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Pearl


Bevo un sorso di champagne, facendo l'occhiolino a Lotty quando la vedo scendere le scale con il suo abito in tulle rosa confetto più corto d'avanti e più lungo dietro. È molto simile a quello che aveva disegnato al corso di moda, ora che ci faccio caso. «Ehi, sei bellissima con il bianco», sorride, lasciandomi una bacio sulla guancia. Alzo un sopracciglio, dicendomi in testa che io sto bene con tutti i colori in realtà. Non per vantarmi, ma mi vanto ugualmente! I suoi capelli sono perfettamente arricciati e ha un trucco leggero sul viso: un ombretto rosa chiaro, rossetto color carne e la matita nera sulle palpebre. Ai piedi porta dei sandali rosa e devo dire che stasera sembra una vera e propria donnina elegante. «La cena si terrà in giardino. Vieni, ti mostro il tuo tavolo», mi prende la mano, conducendomi lungo il corridoio fino ad arrivare ad una porta finestra che la scorsa volta non avevo visto. 

La apre e le splendide luci bianche appese sulla staccionata laterale insieme ai colori delle piscine e dei centrotavola fa sembrare questo posto un ristorante vero e proprio. «Vi siete dati da fare», soffio, guardando il tutto con interesse. «Si, mia madre ama le feste», mi spiega, camminando lungo il bordo della piscina. Qualcuno è già a tavola, altri invece sono alzati e stanno parlando di qualche ultimo affare. Mi sembra di essere tornata in Polonia, a quando mia madre tentava in tutti i modi di invogliarmi a comportarmi bene alle feste, ai balli e ai ricevimenti...

Amo le feste, amo soprattutto dovermi vestire elegante. Ciò che non mi piace sono le persone che ci partecipano; quelle farei a meno di incontrarle. «Ecco, sei seduta con Sven, Peter e Luis», mi spiega, sedendosi sulla sedia che dovrebbe essere di Peter. «Beata tra gli uomini», aggiungo, facendole scuotere la testa divertita. Mi guardo intorno, notando che non c'è Sophie in giro. «Tuo fratello non ha invitato la sua ex?» Mi incuriosisco. Si gratta il collo, dicendomi di no. «Ultimamente non la vuole neanche vedere, anche se non lo direbbe mai a voce», mi riferisce. In che senso non vuole vederla? «Cioè? La scorsa volta li ho beccati nel corridoio e lei mi sembrava piuttosto determinata nel chiedergli di rimettersi insieme», la informo, trovandola stupita e scocciata allo stesso tempo. Continuo a bere il mio champagne, accavallando le gambe quando inizia a spiegare. «Detesto quella ragazza, non sa mai quando è il momento di tagliare i ponti», sbuffa contraria. 

Non pensavo che la sua antipatia arrivasse così a fondo... Le chiedo perché non la sopporta e lei mi dice la verità. «In passato mi ha usata per avvicinarsi a Lionel, ma non è solo questo. Quando stava insieme a mio fratello l'ha condotto sulla cattiva strada e... più di una volta ha toccato il fondo. Lionel non era così un tempo: non si arrabbiava per la minima cosa, anche quella più futile, aveva pazienza ed era un ragazzo altruista e buono. Non dico che ora sia cattivo, ma è... distratto, troppo», sospira pensierosa. E quindi Sophie l'ha portato sulla cattiva strada... non pensavo fosse quel tipo. «Non sembra quel tipo di ragazza che porta caos», dico, parecchio stupita. Annuisce anche lei, ma poi mi rivela che l'apparenza inganna.

«Non sembra, ma è», asserisce. All'improvviso una voce femminile richiama Lotty, e quando sento il ticchettio dei tacchi mi volto per vedere chi sia a chiamarla. Una splendida donna dagli occhi grigi e i capelli biondi legati cammina verso di noi con un vestito lungo e argentato, mostrandoci il suo spacco laterale. Se questa è la madre di Lotty, posso affermare che è una bellissima donna. «Ciao, tu devi essere Pearl», mi sorride, mostrandomi la mano perfettamente liscia e con le unghie smaltate di bianco. «Si, il piacere è tutto mio. Lei è la madre di Lotty?» Le chiedo, anche se penso mi dia una risposta positiva. «Esatto. Ho sentito parlare molto di te, e sono davvero contenta di averti qui con noi stasera. So che sei la figlia di Andrej Piotrowsky, il grande stilista polacco», parla con orgoglio. Annuisco, vedendo l'espressione divertita di Lotty. «Tuo padre fa dei capi d'abbigliamento sensazionali. Ho sentito dire che è in tour al momento». Mio padre è sempre in tour, vorrei dirle. «Si, ci tiene molto al suo lavoro; mia madre non è da meno», resto indifferente quando li nomino. Forse nota il mio cambio d'umore perché mi sorride con dolcezza e amarezza. Sposta lo sguardo al dì la della piscina, annuendo ad un uomo alto e impostato dai capelli scuri; presumo sia il marito. «Ora vado, è stato un piacere fare la tua conoscenza», mi sorride, alzandosi poi dalla sedia. «Anche per me è stato un piacere, signora Beverly», la saluto, sentendo la sua mano poggiarsi sulla mia spalle per poi svanire lentamente. Arrivano Sven, Luis e Peter. Tutt'e tre indossano degli abiti costosi e di colori vintage: Luis porta un abito nero sartoriale, Sven ne porta uno grigio scuro e Peter ne indossa uno marrone.

Pearl Piotrowsky (The real queen of Poland)Место, где живут истории. Откройте их для себя