complimenti» mi congratulai ironicamente con Luigi, porgendogli una mano, che non esitò a stringere mentre rideva.

«Anche a te, anche a te»

«Potete anche aggiungere una gara di coppia con Luigi e Celeste, io l'accetto eh» parlò Maria, facendoci sgranare gli occhi.

«Facciamo gara di ballo e gara di canto» confermò quindi, anche la gara tra me e Luigi.

«Domani pomeriggio ci sarà la gara» continuò facendomi ridere, per l'assurdità che aveva appena detto.

«Ma il video ce l'abbiamo di specchio no?» domandò Nunzio.

«No no, dovete impararlo a memoria»

«Ma perché sono finita qua» mi maledii ad alta voce, portandomi una mano sulla fronte.

Dopo questo episodio la giornata trascorse abbastanza velocemente, fino ad arrivare al fatidico momento delle prove vere e proprie della coreografia.

«Sei pronto?» domandai a Luigi, dopo aver finito di sciacquare la tazzina sporca di caffè, che avevo finito di bere qualche momento prima.

«Sono nato pronto» affermò sorridendo, avviandosi verso le gradinate.

Subito dopo chiedemmo alla produzione di mandarci il video. Cosa che non esitarono a fare, ed iniziammo a provare.

Arrivò il momento di spostare il peso del corpo da una gamba all'altra, ma Luigi sembrava non aver preso bene le misure.

«Aia!» esclamai dopo che mi ebbe pestato il piede.

𝐓𝐢𝐞𝐧𝐢𝐦𝐢 𝐒𝐭𝐚𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 || 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐢𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora