|83|

530 55 18
                                    

POV'S BENJAMIN

Solo e soltanto agenti. Si vedono solo e soltanto agenti.

Credo di non aver mai avuto così tanta ansia e agitazione allo stesso tempo, nella mia vita.

Ho il cuore che sta battendo all'impazzata nel mio petto e non riesco a stare fermo.

Continuo a picchiettare le mie dita contro la stoffa scura dei miei jeans, mentre mi dondolo con i piedi, spostandomi il ciuffo da una parte all'altra.

La mia testa sta andando nel pallone, completamente nel pallone. La mia mente si sta facendo fin troppe paranoie e sicuramente questo non aiuta.

"Perché non esce?" Domando agitato, girandomi dalla parte opposta, verso Federico.
"Amico, ti devi calmare, ok? Mi metti ansia e non va bene. Fra poco i genitori di Elisa saranno qui e se tu ti fai vedere così andranno in panico anche loro." Dice il mio migliore amico, mettendomi una mano sulla spalla.
"Non ce la faccio! Sono troppo preoccupato e arrabbiato. E se fosse ferita? E se stesse male?" Dico io gesticolando.
"Benjamin, fai un respiro profondo e aspetta." Cerca di calmarmi Chiara.
"Fanculo il respiro profondo! Io sono troppo agitato. Se lei fosse ferit-" Chiara mi mette una mano sulla bocca, impedendogli dei parlare.
"Coglione, se mi avessi ascoltato magari ti saresti accorto che sta uscendo." Dice lei saltando.

Io sgrano gli occhi e tolgo la sua mano dalla mia bocca, girandomi verso la porta aperta della casa di Martina.

Non appena la vedo uscire da quella porta il mio cuore perde un battito.

Non appena il suo sguardo si posa sul mio, scoppia a piangere e apre le braccia, come se non si potesse muovere.

Io corro più veloce che posso e mi fiondo fra le sue braccia, sollevandola da terra.

Lei mi stringe forte ed io ricambio la stretta, mettendole una mano dietro la testa.

Lascio che le lacrime righino il mio viso e le faccio riappoggiare i piedi per terra, stringendola ancora più forte.

Sento i suoi singhiozzi mischiarsi con i miei, mentre i nostri cuori battono all'impazzata.

Ho avuto così paura.
Paura di perderla.

Mi stacco per guardarla negli occhi e, porca miseria, il suo viso é qualcosa di magnifico.

Le asciugo le lacrime e la vedo sorridere.

"Ho avuto così paura di perderti." Dico io piangendo.
"Mi hai salvata, Benjamin. Mi hai salvata." Dice lei incredula, piangendo.

Io prendo il suo viso con una mano e la sua vita con l'altra e appoggio velocemente le mie labbra sulle sue.

La bacio dolcemente, assaporando il suo sapore mischiato a quello del sale delle lacrime.
Lei mi tira verso di sé, facendo diventare il nostro bacio bisognoso.

Le sue labbra morbide esplorano per l'ennesima volta le mie, fino a quando il bacio non si calma e ci stacchiamo lentamente, lasciando le nostre fronti unite.

"Ti amo." Sussurro ancora con le lacrime agli occhi. Sto letteralmente tremando.
"Anch'io, tantissimo." Sussurra.

Mi stacco per guardarla in faccia.

"Elisa, ti hanno picchiato? Sei ferita?" Domando io preoccupata.
Lei annuisce per entrambe le domande e io sento la rabbia divampare in me.
"Lucas m-mi  tirato degli schiaffi e-e sono f-ferita qui." Per ultimo indica la sua gamba.

Cazzo.

Lo uccido.

Vedo uscire Lucas, Martina e anche Gabriele da quella casa, con le manette ai polsi.

"Lucas, ti ammazzo!" Urlo arrabbiato.
Faccio per saltargli addosso, ma un agente mi tiene fermo.
"No, mi lasci! L'ha picchiata!" Urlo io cercando dimenarmi.
"Sei un Bastardo!" Urlo io, liberandomi dalla presa dell'agente.

Tiro un pugno dritto in faccia a Lucas, per poi essere riafferrato dell'agente e da Elisa.

"Pezzo di merda! Hai picchiato una cazzo di donna, infame. Devi solo morire!" Urlo ancora per poi vederlo sparire dentro a una macchina della polizia insieme a Martina e Gabriele.

Quando non lo vedo più, mi calmo e l'agente mi lascia.

"Benjamin, mi hai fatto paura." Dice Elisa sull'orlo di piangere di nuovo.
"Cazzo, scusa. Vieni qui." Apro le braccia e lei si avvicina zoppicante, stringendomi forte.
"É solo che non posso sopportare che lui ti abbia fatto del male, cazzo, non hai la minima idea di quanto io lo voglia massacrare di botte." Dico io.
Lei non risponde, ma mi stringe più forte.

"Va tutto bene ora, ci sono io." Le bacio la fronte.
"Non mi lasciare." Dice lei.
"Mai." Dico io.

***

I genitori di Elisa mi hanno permesso di restare a dormire con lei per qualche notte, forse ne erano anche felici.

In questo momento saranno circa le nove di sera ed i genitori di Elisa sono andati in centrale.
Hanno detto che faranno tardi e mi hanno detto di prendermi cura di Elisa.

Ora siamo in camera, Elisa dovrebbe cercare di dormire un po'.

"Ben?" Mi chiama Elisa.
Io mi alzo dalla sedia e mi siedo sul bordo del letto, accanto a lei.
"Dimmi." Dico accarezzandole i capelli dolcemente.
"Stai qui, vero?" Domanda lei.

Io mi sdraio sul letto rivolto verso di lei.

Le accarezzo la guancia e a lei scende una lacrima.

"Perché piangi?" Sussurro preoccupato.
"Ho paura, Benjamin." Sussurra lei.

Io mi avvicino il più possibile a lei e intreccio la mia mano con la sua.

"Non devi avere paura. Io sono qui e non me ne vado, hai capito? Io non ti faccio del male, nessuno ti può fare nulla. Ci sono io a proteggerti, in ogni momento." Sussurro.
"E non devi piangere, perché se piangi mi fai stare male. Devi sorridere, perché sei così fottutamente bella." Sussurro ancora.

Sento il mio cuore battere forte.

"Benjamin..." Sussurra.
"Dimmi." Sussurro.
"Baciami." Sussurra.

Io mi avvicino e la bacio dolcemente.
Lei si sposta leggermente sopra di me, trasformando il bacio in uno più intenso.

Le accarezzo la gamba e la sento gemere di dolore.

"Merda, scusa." Sussurro.
"Zitto." Sussurra lei.

Riappoggia le sue labbra sulle mie ed inverto le posizioni.

Le sue labbra vagano sulle mie e sento un calore piacevole avvolgermi.
Mi tira di capelli e sento il mio cervello andare in tilt.

Mi devo fermare, altrimenti non resisto.

"Elisa." Sussurro.
"Dovresti dormire." Sussurro ancora.
"Resta qui però." Sussurra.
Io sorrido.

La abbraccio da dietro, intreccio le mie mani con le sue e la stringo.

"Buonanotte, principessa." Sussurro baciandole il collo dolcemente.
"Ben?" Dice sbadigliando.
"Ti amo." Sussurra per poi farsi piccola fra le mi braccia.
"Anch'io. Non sai quanto..." dico baciandole la fronte.

Cazzo, sono dipendente da lei.
Ho avuto così tanta paura di perderla che al solo pensiero sarei morto.

Ti proteggerò. Mi prenderò cura di te.
Qualunque cosa accada.
Promesso.

Ecco il capitolo! Scusate il ritardo, ma dovete amarmi perché sto aggiornando a mezzanotte e qualche minuto. É settembre, voglio morire! Due settimane e comincia la scuola, uno schifo proprio! Niente, se vi va lasciate un commento qui sotto per farmi sapere se vi piace la storia. Fate diventare la stellina arancione così diventa più figa ahhahah! Vi voglio bene♡

Ciauuuuuuuuuuuuuuu

1/09/2017

Per Sempre? Per Sempre! ||Benjamin Mascolo|| (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora