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POV'S ELISA

Ho la testa che mi fa malissimo, la ferita che mi brucia e le guance che mi bruciano per via degli schiaffi.

Non ho la più pallida idea di che giorno sia, tanto meno di che ora sia adesso.

L'unica cosa che so é che ho fame e sete, non so esattamente da quanto tempo non mangio, ma sembra un secolo.

É un po' che in questa stanza non entra nessuno. Si sente solo il mio respiro, mischiato ai vari scricchiolii della vecchia stanza.

Non voglio più stare qui dentro, devo riuscire a scappare in qualche modo.
Ma, ormai, non ho neanche più la forza di dimenarmi.

Sposto il mio sguardo sul resto della stanza, sui minimi particolari, in cerca di qualcosa che possa aiutarmi ad uscire da qui.

Sopra al tavolo vecchio ci sono solo alcuni fogli e qualche penna, ma é troppo lontano da raggiungere, dato che sono ancora legata.

Le finestre sono chiuse e c'é una piccola grata dove si può intravedere la strada.

Il mio cellulare é appoggiato sul tavolo insieme ai fogli e alla penne, spesso lo sento anche squillare.

Oddio. I miei genitori. Chiara e Federico. B-Benjamin...
Non hanno mie notizie da qualche giorno, avranno chiamato qualcuno? Mi staranno cercando?

Mi lascio scappare un lamento.
Cazzo!

Sento la porta aprirsi e volto subito il mio sguardo verso di essa. Gabriele con un vassoio in mano.

Si avvicina a me e appoggia il vassoio sul pavimento.

"Puoi mangiare ora." Mi dice lui.
Mi faccio scappare una risatina isterica e lui mi guarda confuso.
"Non ti facevo così idiota, sai? Bastardo sì, ma idiota...beh, potevo arrivarci da sola. Le mie mani sono legate dietro la mia schiena, come faccio a mangiare?" Sputo acida.

Lui mi incenerisce con lo sguardo.
Ops, ho beccato il suo ego? Non.lo ho fatto apposta...o forse sì.

"Ascoltami bene, piccola idiota. Ora io ti slegheró le mani e starò fuori dalla porta. Al minimo rumore che sento entro e se scopro che stai combinando qualcosa chiamo Lucas e sono guai. Mi sono spiegato?" Dice afferrandomi il mento.
Mi fa male.
"Non toccarmi." Dico secca spostando il mio viso.

Lui scioglie il nodo e non posso fare a meno di gemere dal dolore. I miei polsi sono rigati da una striscia violacea, mi fanno male.

Lui esce dalla stanza e io mi fiondo sul vassoio. Questo cibo fa schifo, ma se non mangio svengo.
Una volta finito di mangiare e di bere, mi metto a ragionare.

Il mio sguardo finisce sul mio cellulare. Devo prenderlo.

Striscio lentamente sul pavimento, senza emettere nessun rumore.

Mi mordo il labbro per il dolore al fianco, cazzo.

Striscio ancora fino ad arrivare al tavolino. Allungo un braccio verso l'alto e tasto silenziosamente la superficie del tavolo.
Una volta trovato il telefono, lo afferro e lo sblocco.

Batteria scarica, devo fare in fretta.

Entro sulla chat di Benjamin e digito la parola "Aiutami", per poi inviare il messaggio. Un secondo dopo il telefono mi si spegne fra le mani.
Cazzo.

Striscio velocemente al mio posto, ignorando il dolore al fianco, sentendo dei passi provenire da fuori.

Benjamin, ora sei la mia unica speranza.

POV'S BENJAMIN

"Ragazzi, ma quindi che facciamo ora?" Domanda Chiara preoccupata, sbuffando.
"L'abbiamo cercata ovunque. Siamo andati in giro per tutta Modena! Abbiamo chiesto in tutti i bar e in tutti i negozi, ma nessuno l'ha vista. Abbiamo cercato in ogni angolo del parco o di qualsiasi altro luogo. Abbiamo cercato a casa di tutte le persone che conosceva e abbiamo denunciato la sua scomparsa alla polizia. A questo punto, io non so più che fare." Dice Federico sedendosi su una panchina.  Chiara si siede accanto a lui.
"Ma tranquilla, la troveremo." Dice lui baciandola dolcemente.

Grazie tante, Federico. Bacia pure la tua ragazza davanti a me...idiota di un migliore amico.

Io mi siedo accanto a loro, mi prendo la testa fra le mani e mi viene in mente un luogo.

"Siamo andati ovunque, tranne a casa di Martina." Dico io guardandoli.
"Come ho fatto a non pensarci? Andiamo!" Dice Chiara, cominciando a correre.

Io e Federico la seguiamo e in dieci minuti ci ritroviamo davanti a casa sua.

"Vai tu." Mi dice Federico.
Io annuisco e premo il campanello.

Dopo qualche secondo esce Martina con una faccia che non so decifrare.

"Vi posso aiutare?" Domanda lei con quella sua voce stridula. Dio, che fastidio!
"Possiamo entrare? Qua fuori fa un caldo micidiale." Dico io.
"Ehm...solo un secondo che...guardo se mio padre é in casa oppure no." Dice lei entrando in casa, per poi tornare due minuti dopo.

C'é qualcosa che mi sfugge nel suo completamento.

"Entrate." Dice lei.
Noi facciamo come ci ha detto, per poi sederci insieme a lei sul divano.

"Di cosa avete bisogno?" Dice lei accarezzandomi la mano. Io la sposto.
"Vedi, stiamo cercando Elisa. L'hai vista da qualche parte?" Domanda Federico.
"Chi, quella? Perché dovrei averla vista?" Domanda lei, leggermente ansiosa.
"Non saprei..." Dice Chiara.
"Beh, no. Non l'ho vista, ora se non vi dispiace devo fare delle cose." Dice lei alzandosi dal divano.

Noi ci dirigiamo all'ingresso e qualcosa di luccicante attira la mia attenzione.

Guardo sul tavolino e vedo la collana con l'anello di Elisa. La collana che abbiamo in comune.

Come cazzo ha avuto quella collana?

La prendo senza farmi vedere e usciamo da casa Martina.

"Ragazzi, guardate qui." Dico mostrando la collana con l'anello.
"Oddio, ma quella é di Elisa! Dove l'hai presa?" Domanda Chiara.
"In casa di-" non faccio in tempo a finire la frase che mi arriva un messaggio.

Prendo il telefono e lo sblocco, aprendo il messaggio.

Da: Elisa.
Aiutami.

Spalanco gli occhi. La mia piccola...
In un attimo tutto mi é chiaro.
Inizio a correre il più veloce che posso.

"Benjamin, dove vai?" Urla Federico.
Io mi fermo per un secondo.
"Dalla polizia, andiamo! Ho capito tutto, devo salvare Elisa!" Urlo per poi ricominciare a correre, seguito da Chiara e Federico.

Ho capito, Piccola.
Vengo a salvarti.

Ecco il capitolo! Ho aggiornato prima del solito quindi amatemi! Volevo ringraziarvi di cuore per i commenti dolcissimi che mi scrivete, vi amo di bene! Una di voi mi ha persino scritto in chat privata che sono la sua IDOLA, però purtroppo ho cancellato la chat per sbaglio. Essere chiamata idola, io che sono una ragazzina normale, mi riempie il cuore di gioia. Non avrei mai immaginato che qualcuno potesse considerarmi la sua idola. Non vi ringrazierò mai abbastanza! Vi voglio bene, tanto bene.

Ciauuuuuuuuuuuuuuu

19/08/2017

Per Sempre? Per Sempre! ||Benjamin Mascolo|| (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora