𝐒𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐭𝐚𝐜𝐢𝐧𝐪𝐮𝐞

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Celeste

Durante la notte non avevo preso sonno, ero rimasta sveglia tutto il tempo a pensare al motivo per cui avrebbe dovuto pensare.

Che poi... pensare a cosa? Non riuscivo a capacitarmi di questa decisione...

Quella mattina sarei dovuta andare a lezione per provare i nuovi pezzi per la prima puntata del serale.

Andai in cucina e feci "colazione" con una misera tazza di caffè, dato che non avevo fame.

Il mio aspetto era terribile, tra occhi arrossati, occhiaie e segni rossi dovuti al pianto sotto agli occhi, facevo veramente paura...

Raggiunsi la sala nove, e dentro ci trovai Giordana, che smanettava qualcosa al computer.

«Buongiorno Gio» salutai, andando a mettermi seduta sullo sgabello.

«Buongiono a te, come stai? Non hai una bella cera oggi» affermò continuando a squadrarmi.

«Le solite cose che succedono in casetta, niente di preoccupante» magari fosse davvero così...

«Va bene, va bene, non insisto. Allora ti dico subito che in puntata porti quattro pezzi: "i am what i am", "girls just want to have fun", "lady marmalade" e "mi sei scoppiato dentro al cuore", più gli inediti ovviamente»

Cominciammo subito dal pezzo in italiano, partendo quindi da "mi sei scoppiato dentro al cuore"; che non mi fece scoppiare il cuore, ma mi fece scoppiare a piangere.

«No no ferma. Non ci siamo per niente Cele. Qual è il problema? Cosa ti blocca?» mi chiese dopo aver stoppato la base della canzone, vedendo che non ero mentalmente e fisicamente presente in sala.

«Non mi sento all'altezza... voglio sempre eseguire tutto, in modo impeccabile e questo a volte mi porta a sforzarmi più del dovuto. A volte mi sento come se venissi umiliata, e fa molto male sapendo che a momenti non mi accetto nemmeno io. Ho sempre il terrore che qualcuno non riesca a capirmi, specialmente fuori da qui... vorrei essere perfetta in tutto, ma finisco solo per distruggermi. E penso che se io mi sento così, anche gli altri percepiscono questo...»

Per la prima volta avevo buttato fuori tutto, anche presa dal momento, senza pensare a cosa sarebbe potuto succedere dopo, avevo ammesso ad alta voce, i pensieri che mi attanagliavano la mente.

Per la prima volta ero stata sincera con tutti, ma in primis con me stessa. Sembrava quasi fosse una vergogna dover accettare quelle parole, ma non ce la facevo più a tenermi tutto dentro.

«Dovresti smetterla di umiliarti da sola, di non amarti e di non accettarti. Fuori da qui, non troverai sempre persone pronte a capire il tuo mondo, perché è una guerra tutti i giorni. Perché ogni giorno qualcuno, troverà qualcosa da ridire, e adesso ti sto dicendo questo perché tu ce le hai le palle per farlo Celeste... voglio farti capire che lo so che è dura, lo so. Smettila di non vederti all'altezza. Non lasciare mai, mai il minimo dubbio a nessuno di dire: forse non è all'altezza; sei tu che decidi quanto sei all'altezza, sei solo tu! Devi mettertelo bene in testa. Tante volte io ho fatto passi indietro e se tornassi indietro non lo rifarei, perché nella vita io non faccio tante cose per paura di non essere all'altezza e mi perdo dei pezzi di vita» mi rispose lasciandomi interdetta.

Quello che mi aveva appena detto mi aveva letteralmente investita, nessuno mi aveva mai detto delle parole del genere e sentirmi sbattere in faccia la verità tutta insieme, mi aveva destabilizzata; ma allo stesso tempo mi aveva fatto tanto bene...

«E adesso canta» impose, facendo partire la base.

Trascorsi in saletta quattro ore, sempre insieme a Giordana. Uscii dalla sala un po' più determinata e consapevole, e quando tornai in casetta trovai un piatto di pasta ancora tiepido posato a capotavola, insieme ad un bigliettino con su scritto "per Celeste", quindi non potevo sbagliarmi.

