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Mi manca l'aria.
Non riesco a respirare.

"Calmati mocciosetta! Respira profondamente..." mi dice lui guardandomi negli occhi.
"Respira...rilassati..." continua lui tutto preoccupato.

Non funziona.
Ho bisogno di aria.

Lui si alza e si tocca il ciuffo nervoso.
Mi aiuta ad alzarmi e mi appoggia al muro.
Mi guarda negli occhi.

"Respira profondamente...é tutto a posto..." mi dice lui accarezzando i miei capelli.
"M-mi...m-m-manca..." dico io.
"Shh, respira e calmati" dice lui avvicinandosi ancora di più.

Non funziona.

"Cosa faccio ora?" Parla da solo lui toccandosi il ciuffo e facendo avanti e indietro.

Ad un tratto si ferma, mi guarda negli occhi e si avvicina a me.
Cosa vuole fare?

Continuo a respirare affannosamente.
Lui si avvicina troppo al mio viso.

Guarda prima le mie labbra e poi i miei occhi.

"Tranquilla..." dice lui calmo sorridendomi.

C***o, il suo sorriso.

Ma cosa mi sta succedendo?

Si avvicina ancora di più facendo unire completamente la mia schiena al muro.

Mi guarda negli occhi e poi guarda le mie labbra.

Si avvicina ancora di più, mi mette una mano sulla guancia e me la accarezza con il pollice.

"Tranquilla...respira..." mi dice lui.

Si avvicina ancora di più.
Le nostre labbra si sfiorano.

"Respira..." sussurra sulle mie labbra.

Non posso crederci.
Sta funzionando.
Mi sto calmando.
Come é possibile?

"Brava..." sussurra ancora sulle mie labbra sorridendo e accarezzando le mie labbra e le mie guance delicatamente con il pollice.

Ok. Mi sono calmata.
Siamo sempre nella stessa posizione mentre ci guardiamo negli occhi.

Sposta continuamente il suo sguardo dai miei occhi alle mie labbra.

Il suo respiro accellera, ma sono sicura che non é per lo spazio stretto.
Gli faccio questo effetto?

"Brava..." sussurra ancora lui sulle mie labbra sorridendo.
"G-grazie..." gli dico anche io sussurrando.

Le nostre labbra si sfiorano e lui continua a guardare prima i miei occhi e poi le mie labbra.

Ad un tratto si sente la maniglia esterna abbassarsi, lui si stacca subito e la porta si apre facendo comparire... Greta...

"Amore, cosa ci facevi qua dentro con lei?" Gli chiede lei.
"Sai, ho fatto cadere tutto, lei mi stava aiutando e poi siamo rimasti chiusi dentro...menomale che sei arrivata, non la sopportavo più!" Gli risponde lui.

Cosa? COSA?

Prima era tutto dolce e preoccupato ed ora fa lo s*****o?!
Io lo sapevo! È solo un p********e!
Mi deve stare lontano!

"Io me ne vado!" Dico infastidita.
Esco dallo sgabuzzino colpendo la spalla di Benjiamin ed esco da scuola.

Il cielo è di colore grigio molto scuro e sento che qualche gocciolina mi sta bagnando il viso.
Le goccie aumentano e in men che non si dica mi ritrovo tutta bagnata sotto la pioggia.

Appena vedo una panchina subito mi ci siedo.
Metto le mani sul viso e mi chino in avanti.
Sento gli occhi pizzicare e subito mi scende una lacrima.
Me ne scende un'altra ed un' altra ancora.

Perché sto piangendo? Perché piango per Benjiamin?
Non si merita nemmeno una mia lacrima quello s*****o!

"Cosa ci fai sotto la pioggia?" Mi chiede qualcuno.
Alzo lo sguardo e vedo gli occhi azzurri di Federico.
"Mi sono fermata qui, la pioggia mi rilassa!" Gli rispondo io.
"Vieni con me se non vuoi ammalarti!" Mi dice lui ridacchiando.
Io mi alzo prendendo la mia roba e lo seguo.

Camminiamo fino ad arrivare ad una macchina bianca.
Mi apre lo sportello ed io salgo.
Fa il giro ed entra anche lui.
Mette in moto la macchina ed accende la radio.

"Vuoi venire da me?" Mi chiede gentilmente lui.
"Non vorrei disturbarti..." Gli dico io.
"Io, te e Chiara ormai siamo migliori amici! Secondo te disturbi?" Mi chiede lui ridendo.
"Andata Rossi!" Gli dico io sorridendo.

Ad un tratto la macchina di ferma, io e lui scendiamo dalla macchina e corriamo sotto il portico davanti alla porta di casa sua.
Apre la porta e subito ci fiondiamo dentro casa.

"Mia madre non c'è, ora ti do una mia tuta così di fai una doccia ok?" Mi chiede lui gentilmente.
Io annuisco sorridente.

Andiamo in camera sua, prendo la tuta e mi chiudo in bagno.
Mi butto sotto al getto caldo della doccia ripensando a quello che è successo poco fa.
Io e Benjiamin chiusi nello sgabuzzino.
Ad un centimetro di distanza.
Devo smettere di pensarci!

Esco dalla doccia, mi asciugo e mi metto la tuta di Federico.
È tre volte più grande di me, mi sento piccola...
Esco dal bagno e mi dirigo in salotto.

"Ti sta bene la mia tuta..." Mi dice Federico sorridendo.
"Vai a farti la doccia, che ti ammali, stupido!" Dico io ridendo.
"Ok mamma!" Dice ridendo.
"Che scemo..." Dico io scuotendo la testa.

Lui si alza e si chiude in bagno.
Dunque, cosa posso fare per sdebitarmi?
Gli piaceranno i tortellini con la panna? Mah...

Vado in cucina e comincio a preparare i tortellini.
Appena solo cotti aggiungo la panna e...fatto!
Apparecchio e metto in tavola di piatti.

"FEDE! MUOVITI, VIENI IN CUCINA!" Urlo io.
"ARRIVO!" Urla lui.

Entra in cucina e gli si illuminano gli occhi.
Mi viene incontro e mi abbraccia sollevandomi da terra.

"Grazie, sono il mio piatto preferito!" Dice lui scoccandomi un bacio sulla guancia.
"Mi dovevo sdebitare no?" Gli dico io sorridendo.
Lui mi sorride.

Ci sediamo in tavola e cominciamo a mangiare.
Finito di mangiare sparecchiamo e andiamo in salotto.
Fede di butta sul divano.

"Dai Fede! Mi voglio sedere anche io!" Gli dico.
"Ma anche no!" Mi risponde lui ridacchiando.

La mette così?

Mi butto addosso a lui.

"Eliii! Sei pesante!" Mi dice lui.
"Lo hai voluto tu!" Dico io ridendo.
"Ah sì?" Mi chiede lui.

In uno scatto veloce si gira e mi abbraccia forte e io faccio lo stesso.

"Grazie Fede!" Gli dico io ancora abbracciata a lui.
"Di cosa?" Mi chiede.
"Di tutto!" Gli rispondo io.
Lui come risposta mi stringe più forte.
"T-ti v-voglio b-bene..." Dico io balbettando.
"LO HA DETTO GENTE!" Urla lui ridendo.
"Comunque anche io..." Continua lui.

Io rido. Grazie a lui.
Lui è il mio migliore amico.
E gli voglio troppo bene.

19/10/2016


Per Sempre? Per Sempre! ||Benjamin Mascolo|| (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora