𝐐𝐮𝐚𝐭𝐭𝐫𝐨

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Celeste

«Celeste, ehi svegliati, dobbiamo andare a fare lezione» venni svegliata da una voce roca e non riuscivo a capire chi fosse, dato che avevo ancora gli occhi chiusi.

«Mh ho sonno chiamami tra cinque minuti Sere» mi girai con la faccia rivolta verso il muro.

«No dai su alzati che sei già in ritardo, se non ti alzi tu tu ci porto io di la e poi non sono Serena ammò» non mi piacevano per niente i ricatti ma la mia voglia di alzarmi era pari a zero quindi decisi di rimanere immobile nella stessa posizione di prima, che poi se non era Serena chi era? Carola? però non mi era sembrato, so che è più facile aprire gli occhi però è troppo faticoso.

«Ok l'hai voluto tu» tutt'un tratto mi sentii sollevare a mo di sposa, e per la paura di cadere agganciai le braccia attorno al collo della persona che mi aveva presa di peso e che ora mi stava portando in cucina dagli altri.

«La bella addormentata è stata svegliata» fece per mettermi seduta e aprii gli occhi trovandomi davanti l'ultima persona che mai mi sarei immaginata, Luca. Il mio imbarazzo era alle stelle, ed ero anche sicura di essere diventata un peperone, però una domanda mi sorgeva spontanea... Perché era venuto lui e non Nicol o Carola?

«Finalmente o provato a chiamarla dieci minuti fa ma non mi ha nemmeno risposto quindi grazie» Carola aveva provato a svegliarmi?

«Sul serio non ti ho risposto? Non ho sentito niente davvero scusa»

«Ti credo che non hai sentito sembrava come se fossi morta, se non ti avessi presa in braccio e portata di qua ora saresti ancora a letto» non feci in tempo ad aprire la bocca per ringraziarlo che Carola mi trascinò in camera per farmi preparare.

«Abbiamo la lezione nello studio tim con Francesca Bernabini quindi sbrigati a prepararti» presi le prime cose che mi capitarono sottomano e corsi in bagno.

Mi lavai e indossai dei leggins neri e un top, ma stupida come ero non avevo preso la felpa quindi uscii dal bagno con l'intento di andare da Carola a chiedergliele una ma appena misi piede fuori dalla porta mi trovai davanti Luigi, stava sempre in mezzo questo oh.

«Ma non hai freddo così a mezza manica?» perspicace il ragazzo mi dicono eh.

«Si solo che mi sono scordata di prendere una felpa quindi ora la vado a chiedere a Carola»

«Aspetta vieni con me te ne presto una mia tanto non fa differenza no?» eccome se la faceva la differenza, mi sentivo in soggezione anche solo stare vicino a lui.

Annuii e senza fiatare lo seguii in camera sua, dove tirò fuori dall'armadio una felpa bianca che immediatamente indossai per il freddo che faceva, non lo avessi mai fatto.

Venni invasa da un buonissimo odore, il suo odore, profumava di lui, lo adoravo già.

«Dai andiamo che mancano dieci minuti» mi prese il polso e mi portò in cucina a prendere il giubbotto, ma che avevano tutti oggi? Venivo trascinata a destra e a sinistra totalmente a caso.

Misi anche io il giacchetto e andammo in sala relax dove gli altri ci stavano aspettando, per quanto ero distratta non mi ero neanche accorta che mancavano solo noi.

«Allora? Che avete fatto tutto questo tempo in casetta da soli eh?» disse Luca venendomi vicino e facendo una faccia maliziosa.

«Niente mi ha solo prestato la sua felpa e basta non è successo niente ok? Ma poi non devo dare spiegazioni a te Luchino» dissi spingendolo scherzosamente.

«Ragazzi potete andare in sala tim» ci avvisarono e tutti insieme ci incamminano.

~

Una volta tornati in casetta mi lanciai sul divano beige chiudendo gli occhi, ero stanca morta, non ci avevo ancora fatto l'abitudine a dormire in un letto che non fosse il mio.

«Allora che è successo questa mattina che vi ho visti arrivare insieme?» venni spaventata da Carola e Serena che mi si lanciarono addosso.

Con la bionda avevo avuto modo di parlare ieri e si era un po' raccontata, era davvero una bella ragazza.

«Niente mi ha solo pestato una felpa stavo venendo in camera per chiederla a voi, ma me lo sono ritrovata davanti e me ne ha prestata una sua e basta»

«I primi passi per mettersi insieme Sere, che piccolini che sono»

«No no e no, non sono in cerca di relazioni sono venuta qui per la musica, niente di più, quindi non mettetevi in testa strane idee perché non accadrà nulla di ciò che il vostro cervello starà sicuramente immaginando e poi sono qui da nemmeno una settimana, all'amore nemmeno ci penso»

Ed era vero, Luigi era un bel ragazzo non si poteva negare, potevamo essere amici certo ma una relazione era l'ultima cosa che volevo.

«Parli del diavolo...» guardai Serena non capendo ma lei si era già girata verso Carola per farle vedere qualcosa o meglio qualcuno, Luigi stava venendo qui.

«Va bene noi andiamo vi lasciamo parlare da soli in pace ci vediamo dopo Cele» e insieme si allontanarono lasciandomi da sola con il ragazzo che nel frattempo si era comodamente seduto accanto a me.

«Quindi è comoda la mia felpa?» sul serio? Era venuto qui per chiedermi questo?

«Si è molto calda però aspetta ora la tolgo, ho paura di sporcartela» feci per sfilarmela ma venni bloccata dalle sue mani calde che fermarono ogni mio movimento.

«No no tienila non fa niente se la sporchi tanto si lava, tranquilla non ti preoccupare» la sua mano nel frattempo era rimasta lì, sul mio polso.

Di punto in bianco prese la mia, gelida come al solito, e la mise a confronto con la sua che era notevolmente più grande.

«Che mano piccolina che hai» disse sorridendo ampiamente facendo riapparire le pieghe accanto alle labbra.

«Non sarà la tua che è troppo grande? La mia è di dimensioni normali»

«Ma sarà la tua è piccola e carina» ridacchiò seguito da me, ero estremamente imbarazzata e sentivo le mie guance scaldarsi sempre di più...

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nota autrice

Ecco il quarto capitolo!
Come vi avevo già accennato in questa parte è più presente Luigi insieme a Celeste ovviamente...
Vi sta piacendo la storia? Se vi va lasciate una stellina e un commento.

𝐓𝐢𝐞𝐧𝐢𝐦𝐢 𝐒𝐭𝐚𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 || 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐢𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora