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Sento la sveglia del mio telefono suonare rumorosamente, spezzando il bellissimo silenzio che si era creato nella mia stanza.

Allungo un braccio verso il comodino e comincio a tastarlo per cercare il mio telefono. Non appena la mia mano finisce sopra il mio telefono, il rumore fastidioso cessa.

Mi giro dalla parte opposta al comodino e sento che la mia fronte si appoggia a qualcosa che emana un calore piacevole.

Apro leggermente un occhio solo e vedo il petto di Benjamin coperto dalla maglietta a maniche corte grigia che gli ho dato ieri sera.

Gli accarezzo il petto con la mano delicatamente, ancora addormentata.

Si muove leggermente mugugnando e mi cinge con le braccia come se fossi un peluche, completamente addormentato.

Sbadiglio e strofino la mia fronte sul suo petto, sniffando il suo profumo fresco ed inebriante.

"Ben..." sussurro io, cercando di svegliarlo, anche se sono la prima a non essere sveglia.
"Benjamin..." sussurro ancora.

Lui mugugna qualcosa di incomprensibile, per poi girarsi a pancia in su, continuando a dormire beatamente.

Io mi stropiccio gli occhi con le mani e metto a fuoco la situazione.
Mi metto sopra a Benjamin e lo scuoto leggermente.

"Benjamin sveglia..." sussurro io.
Lui fa una smorfia leggera, ma non apre gli occhi.

Mi avvicino al suo viso, cercando di non strusciarmi troppo su di lui, sapendo quello che potrei causare.

Lui mi ferma per i fianchi, improvvisamente.

"Non credo che sia esattamente la cosa giusta fa fare. Quindi non muoverti in questo modo su di me." Sussurra con la voce impastata dal sonno, aprendo di pochissimo gli occhi.
"Oh, io...scusa." sussurro imbarazzata.

Lui mi molla i fianchi e si porta le mani al viso, stropicciandosi gli occhi.

Io mi avvicino al suo viso, senza strusciarmi su di lui.
Appoggio le mie labbra sulle sue dolcemente, mentre lui ricambia il mio bacio.

Si stacca dal bacio e posa la sua bocca sul mio collo. Un brivido mi percorre.
Sento i suoi denti scontrarsi con la pelle del mio collo, segno che sta sorridendo.

"Buongiorno." Sussurra.
"Buongiorno." Sussurro io posizionandomi affianco a lui, per poi alzarmi di malavoglia dal mio amato letto caldo.

"Ci dobbiamo preparare." Dico io, cercando di camuffare la mia tristezza.
"Posso farmi una doccia?" Domanda Benjamin teneramente.
"Certo, dentro a quel cassetto ci dovrebbero essere un paio di tuoi boxer che avevi lasciato qui e sulla sedia ci sono i tuoi vestiti." Dico io dolcemente.

Lui mi sorride, prende i boxer e i vestiti ed entra in bagno.
Dopo due minuti sento il getto dell'acqua della doccia accendersi, segno che ha cominciato a lavarsi.

Io mi tolgo il pigiama e comincio a vestirmi, consapevole che fra poco devo accompagnare il mio ragazzo in aeroporto.

Mi metto dei jeans bianchi e la maglietta a maniche corte nera della Vans che mi ha regalato Benjamin molto prima di partire la prima volta. Questa maglia era sua e a me sta larghissima, ma mi ricorda lui.

Indosso le calze e le scarpe e vado a preparare la colazione, sapendo che mia madre e mio padre escono molto prima.

Entro in cucina e mi dirigo verso un cassetto. Metto due tovagliette sulla tavola, insieme a dei tovaglioli e a due tazze colorate.

Prendo dalla dispensa un pacco di biscotti, della Nutella e delle fette biscottate. Poso il tutto sulla tavola, insieme ad un coltello.

Mi avvicino al frigo, lo apro e prendo del succo di frutta, per poi versarlo nelle tazze colorate sopra al tavolo.

Mi sento cingere i fianchi e mi giro, trovando Benjamin davanti a me.
Ci sediamo e cominciamo a mangiare in silenzio.

Non appena abbiamo finito, sparecchiamo. Porto uno spazzolino nuovo a Benjamin e ci laviamo i denti.

Una volta pronti, usciamo dal mio appartamento fermandosi davanti a quello di Benjamin. Dopo che Benjamin ha salutato i suoi genitori, usciamo dal palazzo insieme al padre di Benjamin, che ci accompagnerà all'aeroporto.

Saliamo in macchina e, dopo venti minuti passati in silenzio, scendiamo ed entriamo nell'aeroporto.

Il volo di Benjamin dovrebbe essere verso le nove ed ora sono le otto e cinquanta. Non riesco a credere che fra dieci minuti dovrò separarmi ancora da Benjamin.

"Io non voglio che tu te ne vada." Dico io con la voce tremolante, dopo che Benjamin ha finito di fare il check-in.

Si gira verso di me e il suo sguardo diventa un misto di dolcezza e malinconia.

"Vieni qui." Dice lui.
"Forza." Dice ancora aprendo le braccia.

Io gli vado incontro e mi butto fra le sue braccia, stringendolo in un abbraccio. Lui mi avvolge con le sue braccia e mi abbraccia, accarezzandomi la schiena.

In questo momento gli occhi mi pizzicano, il naso mi brucia e un nodo mi stringe la gola. Voglio solo che tutto questo non sia vero.

"Lo sai che torno." Mi bacia la testa.
Faccio per parlare ma una voce metallica mi precede.

"Il volo diretto in Australia parte fra due minuti, i passeggeri sono pregati di salire in modo ordinato e calmo sull'aereo. Grazie dell'attenzione." Esclama la voce metallica.

Mi stacco dall'abbraccio e lo guardo negli occhi, mentre una lacrima riga il mio viso.

"Shh, non piangere." Dice lui.
"Non farmi partire con l'immagine di te che piangi." Dice ancora, cercando di sorridere.

Io mi asciugo la lacrima e faccio un sorriso forzato.

Lui si avvicina a me, mi prende per i fianchi e mi bacia dolcemente, assaporando quello che sarà il nostro ultimo bacio per un po'.

Io ricambio il bacio, capendo che, per un tempo indeterminato, sarei stata senza di lui.

Si stacca da me e prende la sua valigia. Mi saluta con la mano e si allontana lentamente.

Io lo saluto con la mano, dando libero sfogo alle mie lacrime.

Ad un tratto Benjamin si ferma e si gira di scatto, buttando la valigia per terra e correndo verso di me.

Corro verso di lui e lo abbraccio fortissimo, fra le lacrime.
Mi stacco di poco e appoggio le labbra sulle sue.

Questo bacio é tutt'altro che dolce e lento, é passionale e bisognoso.
Sento il sapore di menta del dentifricio e il suo odore inconfondibile.

Ci stacchiamo entrambi senza fiato e con le lacrime agli occhi.

"Torna presto." sussurro piangendo.
"Premesso." Dice lui trattenendo le lacrime.

Mi prende la mano e me la lascia lentamente allontanandosi.

"Ti amo." Mi urla lui.
"Anche io." Urlo io con le lacrime agli occhi.

Continuo a salutarlo con la mano, fino a quando non lo vedo scomparire in lontananza.

"Mi mancherai amore mio." Sussurro piangendo, prendendomi il viso fra le mani.
"Mi mancherai tanto." Sussurro ancora.

Ecco il capitolo! Spero vi piaccia! Mi sono emozionata molto a scriverlo! Scusate tanto per il ritardo, ma con la scuola, il saggio di canto e le varie cose non trovo il tempo di scrivere! Vi ringrazio infinitamente per le visualizzazioni e per il posto in classifica, non vi credo!

Ciauuuuuuuuuuuuuuu

11/05/2017

Per Sempre? Per Sempre! ||Benjamin Mascolo|| (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora