𝐒𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐭𝐚𝐝𝐮𝐞

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Celeste

Erano passati tre giorni da quando avevamo registrato la penultima puntata del pomeridiano, ed erano state assegnate altre quattro maglie del
serale, ovvero a: John Erik, Aisha, Serena e Albe.

Luigi non aveva ancora ottenuto la maglia, ma ero sicura che Rudy lo stesse facendo apposta, e sembrava ne fosse convinto anche lui, quindi era più che tranquillo.

Oggi avremmo festeggiato il suo ventunesimo compleanno, e mi ero offerta per chiedere personalmente alla produzione l'occorrente per organizzare la festa.

Avevo anche deciso di fargli un altro regalo, sicurissima che lo avrebbe apprezzato...

«Auguri amore!» esclamai andandogli incontro, quando arrivò in cucina.

«Grazie» sussurrò con la voce ancora roca, facendomi rabbrividire, mentre mi lasciava un bacio sulla testa.

La giornata passò in fretta e quando Luigi in tardi pomeriggio andò a lezione, ne approfittai per iniziare a preparare una cheesecake, non molto pesante e che potesse tranquillamente mangiare anche lui.

«Sei proprio innamorata persa se ti metti anche a fargli le torte eh» mi si avvicinò Nunzio, prendendo una fettina di limone, per poi mettersela in bocca.

«Oddio adesso vomito! Ma come fai!» lo guardai disgustata, mentre buttava il pezzo di scorza.

«Tutta questione di abitudine. Fatti un po' di tequila, sale e limone e guarda come ti piace!» esclamò facendomi l'occhiolino, per poi mettersi  seduto su uno degli sgabelli, davanti al bancone.

«Se lo dici te» sussurrai, cercando di non farmi sentire dal diretto interessato.

Terminai la preparazione della cheesecake e andai nel confessionale, dove la produzione aveva lasciato tutti i palloncini e le decorazioni.

«Questo mettetelo lì» dissi, non appena mi capotarono tra le mani due palloncini giganti color oro, che rappresentavano i suoi anni.

Passammo un'ora intera ad allestire il salone e quando tornai in confessionale ci trovai una scatolina con sopra una busta da lettere, che conteneva il mio regalo.

«Ragazzi sta arrivando» disse Alex, scostando le tende per entrare in casa e mettersi in mezzo a noi.

«Auguri!» esclamammo tutti in coro, non appena il festeggiato entrò in casetta seguito da Dario.

Tutti andammo ad abbracciarlo, ma lasciai che lo facessero prima tutti gli altri e poi mi avvicinai io.

«Ancora auguri» sussurrai, stringendolo in un abbraccio.

«Grazie» rispose allo stesso modo, staccandosi di poco per lasciarmi un bacio a fior di labbra.

Subito dopo ci mettemmo seduti ai tavoli, con i bicchieri dorati pieni di coca-cola, ovviamente.

«È bello festeggiare con voi, sono fiero di essere qui... con voi, siete magnifici, grazie per la festa. Grazie» concluse questo "fantastico" discorso, facendoci alzare in alto i bicchieri.

Rimanemmo un altro po' al tavolo, ed io mi spostai accanto a Serena e Carola. Ero veramente felice che tutto fosse tornato a posto...

Lo guardai da lontano a fare lo scemo con gli altri, che cominciarono a fare dei cori scherzosi prendendosi in giro a vicenda.

Poco dopo ci ritrovammo tutti intorno a lui a mo di semicerchio, a cantargli "tanti auguri".

«Vai esprimi un desiderio!» lo incitò Albe, dandogli delle pacche sulla schiena.

𝐓𝐢𝐞𝐧𝐢𝐦𝐢 𝐒𝐭𝐚𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 || 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐢𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora