45

2K 92 5
                                    


Pearl


Ci siamo finalmente: è il compleanno dei gemelli e io sono più euforica che mai! Sorrido, guardandomi allo specchio. Loro due non sanno niente, non hanno idea dei casini che ho fatto per preparare tutto alla perfezione. Ho dovuto ordinare la torta ― che tra l'altro l'ha preparata Blanca ― i festoni, il tema, i regali e gli inviti soprattutto. Avendo il numero della signora Beverly le ho chiesto se volesse partecipare al compleanno dei figli, e ovviamente ha accettato. D'altronde, quale madre non vorrebbe comprare un regalo per i suoi unici eredi? Ieri sono andata al Devil Night e ho chiesto a Enrique di poter dare un giorno libero a Lionel, almeno per venerdì, dato che è il suo compleanno. Ho faticato un po' a convincerlo, ma alla fine si è arreso e ha detto di sì. Il biondino al momento non è in casa, e questo perché gli ho ordinato di uscire con Lotty e chiarire. Da quando hanno litigato in mensa non si sono più rivolti la parola; neanche un messaggio o una chiamata. Oggi è il loro compleanno, quindi non conviene presentarsi al locale con i musi lunghi, e poi... mi sentirebbero se rovinassero la festa che ho messo su con fatica. Passo il gloss color carne sulle labbra, schioccandole per far aderire meglio il prodotto. Per il compleanno indosso un vestito corto fino a metà coscia con delle bretelle sottili e dei lacci sui fianchi; il tessuto è morbido e mette in evidenza il mio fisico slanciato.

Il colore non è proprio il mio, ma devo ammettere che mi sta bene l'azzurro e l'arancione insieme. Corro in camera per mettermi i sandali alti, facendo svolazzare i boccoli di medie dimensioni. Lionel dovrebbe essere qui tra pochi minuti, quindi mi conviene sbrigarmi. Il trucco è già sistemato, quindi non devo fare altro che aspettare e mettere il telefono dentro la borsetta azzurra. Circa dieci minuti dopo sento la porta sbattere, segno che il biondo è tornato. «Sono a casa», alza la voce per farsi sentire. Sorrido, aprendo leggermente la porta per osservare la scena: trova sul divano il biglietto in cui gli chiedo di bendarsi, e per un attimo solo, riesco a intravedere un sorriso splendido sulle sue labbra. «Mi devo bendare?» Chiede, guardandosi intorno. Menomale che l'ho convinto a mettersi una camicia nera e un jeans senza strappi, altrimenti sarebbe venuto al locale vestito come tutti i giorni. Prende la benda nera dal divano e se la mette negli occhi, provando a fare un nodo dietro il collo. Esco dalla camera con la borsetta, provando a non fare alcun rumore con sandali. «Non toglierla», avanzo, sorridendo divertita.

Giro sul suo corpo, arrivando alle sue spalle per stringere meglio il nodo. È leggermente incuriosito, ma so che quello che sta accadendo gli garba parecchio. «Ecco perché mi hai rotto il cazzo per mettermi la camicia», constata, beccandosi un pizzicotto sul collo. Impreca, irrigidendo le spalle al mio gesto. «Andiamo, vieni biondino delle mie Louboutin», lo sprono, prendendolo dalla mano per invogliarlo a seguirmi. Non vede niente, quindi non vorrei che cadesse da qualche parte. Sogghigno, immaginandomi la scena di lui che cade dalle scale. Ok, la smetto.

Andiamo al locale con la mia Lamborghini, e quando ricevo un messaggio sul cellulare apro lo schermo e leggo che Sven ha preso Lotty per portarla al Gelly's Bridge: la location sulla spiaggia in cui ho prenotato il tavolo. Le recensioni su Google aiutano molto, in effetti. «Posso toglierla?» Indica la benda. «No, assolutamente no», rispondo, mettendo la retromarcia. Durante il viaggio accendo la radio, proprio per evitare di sentire le sue lamentele. È davvero pesante questo ragazzo, avrei dovuto prendere Lotty invece che lui! Dopo aver svoltato in due vie secondarie, rallentato per scendere una via e fermato la macchina nel parcheggio, finalmente scendo dalla macchina. Apro lo sportello e lo prendo dalla mano, sentendolo lamentarsi. «Sarebbe più facile se mi togliessi questa benda, sai?» Borbotta. «Zitto, siamo arrivati», sbuffo, chiudendo lo sportello non appena esce dalla macchina.

Chiudo l'auto con il telecomandino, superandolo per fargli strada. Lo trascino verso le scale in legno, facendo l'occhiolino al cameriere che ha intuito tutto. «Ci sono tre gradini, attento», lo avviso. Mi ascolta, anche se è leggermente nervoso. Tutto questo mistero lo infastidisce. Scendiamo i primi tre gradini, poi altri tre e infine percorriamo la passerella in legno che porta fino al tavolo in cui ci sono i centrini azzurri e i palloncini del medesimo colore. Mi fermo, sorridendo a tutti gli invitati: Blanca, Klein, Peter, Luis e rullo di tamburi... la madre dei gemelli. Resto stupita nel vederla qui: aveva detto che sarebbe stata in viaggio con il marito ma, forse avrà il volo più tardi, non ne ho idea. «Posso toglierla ora?» Domanda Lionel, mentre io sposto gli occhi su Sven che sta facendo scendere dai gradini Lotty.

È splendida nel suo abitino bianco con i volant: le mette in risalto la sua aura innocente e buona. Sven la posiziona accanto a Lionel mentre io e il ragazzone dal completo scuro ci scambiamo un'occhiata furba. «Al tre vi togliamo le bende», li avvisa Sven. «Uno, due... tre!» Esclamo, sciogliendo la benda a Lionel, proprio come Sven fa con la gemella. Un boato di auguri si eleva per tutta la zona, e quando Lionel guarda dietro di me gli brillano gli occhi. Lotty sorride felice, lasciando un bacio sulla guancia a Sven. «Grazie! Non me l'aspettavo», sorride contenta. Mi piace vederli felici, anche se ancora non ho ricevuto il mio bacio sulla guancia! Lionel punta gli occhi nei miei, scuotendo la testa con un velo di piacere. «Lo sapevo che avresti organizzato qualcosa, me lo sentivo», afferma. Mette un braccio sulle mie spalle, attirandomi al suo petto per lasciarmi un bacio sul capo.

Questo gesto inaspettato mi regala una sensazione che non provavo da un po' di tempo: calore. Deglutisco, accarezzandogli la schiena su e giù. «Auguri a tutt'e due», si avvicina la madre. Indossa un abito bianco anche lei, e ben presto si alza sulle punte e dà un bacio sulla guancia ai suoi figli. Li lascio chiacchierare e poi mi avvicino al tavolo per salutare Blanca e Klein. «Grazie per essere venuti», dico sincera, lasciando un bacio sulla guancia alla mia principale. Blanca è davvero importante per me: non è soltanto il mio capo, ma è anche una brevissima persona che riesce a sopportarmi e supportarmi. «La torta è nella cella frigorifera, l'abbiamo data ai camerieri poco fa», mi avvisa Klein, stringendo il fianco a sua moglie. Dopo dei saluti e degli auguri finalmente prendiamo posto, e io sono nel mezzo, tra Lionel e Lotty.

La piccola biondina mi tiene la mano e mi fa l'occhiolino, bevendo un sorso della sua birra. I camerieri arrivano con i piatti immacolati di patatine fritte, wurstel e anelli di cipolla; portando poi altre due portate con salumi e latticini. Finisco di masticare un pezzo di mozzarella, sentendo una mano grande e forte poggiarsi sulla mia coscia. Abbasso lo sguardo, accorgendomi solo ora della mano di Lionel. Sa cosa sta facendo oppure è ubriaco? Parla con Luis e nel frattempo tiene la mano sulla mia gamba, per nulla stranito o imbarazzato, anzi, si comporta come se fosse tutto normale.

Mi sto facendo troppe paranoie forse? I camerieri portano tre piatti di pizza, ponendoli al centro della tavola. Davanti a me c'è la signora Beverly, che ogni tanto mi guarda con occhi luminosi e speranzosi. Penso che mi voglia vedere con il figlio... «Grazie, so che hai organizzato tutto tu», sussurra al mio orecchio Lotty, sorridendomi con dolcezza. «L'ho fatto con piacere, ma anche Sven ha collaborato, sai? Il locale lo paghiamo in due», dico, pulendomi la bocca con il fazzoletto. Rimane stupita dal gesto di Sven, e infatti mi dice che dopo lo ringrazierà. Quando portano la torta a tre piani colorata con la pasta di zucchero azzurra, i ragazzi si mettono dall'altra parte del tavolo e i camerieri accendono le candeline. Parte il conto alla rovescia e non appena urliamo "auguri" soffiano le candeline. Lo sguardo intenso di Lionel si posa sul mio, mandandomi delle strane scariche elettriche giù per la schiena. Mima un "grazie" sincero, e d'improvviso sento il mio cuore battere più veloce. Oh no, no, col cazzo... non può succedere di nuovo! Questo batticuore deve scomparire.


Angolo Autrice:

Scusate per il ritardo ma, presto inizierò la scuola guida e quindi ho delle cose da sbrigare...

Mercoledì avrete una bella sorpresa!

Pagina Instagram: Car_mine01

Pearl Piotrowsky (The real queen of Poland)Where stories live. Discover now