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É passato qualche giorno da quella maledetta telefonata da parte della nonna di Benjamin.

Non posso far a meno di essere preoccupata per Benjamin, ultimamente sta veramente molto male.

Sta cominciando a mangiare di meno, ogni giorno sempre di meno. Il Benjamin scherzoso e solare, ormai non c'é più e mi fa stare male non poter più vedere un suo sorriso sincero.

Vorrei riavere il mio Benjamin ma, devo ammettere, che é anche colpa mia se lui é in questo stato.
Mi fa male vederlo così...

"Terra chiama Elisa..." mi scuote il braccio Chiara riportandomi al mondo reale.
"Eh? Sì, ci sono." Dico io scuotendo leggermente la testa.
"Stavi per caso pensando ad un certo Benjamin?" Dice lei.
"Come?" Chiedo io.
"Sai, ti brillavano gli occhi." Dice lei.
"Io....si." ammetto io.
"Lo sapevo!" Mi guarda maliziosa lei.
"Chiara, smettila." Ridacchio io.
"Ok ok." Dice lei alzando le mani in segno di resa.

Adesso siamo in centro e stiamo camminando sotto i portici guardando le vetrine dei vari negozi.

Ad un tratto Chiara mi afferra per il polso, tirandomi dentro a H&M.
Questa ragazza é pazza.

"Tu sei completamente scema." Dico ridacchiando io per poi seguirla.
"Eh, lo so." Si vanta lei.
"Sai, ti devi comprare degli altri vestiti...quindi ora seguimi." Dice lei.
"Devo proprio?" Domando io.
"Si." Dice lei secca.
Io sbuffo.

Dopo vari minuti mi porge un maglione grigio largo, un top a righe bianche e nere a maniche corte, una gonna a vita alta aderente e un vestito nero stretto in vita che ricade morbido fin sopra alle ginocchia.

Mi trascina fino ai camerini.

"Forza, provateli." Mi dice lei.
"Ok." Sbuffo io entrando nel camerino e chiudendo la tendina.

Mi svesto e indosso il vestito per poi uscire dal camerino.

"Come ti sembra?" Chiedo io a Chiara guardandomi allo specchio.
"Sei stupenda!" Dice lei battendo le mani.
"Non trovi che io sia troppo grasse per indossare questo vestito?" Domando io.
"Ma fammi il piacere, stai benissimo!" Dice lei.
Io ridacchio per poi rientrate nel camerino.

Mi aspetta un lunghissimo pomeriggio con una pazza psicopatica.

****

"Lo prendiamo un gelato?" Mi chiede la mia amica sistemandosi le borse sul braccio.
"Sono domande da fare? Ovvio." Dico io dirigendomi verso la prima gelateria che avevo davanti.

Entriamo e salutiamo il ragazzo dietro al bancone. Avrà vita la mia età.

"Cosa posso servirvi bellezze?" Ci sorride il ragazzo.
"Per me un gelato al fior di latte e per lei un gelato al limone." Dico sapendo già il gusto di gelato che Chiara avrebbe scelto.
"Cono o coppetta?" Domanda lui.
"Cono." Risponde Chiara.
Lui ci sorride e in due minuti ci serve i nostri gelati.

"Sono cinque euro." Dice lui.
"Ecco." Porgo i soldi io.
Lui li prende, mi porge lo scontrino e ci sorride un'ultima volta prima di augurarci una buona giornata.

Usciamo dalla gelateria e camminiamo verso la casa di Chiara.

Parliamo del più e del meno, finendo i nostri coni gelati.

"Quindi tu, lurida babbana, stai insinuando che gli unicorni sono più belli dei panda?" Mi domanda Chiara ridendo.
"No, ne sono convinta." Affermo io ridacchiando.
"E stai anche dicendo che, seriamente, non ti piace Harry Potter?" Mi domanda lei stupita.
"Verità? Per nulla." Affermo io ridacchiando.

Lei fa una faccia da 'da che mondo vieni?' per poi ridacchiare.

Non appena arriviamo davanti a casa sua mi abbraccia ringraziandomi per il pomeriggio.

Per Sempre? Per Sempre! ||Benjamin Mascolo|| (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora