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Dovrei farlo?
Dovrei seriamente raccontare a Benjiamin una parte del mio passato?
La parte più dolorosa del mio passato?

I suoi occhi sono luminosi, come se non vedessero l'ora di sapere.
Mi sta guardando dritto negli occhi.
Cosa faccio adesso? Posso fidarmi di lui?

Si avvicina ancora di più a me e la distanza fra i nostri visi è poca.
Siamo al punto di partenza.
Mi mette una mano sulla guancia e con l'altra mi sfiora il fianco.
Brividi.

"P-perché?" Mi chiede ancora lui sussurrando e guardandomi negli occhi.
"I-io..." Dico anche io sussurrando.
Mi scende un'altra lacrima, ma non faccio in tempo ad asciugarla che subito la asciuga lui con il suo pollice.
"P-puoi fidarti di m-me..." Mi dice sussurrando.
Mi sorride e mi incoraggia a parlare.

E ora? Dovrei raccontargli tutto?

"I-io...n-non p-posso..." Dico io sussurrando e cominciando a piangere.
Lui mi guarda negli occhi, annuisce sorridendo e si allontana.

Dai miei occhi scendono sempre più lacrime.
"Hey, tranquilla, non è successo niente..." Mi dice sorridendo.

Lui non sa. Non può capire.

Non riesco a smettere di piangere.
Ripenso a quello che è successo quel giorno.
Mi sento in colpa.
Molto in colpa.

Nella stanza si fa silenzio e si sentono solo i miei singhiozzi.

"Hey, basta piangere..." Mi dice Benjiamin calmo alzandosi dalla sedia.
Alzo la testa e incontro i suoi occhi color ghiaccio luccicanti.

Cammino spedita verso di lui e lo abbraccio.
Non so esattamente perché, ma...mi sento bene.

POV'S BENJIAMIN

La vedo avvicinarsi a me molto velocemente e in tre secondi mi ritrovo con le sue braccia intorno al collo che mi stringono forte.

Mi sta forse abbracciando?
Quella ragazza acida e s*****a mi sta abbracciando?

Dovrei respingerla perché dopo tutto sono fidanzato con quella t***a di Greta, perché si sa che è una t***a!
Poi ho tutte e ragazze ai miei piedi che mi danno sempre ragione, perché lei non è ancora caduta ai miei piedi? Perchè non mi da mai ragione?

Lei è diversa, mi sa tenere testa e questa cosa mi fa impazzire.
Mi fa sentire così...bene.

Le metto le mani intorno alla vita e la stringo forte.
In confronto a me è piccola e fragile ed averla fra le mie braccia è una cosa fantastica e strana.
Cosa mi sta facendo questa mocciosetta s*****a?

Lei ad un tratto si stacca di colpo.
Cosa le succede ora?

POV'S ELISA

Perché l'ho fatto?
Perché ho abbracciato Benjiamin?

"Io...mi dispiace.." dico imbarazzata.
"Veramente io..." Dice lui imbarazzato.

Ad un tratto la porta si apre facendo comparire Rosetta, la bidella.

"Ragazzi, le ore di punizione sono finite potete andare..." Ci dice lei gentilmente.
"Grazie Rosetta!" Le dico io sorridendo.
Ho avuto modo di conoscerla ed è molto gentile.

Prendo tutta la mia roba velocemente ed esco dalla mia classe.
Scendo in fretta le scale ed esco definitivamente dalla scuola.

Mi metto le cuffiette nelle orecchie e comincio ad ascoltare la riproduzione casuale della mia playlist.
Parte subito 'Drag me down' degli One direction.

Cammino fino ad arrivare davanti al mio palazzo.
Entro e salgo le scale fino ad arrivare davanti al mio appartamento.
Cerco le chiavi nello zaino ma non le trovo.

Non posso crederci! Stamattina le ho scordate!
Come faccio ora?

Penso e ad un tratto mi viene in mente una persona. La mamma di Benjiamin.

Scendo le scale fino ad arrivare davanti al suo appartamento.
Suono al campanello e subito lei mi viene ad aprire.

"Elisa! Che piacere! Hai bisogno di qualcosa tesoro?" Mi chiede gentilmente lei sorridendo.
"Veramente sì, sono rimasta chiusa fuori..." Dico io imbarazzata.
"Beh, io ho le chiavi di tutte le porte del palazzo, ma se vuoi puoi restare un po' qui con me a fare due chiacchiere..." mi dice lei.
"Non vorrei disturbarti..." Le dico io.
"Ma scherzi? Entra!" Mi dice lei facendomi entrare.

Chiude la porta e poi mi conduce in salotto.
Mi fa sedere sul divano e poi lei si siede accanto a me.

"Hai fame?" Mi chiede lei gentilmente.
"Oggi non ho pranzato ma non ho per niente fame..." Le rispondo io sorridendole.
"Ho fatto del the e stavo per berlo, ne vuoi una tazza?" Mi chiede lei.
"Si, grazie." Le sorrido io.

Lei va in cucina e torna con due tazze in mano.
Me ne porge una e poi lei si siede accanto a me sul divano.

"Raccontami un po' di te..." Mi dice lei sorridendomi.
"Oh...ho 17 anni, frequento la scuola qua vicino, suono la chitarra, canto e ho un carattere molto acido..." Dico io bevendo un sorso di te.
"Dimmi, hai un fratello o una sorella?" Mi chiede lei.

Ecco la domanda a cui speravo di non andare incontro.
Ora che faccio? Gli racconto la storia di mia sorella?

"Mi prometti che resterà fra di noi?" Le chiedo io.
"Ma certo tesoro.." mi risponde lei accarezzandomi il braccio.

Mi sto affezionando molto a questa donna.
Forse anche più del dovuto.

"Ecco, io avevo una s-sorella..." Dico io.
"Si chiamava Chloe..." Dico ancora.
"Un giorno andammo a giocare nel cortile della mia vecchia casa, giocammo con la palla, ma questa andò al di fuori del cancello andando a finire sulla strada.
Mi ricordo che le ordinai di andare a prendere di corsa la palla e così fece, solo che non appena lei prese in mano la palla un macchina la prese in pieno facendole sbattere così forte la testa che morì sul colpo...è-è s-s-stata tutta c-colpa m-m-mia..." Continuo io.

Ad un tratto da dietro la porta della cucina spunta Benjiamin che butta il suo borsone per terra e che mi guarda con gli occhi lucidi.

E ora? Ha sentito tutto?
Come faccio ora?

Sono riuscita a pubblicare! Scusate il ritardo!
Buona lettura! Ci vediamo al prossimo capitolo!
Ciauuuuuuuuu

22/10/2016

Per Sempre? Per Sempre! ||Benjamin Mascolo|| (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora