𝐓𝐢𝐞𝐧𝐢𝐦𝐢 𝐒𝐭𝐚𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 || 𝐋𝐮𝐢𝐠𝐢 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐢𝐬

𝐂𝐢𝐧𝐪𝐮𝐚𝐧𝐭𝐮𝐧𝐨

«Puzza di fumo, ma siccome vuole darmi un bacio si è andato a lavare la bocca»

«Ma che carino!»

«Eccomi!» esclamò uscendo di corsa e avvicinarsi furtivamente a me, per lasciarmi un bacio a stampo.

«Con chi parli?» continuò curioso, mettendosi seduto accanto a me e posando la testa sulla mia spalla.

«Con Ambra, te la ricordi no?»

«Ciao!» la salutò scuotendo la mano, venendo imitato da lei, dopo aver annuito alla mia domanda precedente.

«Vabbè è inutile che vi presento, sapete già chi siete» dissi facendoli annuire.

Continuammo a parlare per qualche minuto, fino a che ad Ambra non venne in mente di farsi riconoscere come al solito...

«Adesso due domande a bruciapelo, attento a come rispondi» ridusse gli occhi in due fessure, fingendosi minacciosa.

«La stai trattando bene vero?» chiese con la stessa espressione di prima.

«Come una principessa» rispose velocemente ridacchiando, sicuramente per la faccia buffa di Ambra.

«Vabbè questa era facile, mo passiamo a quella più difficile»

«Vai, sono prontissimo» si gasò, rubandomi addirittura il telefono dalle mani.

«Tè al limone o alla pesca?» strinsi il labbro inferiore tra i denti, per non scoppiare a ridere.

«Tè al limone ovviamente» disse con nonchalance, accompagnando il tutto con un movimento della mano.

«Sei promosso a pieni voti, complimenti» tutto ciò solo perché anche a lei piaceva il tè al limone.

«Solo che te la sei presa strana, perché lei preferisce quello alla pesca» subito Luigi si voltò a guardarmi, con una faccia scioccata e li non riuscii a trattenermi, perciò scoppiai a ridere.

«Perché ridi? Qui la faccenda è seria!» a quelle parole scoppiai di ridere ancora più forte, tanto che mi piegai a metà da seduta.

«Ao so gusti» spalancai le braccia ironicamente.

«Sei perdonata perché la tua bellezza compensa»
allora mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio veloce, solo perché c'era Ambra in chiamata.

«Non voglio vedere tutte queste smancerie, perciò vi saluto. Ci sentiamo in questi giorni»

«Ciao Ambra» salutò come prima, sventolando la mano.

«Ciao amore!» la salutai, accompagnando il tutto con un bacio mimato con le labbra.

«Andiamo dentro?» mi chiese dopo  aver staccato la chiamata.

«Va bene, ma prima-» mi sporsi verso di lui, dandogli un altro bacio.

~

«Raga è arrivato l'albero!» esclamò Dario, uscendo fuori in veranda.

Con l'aiuto di Carola e Cristiano, portarono dentro l'albero e le scatole contenenti le varie decorazioni, ovviamente rosse.

«Oh mettiamoci queste» mi disse Serena, allungandomi un cerchietto con delle corna rosse sopra.

«Ma mica siamo cornute noi Sere»

«Stasera si» allora sbuffando, presi quello stupido cerchietto e me lo misi in testa.

«Ma che cornutella carina che sei!» mi disse Alex, con Cosmary in braccio. Quei due non me la contavano giusta.

«La mia cornutella» sbucò dietro di me Luigi, passandomi un braccio dietro al collo.

«Pure tu sei cornuto!» affermai girandomi verso di lui, dopo aver visto che anche lui aveva quel cerchietto.

«Dai Cele vieni a ballare!» mi prese per il braccio Carola, facendomi scivolare via dalla presa di Luigi.

«Siete proprio belli, lui sopratutto...» disse Carola, sussurrando a malapena l'ultima parte della frase.

«Non ho capito la fine» dissi indicandomi l'orecchio, per farla ripetere. Avevo sicuramente capito male, o almeno lo speravo.

«Oh niente di importante, andiamo dai» sviò il discorso, continuando a trascinarmi verso le gradinate, dove c'erano anche gli altri.

C'era qualcosa che non quadrava, decisamente.

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nota autrice

Rieccoci con la cinquantunesima parte!
Abbiamo subito Celeste che chiama Ambra, per parlare di Luigi, con delle domande alquanto scomode...
Poi la conoscenza tra ragazzo e migliore amica, con una domanda particolare: tè alla pesca i al limone?
Infine c'è l'allestimento della casetta, con le decorazioni natalizie, e una frase di Carola che ci lascia un po' così.
Vi avverto già che più avanti succederà qualcosa...
Che ne pensate? Se vi ha fatto piacere leggere il capitolo, lasciate una stellina!