Non ero riuscita a riconoscere la grafia, ero sicura di non averla mai vista, ma non mi feci domande e iniziai a mangiare, da sola.

Era ormai sera e stavo cercando di cucinare con la mia nuova compagna di cucina, Serena; dato che avevamo cambiato i turni, altrimenti  avrei dovuto trascorrere altro tempo insieme a Luigi.

«Gli alunni di Rudy Zerbi, sulle gradinate per favore» ci richiamò una voce nuova, allora mi assicurai che tutto fosse apposto e andai a mettermi seduta sul gradino più basso, venendo affiancata da Calma e Luca.

Partì un filmato registrato dalla Pettinelli, dove esprimeva la propria opinione su ognuno di noi, partendo da Luca, definendolo scontato e affermando che nelle sue canzoni c'erano solo le parole cuore e amore.

«Luigi... in questi sei mesi di scuola, cosa ho capito di Luigi? Non molto perché Luigi non va in una direzione precisa... certe volte è rock, certe volte è lento tipo cantautorato italiano, poi cambia diventa pop... non ho capito dove vuole andare. E per uno che arriva con la sua chitarra, anche con un certo stile, sapere dove andare è importantissimo. Certo Rudy Zerbi non l'ha aiutato, le assegnazioni sono state quelle delle canzoni proprio classiche, c'è lo ha invecchiato. Forse Luigi ha qualcosa da dire e non è venuto fuori, mi viene da dire... ma per il momento anche sentendo i suoi singoli, che sono "tondo" e "muro", che sono completamente diversi l'uno dall'altro, io non so chi è Luigi oggi, anzi lo dico proprio per me luigi rimane un enorme punto di domanda» concluse dopo aver riservato tali parole, a quello che doveva essere il mio ragazzo.

Non ero per nulla d'accordo con quello che aveva detto, Luigi era semplicemente versatile, e il cambiare stile ogni volta non stava a significare che non avesse ancora capito quale strada intraprendere, ma solamente sperimentare nuovi stili. Io lo avevo capito bene chi era Luigi. E sembrava che lui avesse avuto il mio stesso pensiero.

La Pettinelli aveva avuto tanto da dire anche su Gio Montana, che non era più suo alunno, e su Calma.

«E io?» domandai quando il filmato terminò definitivamente.

«Le piaci così tanto, che non ha avuto niente da dire su di te» scherzò Luca, mettendomi un braccio intorno al collo.

«Menomale, stavolta me la sono scampata» mi sforzai per fare un sorriso, anche se palesemente falsissimo, sentendo lo sguardo di Luigi bruciarmi sulla schiena.

«Adesso dobbiamo vedere cosa dirà nei guanti di sfida e in puntata» disse Marco, mettendosi in piedi.

Dopo pochissimo tempo, tutti se ne andarono dalle gradinate, lasciandomi lì da sola a riflettere.

Ero sempre più che convinta che Luigi avesse chiesto questa pausa, per mascherare i sentimenti che provava nei confronti di Carola, e questo faceva davvero tanto male...

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nota autrice

Ed ecco qua il capitolo post-pausa!
Scopriamo subito che Celeste non l'ha affatto presa bene, infatti non è riuscita a dormire.
A lezione con Giordana, presa anche dal momento decide di buttare tutto fuori, facendo uscire le sue insicurezze.
Poi abbiamo la Pettinelli che decide bene di esprimere un parere su tutti gli alunni di canto, tutti esclusa Celeste, chissà perché...
Il prossimo capitolo sarà totalmente incentrato sulla prima puntata del serale, ma cominciate a prepararvi per quelli a venire!
Comunque ci tengo a precisare che per il discorso Celeste-Giordana, ho preso qualche parte dello stesso discorso che era avvenuto tra Emma ed Elodie.
Se vi ha fatto piacere leggere il capitolo, lasciate una stellina!

𝐓𝐢𝐞𝐧𝐢𝐦𝐢 𝐒𝐭𝐚𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 || 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐢𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora