𝐒𝐞𝐢

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Celeste

Una volta tornati in casetta, mi presentai ai nuovi arrivati, posso solo dire che Rea a primo impatto era molto estroversa e simpatica, Kandy non lo
avevo ancora inquadrato, era strano, Elisabetta era super simpatica la adoravo già.

Questa sera a cucinare toccava a me, Mattias e Flaza, cucinammo un po' di pasta al pomodoro e cuocemmo il pollo alla piastra con dell'insalata.

Dopo la puntata mi sentivo a pezzi, quindi decisi di andare a dormire salutai tutti, per ultimo Luigi, il quale inaspettatamente, mi lascio un bacio sulla fronte.

~

La sveglia che avevo impostato ieri suonò e di cosa conseguenza mi alzai, andai a svegliare Luca, mentre Luigi, Nicol e Rea erano già in cucina, avevamo tutti insieme riscaldamento vocale, e una volta pronti andammo agli studios.

Quella mattina avremmo lavorato con Raffaella che ci avrebbe fatto fare prima degli esercizi vocali, poi avremmo provato qualche spezzone di canzoni.

Subito dopo questa lezione, andai in sala uno dove mi aspettava Rudy per le assegnazioni settimanali.

Per la prossima puntata avrei ripassato sempre il mio inedito e poi avrei portato "cosa mi manchi a fare" una canzone di Calcutta tutt'altro che semplice.
Iniziai a provarla ed ero leggermente soddisfatta di come stesse venendo.
Trascorsi quasi tre ore in sala a provare la canzone, tanto che venne Luca a richiamarmi.

Insieme tornammo a casa e io mi buttai sul divano blu.

«Sei appena tornata da lezione?» disse una voce che mi fece sobbalzare.

«Luigi mamma mia mi hai messo paura» dissi dopo essermi voltata e aver provocato una leggera risata da parte sua, e nel frattempo si era messo seduto accanto a me.

«Comunque sia, si ho finito adesso, e sto morendo di sonno» continuai.

«Ma come hai sonno? Non riesci a dormire la notte?» chiese curioso.

«No non ci riesco, perché devo ancora abituarmi a dormire in un letto che non sia il mio»

«Ti capisco perfettamente, quando non riesci a prendere sonno vieni a chiamarmi, qualsiasi ora sia che ci beviamo una tisana insieme» che carino che era stato, e devo ammettere che la sua proposta era molto allettante.

«Va bene ma se dormi non ti sveglio» accettai.

«Ok andata» allungò una mano aspettando che anche io facessi lo stesso, per sigillare questo pseudo patto.

«Ragazzi venite che è pronto sennò poi si raffredda» ci richiamo Carola venendoci incontro e quindi facendoci staccare le mani di scatto.

«Dai su vieni» si alzò allungandomi la mano che prontamente afferrai. Mentre mi stavo alzando, andai a sbattere al suo petto e per un attimo i nostri occhi, si incontrarono da vicino.

I suoi erano belli, color cioccolato... Tutto l'opposto dei miei azzurri come il mare, i nostri volti erano vicinissimi, i nasi ormai si toccavano, bastava un piccolo movimento e le nostre labbra si sarebbero incontrate, chissà com'erano le sue...

«Ragazzi! Ma che cavolo state facendo! Volete venire o no?!» ci richiamò ancora una volta Carola ormai spazientita, non accorgendosi però si aver interrotto quel momento magico.

𝐓𝐢𝐞𝐧𝐢𝐦𝐢 𝐒𝐭𝐚𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 || 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐢𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora