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In tutto questo tempo il mondo è fermo, come poco tempo prima fuori dalla scuola. Non si sente più nessun rumore, ci siamo solo noi. Il suo sguardo è incatenato al mio, come se nei miei occhi ci vedesse il rimedio al suo dolore.

Nella mia mente in questo momento gli sto parlando, ma non ho il coraggio di far uscire dalla mia bocca neanche una parola. Nella mia testa immagino di dirgli di lasciare perdere, di guardarmi e di sorridere, lui avrebbe sorriso e io gli avrei legato le braccia al collo stringendolo a me e accarezzandogli il ciuffo. Esattamente quello che faccio quando si sente in questo modo, o meglio, facevo prima della litigata.

Ad un tratto lui chiude gli occhi e sorride debolmente, come se avesse immaginato la stessa cosa che sto immaginando io, come se avesse sentito la carezza che in questo momento sto immaginando di dargli.

Distolgo il mio sguardo dal suo e il tempo ricomincia a scorrere, quei minuti infiniti erano solo pochi secondi.

La conversazione fra la prof. e il moro cessa e la lezione prende il via come ogni altro giorno.

****

Io resto ferma con le mani sulle gambe e lo sguardo fisso su di esse ripensando a quello che ho provato in quel momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati e incatenati, senza volersi più staccare.

"Chi è?" mi chiede Federico a bassa voce.
"Eh?" gli rispondo io tornando alla realtà.
"Stavi fissando un punto fisso, a chi stai pensando?" Mi chiede lui a bassa voce.

Alzo lo sguardo verso di lui incontrando i suoi occhi azzurri. Non so come abbia capito tutto, non so come riesca sempre a capire tutto ma so che non posso mentirgli, non posso mentire ai suoi occhi color del mare.

"So che lo hai capito" Gli rispondo sorridendo leggermente.
"Benjamin" Dice lui sorridendo leggermente e scuotendo la testa.

Io annuisco e riabbasso la testa verso la panchina dove siamo seduti io e Federico coprendomi il più possibile il viso con il mio cappello nero dell'Obey e con i miei capelli. Lo sento ridacchiare leggermente e alzo il viso verso di lui.

"Scusa, ma se non smetti di pensare a lui, perché non lo perdoni?" mi chiede lui.
"Non è così facile perdonare il ragazzo che a- ti piace dopo che ti ha dato della bambina ingenua che scappa dai problemi..." dico io.
"Cosa stavi dicendo prima?" mi chiede lui assottigliando gli occhi.
"Ehm...Che mi ha dato della bambina..." dico io.
"No, prima!" mi dice lui incrociando le braccia al petto.
"Oh...il ragazzo che mi piace..." dico io sviando la domanda.
"Non stavi dicendo questo..." dice lui.
"Ehm...il ragazzo che a-amo..." Dico io serrando gli occhi per poi riaprirli.

Lui sorride a trentadue denti e mi stringe in un forte abbraccio che io ricambio.

"La mia amica scema si è innamorata!" dice lui felice. Io ridacchio e ci stacchiamo dall'abbraccio quando una voce familiare chiama Federico.

Appena ci alziamo dalla panchina la persona che ha chiamato Federico si blocca, come del resto faccio io. Siamo bloccati uno difronte all'altro ad una certa distanza.

Chi ho davanti? Benjamin.

"Io vado..." dice Federico.
Io cerco di muovermi ma é come se fossi pietrificata. Benjamin si limita ad annuire e Federico va via.

Benjamin si toglie lentamente lo zaino dalle spalle e lo appoggia per terra non togliendo neanche per un secondo il suo sguardo dal mio. Fa qualche passo avanti, ha un'aria stanca e dispiaciuta.

"Mi dispiace" dice lui sfiorandomi la mano che io sposto subito.
"Sono un c******e, uno s*****o e un d********e! Quelle cose non le pensavo, ero soltanto arrabbiato! Ti prego perdonami!" Mi dice lui afferrandomi la mano e non staccando lo sguardo dal mio.
"Benjamin, lo capisci che mi hai fatto male?" Gli dico io staccando la mia mano dalla sua.
"Lo so, ma me ne pento amaramente c***o!" mi dice lui quasi disperato.

Vorrei perdonarlo ma non posso. Mi ha fatto troppo male.

Io gli do le spalle, afferro il mio zaino e comincio ad allontanarmi.

"Pensi che io non stia una m***a per averti fatto soffrire?! Io che dovrei proteggerti ti faccio soffrire e di questo non riesco a perdonarmi p***a p*****a! Eppure non riesco a starti lontano nonostante io sappia che ti faccio del male! Ho bisogno di te, c***o!" Mi dice lui. Appena queste parole giungono alle mie orecchie mi fermo di scatto.
"I-io...C***o, perché mi dici questo?" gli dico io buttando lo zaino per terra e continuando a dargli le spalle.
"Perché?! Perché sono f**********e innamorato da te, c***o!" mi dice lui.

Appena sento quelle parole mi giro di scatto, gli corro incontro e mi butto addosso a lui legandogli le braccia al collo, appoggiando le mie labbra sulle sue e facendolo cadere sdraiato con me sopra sulla panchina.

Mi sono mancate tantissimo le sue labbra, le sue dolci labbra calde e morbide. Mi mette una mano sulla guancia avvicinandomi di più a sè e mi circonda la vita con l'altro braccio. Sono sdraiata sopra di lui mentre lui è sdraiato sulla panchina.

Ci stacchiamo e appoggio la mia fronte sulla sua.

"Mi dispiace" dice lui sussurrando.
"Shh" dico mettendogli un dico sulle labbra.

Mi accarezza la guancia con il pollice delicatamente facendomi rabbrividire e le sue labbra si increspano in un sorriso con ancora il mio dito sopra.

"Mi sei mancata tanto!" mi sussurra lui.
"Anche tu!" gli sussurro io.
"Sono f**********e innamorato di te!" mi sussurra lui.
"Sono f**********e innamorata di te!" gli sussurro io.

Fa unire un'altra volta le nostre labbra e una scossa mi percorre la schiena. Mi stringe forte a lui come se potessi scappare da un momento all'altro e le sue labbra non si staccano dalle mie neanche per un istante.

Non posso farne a meno, sono dipendente da lui.

Ecco il nuovo capitolo! Spero vi piaccia e scusate il ritardo! Vi ricordo che potete fare delle domande qui sotto nei commenti ai personaggi!

Ciauuuuuuuuuuuuuuu

11/12/2016

Per Sempre? Per Sempre! ||Benjamin Mascolo|| (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora