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Pearl


«Molto bene, ci vediamo domani ragazzi» conclude, il professore Hole. Raccolgo la borsa da sotto il cavalletto, sospirando esausta. Oggi è martedì, e Lionel è ancora in ospedale. Purtroppo non posso andare da lui la mattina, e il pomeriggio devo andare al bar per lavorare; ma quando torno a casa, il mio primo pensiero è fargli qualcosa per cena e portarglielo di nascosto. «Piotrowsky, sta bene? La vedo stanca» mi fissa sospettoso il professore, mentre mi alzo e infilo la borsa in spalla. «Dormo poco ultimamente, ma non si preoccupi: è solo stanchezza» faccio spallucce, scendendo il gradino per andare a firmare la mia presenza. Il professor Hole mi guarda con occhio attento, studiandomi con molta cura. 

«Mi raccomando, non si sforzi troppo» dice, sedendosi dietro la cattedra. Annuisco distrattamente, per poi salutarlo e uscire dall'aula. Non appena metto piede nel corridoio intravedo Lotty vicina agli armadietti, intenta a controllare qualcosa sul cellulare. Sta forse aspettando me? «Ehi, che combini?» Le chiedo, facendole prendere uno spavento. Mette una mano sul petto, guardandomi con occhi ristretti. «Mi hai fatta prendere un infarto» gracchia, nascondendo immediatamente il cellulare in tasca. Qualcosa non torna qui; non nasconde mai niente a me, neanche le cose più stupide, figuriamoci il telefono.

«D'accordo, farò finta di non aver capito che mi nascondi qualcosa. Piuttosto, che ne dici di andare a mangiare? Sono le undici e mezza.» osservo l'orario sullo schermo di proposito, mentre lei diventa tutta rossa. «Non nascondo nulla, niente, va bene?» Trilla, seguendomi nel corridoio. La sua voce dice il contrario... ma evito di dirlo. «Va bene», sbuffo. Quando ci sediamo al tavolo ci raggiungono Sven e Luis, e quest'ultimo si siede accanto a me con il suo vassoio. «Che combinate ragazze?» Domanda Sven, mettendosi un chicco d'uva in bocca e passando lo sguardo da me a Lotty – che tra l'altro è ancora rossa. «Per una volta non ho niente da dire» confido, mangiando un pezzo di frittata con le patate, tra l'altro molto gustosa. 

Cos'è, hanno cambiato la cuoca? «Tu hai sempre qualcosa da dire» ribatte, fissandomi divertito. Faccio spallucce, mangiando il mio pasto in silenzio. «Come sta Lionel? Sono andato a trovarlo ieri mattina e mi sembrava stare meglio» commenta Luis. «Si riprende in fretta, ma il dottore gli ha detto che dovrà stare in ospedale per qualche giorno prima di tornare a casa. Sai, per ogni evenienza» spiego. «La sua macchina è proprio distrutta, e penso che dovrà comprarsene un'altra» mi confida Sven. Lo sapevo già: il carro attrezzi l'ha demolita perché era irrecuperabile. Immagino che dovrò scorrazzarlo in giro d'ora in poi. Uccidetemi.

Non appena ritorno a casa mi faccio una doccia; poi mi asciugo sia il corpo che i capelli, e infine stiro quest'ultimi. Sono proprio esausta. Mi butto sul letto senza neanche mangiare, impostando la sveglia sul telefono per poi addormentarmi.

Verso le quattro sono al bar e, non appena entro, Peter mi guarda con un sopracciglio incarcato. «Sembri una casalinga disperata» mi prende in giro. Osservo i miei pantaloni neri strappati, la camicia spiegazzata e le mie... le mie... Nike basse. Non so più chi sono. «Sono sfinita, lascia perdere» sbuffo, entrando in corridoio per cambiarmi. Pochi minuti dopo sono in cucina a sfornare dei croissant e delle ciambelle con la glassa, il tutto sotto lo sguardo interrogatorio di Blanca. «Tesoro, stai bene? Non hai un bell'aspetto.» Annuisco alla sua domanda senza prestarle molta attenzione. Non so neanche cos'ha detto. 

Strizzo gli occhi, aggrappandomi un attimo al bancone con le mani. Blanca mi raggiunge immediatamente. «Stai bene? Non sei in te, Pearl. Se vuoi tornare a casa per riposare puoi farlo. Hai mangiato?» Si preoccupa per me, che carina. Scuoto la testa negativamente, osservando il suo broncio autoritario. Prende un croissant alla crema, ficcandomelo dentro la bocca per recuperare alcuni zuccheri. «Mangia allora. I pasti non si saltano mai, signorina» mi ammonisce, facendomi scappare un sorriso leggero. Mi siedo sul bancone, mangiando in silenzio per alcuni minuti. «Che ti prende?» Mi domanda, ancora. Finisco di masticare, deglutendo l'ultimo pezzo. «Lionel è finito in ospedale e, ora che sono ricominciate le lezioni, non ho molto tempo per me. Studio, mangio alla mensa qualcosina e poi quando torno a casa crollo sul letto. Poi esco di nuovo per venire qui; ritorno a casa, e poi esco per andare da Lionel» parlo della mia routine. Schiude la bocca scioccata, ficcandomi in bocca un altro pezzo di croissant.

«Sei forse pazza!? Nonreggerai mai così: il corpo umano ha bisogno di mangiare e riposare, non è cosìinvincibile come pensi tu. Se per te è un problema venire qui me lo devi dire ebasta.» Scuoto la testa. «Ho bisogno di soldi, soprattutto ora che Lionel è inospedale» soffio. «I soldi te li darei a prescindere. E poi, per quanto ancorastarà in ospedale lui?» Domanda. Le spiego che starà lì per qualche altrogiorno e lei fa spallucce, dicendomi di tornare a casa e che se la saprà cavareanche senza di me. Alla fine decido di restare almeno per oggi e di continuarea lavorare; domani, invece, non mi vuole neanche vedere di striscio. Lavorofino alle otto, servendo i clienti ai tavoli e sfornando dolci mentre Peter sioccupa dei pagamenti, senza tralasciare neanche un dollaro. Quando ritorno acasa sono stanca morta. Mi sdraio sul divano, telefonando Lionel per sapere chefa. Risponde dopo pochi secondi. «Ehi, giuro che tra un po' ti porterò une megapizza gigante ma, dammi cinque minuti per riprendermi» ridacchio. «Non c'èbisogno di sforzarti così tanto...» Mi ripete, facendomi sorridere. «Lo so, ma citengo a vederti.» Penso che il nostro rapporto si stia evolvendo ancora di più:è molto dolce, carino e presente. E poi Sven mi ha riferito che quando entro inospedale e vado in camera sua si sente incredibilmente leggero e contento soloal vedermi. «Sarò da te tra poco,tranquillo» lo rassicuro. Chiudo la chiamata, issandomi dal divano per andare avederlo


Angolo autrice:

Pagina Instagram: car_mine01

Un bacio!

Pearl Piotrowsky (The real queen of Poland)Where stories live. Discover now