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Sento dei passi avvicinarsi a me e metto a fuoco la figura.
Gabriele?

Ha gli occhi lucidi, le pupille dilatate ed é leggermente barcollante.
Sul suo viso é dipinto un sorriso beffardo, mentre nella mano regge una bottiglia di room vuota.

"Ma guarda chi si vede!" Esclama lui. É decisamente ubriaco.

Lo so che non posso giudicare, anche perché neanche io sono del tutto. sobria, ma diciamocelo, lui é messo molto peggio.

"Gabriele." Sbuffo pronunciando il suo nome.
"Che ci fai qui sola soletta?" Domanda con un tono leggermente inquietante.
"Non sono sola." Dico io massaggiandomi le tempie.
"Uhm, a me ora sembri sola." Afferma lui ridendo senza motivo. Non ha tutti i torti, lo devo ammettere.
"Cosa vuoi Gabriele?" Domando appoggiandomi al muro e sbuffando.
"Quanta fretta che hai." Ride lui avvicinandosi fin troppo a me.
"Voglio te, p***a p*****a." Dice lui guardandomi con uno sguardo fin troppo malizioso.

Deglutisco pesantemente cercando di spostarmi, ma i miei movimenti sono inutili. Sto seriamente iniziando ad avere paura adesso.

"Gabriele, cosa fai?" Domando io provando a spingerlo lontano da me.
"Stai zitta." Sussurra lui.

Appoggia le sue mani alla parete e avvicina il suo corpo al mio, schiacciandomi contro il muro.

Non appena il suo naso sfiora il mio, nel mio cervello scatta il campanello dell'allarme.

Appoggio le mani sul suo petto e cerco di allontanarlo con una spinta. Sarà per l'effetto dell'alcool su di me e sui miei muscoli, perché é come se la mia forza si azzerasse annullando così i miei tentativi di allotanarlo.

"Non opporre resistenza, sei fastidiosa." Dice lui.

Fa per baciarmi ma io sposto il viso.
Lui si irrigidisce e vedo la sua mano stringersi in un pugno a tal forza da far diventare le sue nocche bianche.

"Lasciami." Ordino io a bassa voce.
"Lasciami." Ripeto io quasi urlando.
"Nono, non hai capito. Chiudi quella bocca, t***a." Dice lui ridacchiando amaramente.

Fa scorrere le sue luride mani lungo i miei fianchi stringendoli leggermente e facendo uscire in parte la mia maglietta dai pantaloni.
Le sue mani vagano sulla mia schiena scoperta da lui.

"Non mi toccare." Dico io dimenandomi.

La sua bocca si posa sul mio collo, lasciando baci umidi.
Il mio corpo di riempie di ribrezzo e disgusto mentre il suo corpo mi blocca.

Sento le lacrime affluirmi agli occhi non appena le sue mani si spostano sul mio sedere.

"Non mi toccare." Mi dimeno io urlando, sentendo le mie guance inumidirsi.

Le sue mani viaggiano per il mio corpo come se nulla fosse e, dentro di me, il disgusto e la rabbia aumentano insieme alla paura.

"Mollami Gabriele!" Dico io cercando di allontanare le sue luride mani insieme alla sua lurida bocca dal mio corpo.
"Stai zitta, p***a p*****a!" Dice lui schiacciandomi ancora di più al muro mentre le sue mani stringono leggermente la mia pelle.

Le lacrime rigano le mie guance mentre cerco di dimenarmi.

"Basta, ti supplico." Dico io piangendo mentre la mia maglietta viene alzata leggermente.
"Adesso sei mia." Dice lui continuando a baciarmi il collo.

"Aiuto!" Urlo io piangendo.
"Smettila di urlare!" Dice lui con rabbia.

Chiudo gli occhi trattenendo i singhiozzi. Voglio Benjamin.

Ad un tratto il suo corpo si allontana dal mio di scatto.
Riapro gli occhi e vedo Federico prendere per il colletto Gabriele.
Mi scappa un singhiozzo.

"Ma ti sei rinc********o?" Urla Federico arrabbiato.
Gabriele ridacchia.
"É una donna p***a p*****a, la stavi per violentare!" Urla ancora Federico arrabbiato.

Federico tira un pugno in pieno viso a Gabriele, facendolo piombare a terra.

"Azzardati a toccarla ancora e giuro che non sopravvivi, brutto b******o!" Urla Federico arrabbiato.

Gabriele si alza dolorante e mi guarda.

"Non finisce qui." Dice lui prima di andarsene.
A quelle parole mi lascio scappare un singhiozzo, mentre il mio labbro inferiore non smette di tremare.

Federico si avvicina subito a me, con la preoccupazione negli occhi.
Mi attira a sé e mi circonda con le sue braccia in un abbraccio.

Le lacrime rigano il mio viso silenziose, bagnando anche la camicia bianca di Federico.

"Stai bene?" Domanda lui preoccupato.
"I-io...Se non non fossi arrivato l-lui..." balletto io sconcertata piangendo.
"Non piangere, é tutto passato." Mi dice lui accarezzandomi la schiena.

Si stacca leggermente per guardarmi in faccia e la sua espressione muta guardando il mio collo.

"Quel b******o..." sussurra con rabbia.
"C-cosa c'é?" Domando io toccandomi il collo e notando che, effettivamente, mi bruciava leggermente.
"Quel b******o ti ha lasciato un succhiotto sul collo." Sputa queste parole con disgusto.
"L-lui..." Balletto toccandomi il collo.

Quel lurido pezzo di m***a.

"Ehi, smettila di piangere però." Mi sorride comprensivo Federico.
"Chiara?" Domando io asciugandomi le restanti lacrime.

Non fa in tempo ad aprire bocca che Chiara mi corre incontro e mi abbraccia, come se mi avesse sentito.

"Ommioddio Elisa, ti abbiamo cercata dappertutto! Cos'é successo?" Domanda lei preoccupata staccandosi dall'abbraccio.
Non faccio in tempo a rispondere che il suo sguardo ricade sul mio collo e la sua bocca si spalanca.

"Chi ti ha fatto questo?" Domanda lei preoccupata.
"Chiara, ti spiego tutto in auto. Accompagnamola a casa." Dice dolcemente Federico afferrandole la mano.

Lei mi guarda e annuisce.
Scendiamo le scale ed usciamo dalla villa, per poi raggiungere la macchina di Federico e salirci.

Lui accende la macchina e comincia a guidare. Il mio sguardo cade fuori dal finestrino e, per un attimo, immagino quello che sarebbe successo se Federico non mi avrebbe aiutata.

Gli devo tanto.

***

Il mio portatile comincia a vibrare sulle mie gambe, facendo comparire l'immagine della videochiamata sullo schermo insieme alla foto di Benjamin.

Rispondo e in qualche secondo l'immagine preoccupata di Benjamin mi compare davanti.

"Hey." Lo saluto io.
"Elisa, Federico mi ha chiamato e mi ha detto di chiamarti perché e successo qualcosa. Stai bene?" Domanda lui preoccupato stropicciandosi gli occhi.
"Per nulla." Rispondo sincera.
"Cosa c***o hai sul collo?" Domanda preoccupato e arrabbiato.

Automaticamente mi porto una mano sul collo, ricordandomi quello che é accaduto poco prima.

"I-io..." Balbetto.
"Come e chi c***o te lo ha fatto?" Domanda arrabbiato e preoccupato.

Io faccio un respiro profondo per non mettermi a piangere adesso.

"Stasera ero a una festa con Chiara e Federico, ad un tratto mi sono allontanata ed é arrivato G-Gabriele.
L-lui non mi l-lasciava..." Spiego io sentendo la voce spezzarsi.
"L-lui stava per..." continuo per poi essere interrotta.
"Quel lurido b******o, figlio di p*****a. Lo ammazzo. Lo ammazzo, c***o." Urla lui tirando un pugno al muro di fianco a lui.
"No, Benjamin. Non farti male..." Dico io mettendo una mano sullo schermo, mentre una lacrima mi riga il viso.
"No, c***o. Non piangere. Scusami." Dice velocemente mettendo la mano sul suo schermo.
"Scusami, é che non posso sopportare che quel b*****o ti abbia toccata. Tu sei mia." Dice lui dolcemente.
"Ho avuto tanta paura." Dico io mentre un' altra lacrima riga la mia guancia.
"Ti proteggerò." Mi dice lui.
"Promettimi che torni presto." Tiro su con il naso.
"Non appena Alexander starà meglio, giuro che verrò." Dice lui.
"Ti amo tanto." Dico tirando su con il naso.
"Ti amo anche io." Mi risponde lui.

Lo rivoglio con me.

Ecco il capitolo! Che ne pensate? Vi piace? Lasciate un commento e fate diventare la stellina arancione.

Ciauuuuuuuuuuuuuu

09/04/2017

Per Sempre? Per Sempre! ||Benjamin Mascolo|| (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora