𝐐𝐮𝐚𝐫𝐚𝐧𝐭𝐚𝐝𝐮𝐞

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Celeste

Erano le sette di sera e la puntata era terminata da praticamente un'ora.

Buttai un occhio al televisore, che in quel momento stava riflettendo gli orari per utilizzare il telefono e finalmente era il mio turno.

Mi fiondai subito sulla scatola, sul bancone e tirai fuori il mio telefono, andando diretta nel giardino sul retro.

«Ciao ma'. Come stai?» sorrisi subito alla videocamera, non appena vidi il volto di mia madre apparire sullo schermo.

«Io sto benissimo amore, piuttosto come stai tu! Non hanno fatto vedere niente di te in questi giorni...»

«Sto bene mamma, tranquilla davvero. Adesso sono più tranquilla e diciamo che è anche grazie agli altri» confessai, tirandomi dietro le ciocche di capelli che mi ricadevano davanti al viso.

«Mi sembra di capire che qualcuno più di tutti ti è stato d'aiuto, no?» mi guardò di sottecchi accennando un sorriso, distolsi lo sguardo dal telefono e sospirai abbozzando un sorriso.

«Sei sempre la solita, comunque si, ah e ti devo dire una cosa, non è niente di brutto tranquilla»

«Dai su, dimmi tutto che sono curiosa. Voglio sapere tutto quello che è successo visto il tuo sorrisone»

«A parte che vedrai tutto domenica, però ci tenevo prima a raccontartelo io... diciamo che potrebbe essere nata un'amicizia speciale, se vogliamo proprio definirla così ecco...» le dissi mentre inconsciamente sorridevo, fissando il cuscino arancione dei divanetti.

«Ma va, non me ne ero proprio accorta sai?»
spostai velocemente lo sguardo sul telefono, spalancando gli occhi.

«Ma come-»

«Una madre le capisce prima le cose Cele, diciamo che più che altro me ne sono accorta nell'ultima settimana: eri più sorridente, anche se tu non mi sembra che ci hai fatto molto caso. Eri anche più vivace e felice, ed io conoscendoti so come sei di solito, quindi vedendo questo cambio d'umore qualcosa l'ho pensata, però raccontami tutto su su» disse esaltandosi sull'ultima parte della frase.

Ciò che mi aveva detto mi aveva lasciata un po' così, non credevo che potesse essere così evidente il mio cambio d'umore nelle ultime settimane.

«Ci siamo baciati...» lasciai la frase in sospeso non facendo nomi, sapevo già che avrebbe capito da sola.

«Si ma vai avanti amore! Non puoi lasciarmi così con la suspense!» subito dopo cominciai a ridere per il tono con cui aveva detto quelle parole, un mix tra rimprovero e contentezza.

«Eh che ti devo dire, ci siamo baciati settimana scorsa, poi vabbè ti ho detto domenica vedi tutto il video, abbiamo discusso e adesso stiamo insieme...» raccontai sussurrando l'ultima parte, ma sapevo che lei l'aveva sentita, anche bene.

«Sono davvero contenta per te Cele, sai che non mi perdo nemmeno un daytime e da quel poco che fanno vedere su di lui mi sembra un bravissimo ragazzo, quindi non lasciartelo scappare; che poi ti devo dire... adesso vi sto immaginando insieme e siete proprio carini sai?
Sono davvero davvero tanto felice»

«Anche io lo sono ma', tanto tanto» la sentii ridacchiare, e subito capii di essere arrossita, mannaggia a me...

«Adesso voglio solamente che questi giorni passino in fretta, voglio vedere questo benedetto bacio! Sai che mi toccherà reggere tuo padre quando vedrà il video? Altrimenti è capace che te lo ritrovi li in casetta!»

Cominciai a ridere fino ad avere le lacrime agli occhi, immaginando cosa sarebbe stato capace di fare papà dopo aver visto una scena del genere.

«Tienilo ancorato a casa, vorrei evitare spiacevoli inconvenienti. Piuttosto salutamelo non lo sento da un po'» mi rattristai leggermente a quelle parole, mi mancavano tantissimo entrambi...

«Va bene amore tranquilla, tu continua il tuo percorso così come stai facendo, sono sicura che ti accadranno solo cose belle!»

«Grazie davvero mamma, mi mancate tutti quanti, salutami nonna eh! Ci sentiamo domani dai, un bacio» mimai quest'ultimo con la bocca, facendo ridacchiare mamma.

«Anche tu ci manchi tanto Cele, ti saluto tutti, un bacio anche a te e salutami Luigi!» imitò il mio gesto e non poteri far altro se non sorridere a quella scena buffa.

Chiusi la chiamata, spensi il telefono e sospirai, ero sicura che adesso mamma sarebbe andata a chiamare Ambra per raccontarle quello che le avevo confessato poco fa, che famiglia...

«Ei, che ci fai qui tutta sola?»

«Ho appena finito di parlare con mamma, ti mancavo?» sorrisi nella sua direzione, mentre lo vidi avvicinarsi cautamente alla mia figura seduta scompostamente sul divanetto.

«Magari è il contrario no? Che dici tu?» si fermò a qualche centimetro dal mio viso, sospirando mi sulle labbra.

«Forse...» accennai un sorriso, avvicinandomi a lui e facendo incontrare le nostre labbra.

Subito misi una mano davanti alle nostre bocce coprendoci leggermente, per non far vedere tutto alle telecamere.

A poco a poco, il bacio si fece più intenso, le nostre lingue si scontravano, giocando a rincorrersi, provocando uno schiocco che si dissolveva nell'aria, era una sensazione stupenda...

«Si, ti mancavo» ripeté convinto, mettendosi seduto accanto a me.

«Hai ragione» sussurrai poggiando la testa sul suo petto, dove potevo sentire il suo cuore battere ad un ritmo tutto suo, e il suo respiro pesante dovuto al bacio precedente.

«Sai che sei proprio bella?» parlò dopo qualche minuto trascorso in silenzio, a fissare il vuoto.

«Anche tu sei bello sai?» mi girai a guardarlo sorridendo, sentirsele dire certe cose faceva tutto un altro effetto.

«Mh... tu di più» si stava riavvicinando al mio viso, ma il rumore della porta che si apriva ci fece separare bruscamente.

«Oh scusate... volevo solo dirvi che sono arrivate Elena e Aisha» si fece vedere Rea, rientrando frettolosamente in casa.

«Che palle, sempre al momento inopportuno. Andiamo dai» sbuffò pesantemente sulle mie labbra, facendomi rabbrividire, poi si alzò e mi allungo una mano per farmi alzare.

Rientrammo in casetta mano nella mano e andammo diretti in cucina, per conoscere le nuove arrivate.

«Piacere Elena» feci per allungare una mano per stingere la sua, ma lei prontamente la girò verso Luigi che era al mio fianco, sorridendo ampiamente.

Quel gesto mi lasciò interdetta e Luigi vedendomi così, le strinse la mano senza nemmeno guardarla.

«Sai, non guardare le persone in faccia mentre ci si presenta è da maleducati» sorrise fintamente nella sua direzione, facendolo girare.

«Anche quello che hai fatto tu è da maleducati» rispose lui, facendo rifermento alla scenetta di prima.

Elena ci guardò male prima di allontanarsi per andare ad abbracciare Luca.

«Grazie» lo guardai dal basso, mentre mi poggiava una mano sul fianco.

«Figurati, queste sceneggiate non le sopporto proprio. Dai andiamo da Aisha, sperando che sia meglio» gli lasciai un leggero bacio sulla guancia e ci avvicinammo, sempre insieme, all'altra ragazza.

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nota autrice

Ed eccoci qua con la quarantaduesima parte!
All'inizio abbiamo una chiamata con la mamma, dove Celeste le racconta tutto della sua storia con Luigi.
Poi arriva lui e come al solito abbiamo un loro piccolo momento, che viene però interrotto dall'arrivo delle nuove ragazze.
Elena si fa riconoscere subito, e vi dico già che ne accadranno delle belle...
Ci tengo a specificare che non ho nulla contro di lei, ma in questa storia qualche antagonista mi serviva.
Detto ciò, che ne pensate? Cosa farà Elena?
Se vi ha fatto piacere leggere il capitolo, lasciate una stellina!

𝐓𝐢𝐞𝐧𝐢𝐦𝐢 𝐒𝐭𝐚𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 || 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐢𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora