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POV'S BENJAMIN

Non riesco a smettere di pensare a quello che é successo l'altra sera, mi sento troppo in colpa.

Sono un fratello di m***a, come ho potuto mettere in pericolo l'incolumità di mio fratello?
Dopotutto però, anche io avevo le mie ragioni per rischiare, e quella ragione è Elisa, ma ciò non toglie che io non sia in fratello di m***a.

Però io mi chiedo...
Come può una persona, un comune essere umano, tormentare così tanta gente per degli stupidi soldi, senza provare un minimo di rimorso?
Come può una persona f********e di tutti soltanto per dei soldi? Per di più, soldi con cui compra droga.

Io non riesco a starmene con le mani in mano, devo fare qualcosa. Ora.

Sono in giro per le strade di Modena e sto camminando verso il posto in cui ho dato appuntamento a Martina.
Deve aiutarmi.

Dovrei andare a scuola, ma, con tutto il rispetto, quel carcere di m***a può anche aspettare.

Non appena vedo la chioma biondo platino di Martina mi avvicino a lei.
Fa per baciarmi ma la fermo.

"Ti devo parlare." Dico secco.
"Parlare?" Domanda confusa con la sua vocina stridula.
"Esattamente. É successo un casino." Mi passo una mano i capelli come faccio sempre quando sono nervoso.
"Del tipo?" Domanda incrociando le braccia.
"Del tipo che tuo padre mi ha visto con Elisa." Dico sbuffando.
"Ancora con quella? Ti avevo detto una solo volta." Dice scocciata.
"Lo so, ma non ho potuto resistere." Dico io.
"Benjamin, quando capirai che così fai del male a tuo fratello?" Domanda con la sua vocina.
"Lo capisco, sai?" Dico io acido.
"Il problema non é questo." Dico subito.
"E quale?" Domanda sbuffando.
"Il problema é che tuo padre farà del male a mio fratello e io non potrò impedirglielo! Ormai mi ha visto con Elisa ed il patto é andato a p*****e." Dico io arrabbiato.
"E cosa ci devo fare io?" Chiede lei.
"Ma sei seria Martina? Mi devi aiutare! Non posso permettere che quel pezzo di m***a di tuo padre faccia del male a mio fratello!" Le urlo in faccia.
"Dov'eri quando ti ho avvertito?! Benjamin, come ti dovrei aiutare?! Pensi che io possa far cambiare idea a mio padre?" Domanda lei.
"Si! Provaci almeno, ti supplico." La prego io calmandomi.

Lei mi guarda per secondi che a me sembrano infiniti per poi riaprire bocca.

"Io non ti prometto nulla, so già che non ci riuscirò." Dice lei.
"Appena ci hai parlato chiamami." Dico io.
"Ok... Tu sei completamente pazzo comunque." Dice lei sbuffando.
"Ne sono consapevole, so che non cambierà idea e sinceramente sei la mia unica speranza." Dico io.
"Ci proverò." Dice lei.
"Grazie." Dico io.

Io sono ateo, ma in questi momenti bisognerebbe pregare.
Speriamo.

Le faccio un segno di saluto con la mano per poi incamminarmi verso il mio palazzo.
Oggi la scuola va a farsi f*****e.

Non appena arrivato, entro e salgo le scale. Raggiungo il mio appartamento ed entro.

Non c'é nessuno, sono andati tutti a lavorare.

Appendo la mia giacca di pelle nera all'attaccapanni e mi tolgo le vans, mettendole poi in un angolo.

Entro in cucina e prendo una birra dal frigorifero per poi aprirla.
Mi siedo sul bancone e avvicino la bottiglia alle mie labbra, per poi berne un lungo sorso.

Mia madre non vuole che io beva, ma adesso dire che ne ho bisogno é dire poco.

Mi passo una mano sul viso per poi bere un altro lungo sorso dalla mia bottiglia.

Spero che Lucas dia retta a Martina.

***
POV'S ELISA

Oggi Benjamin non é venuto a scuola e, con quello che é successo l'altro giorno, mi sto preoccupando.

Nemmeno Martina é venuta a scuola, questa cosa é strana, molto strana.

Oggi Gabriele mi ha chiesto di fare un giro con lui e io ho accettato.
Ovviamente siamo solo amici.

Sto camminando verso il centro e, non appena lo vedo, gli faccio un cenno di saluto con la mano.

Lui mi viene incontro.

"Ciao." Mi saluta.
"Ciao, dove si va?" Domando io.
"Uhm...sorpresa." dice lui ridacchiando.
Io lo guardo stranita e cominciamo a camminare verso un luogo a me sconosciuto.

Non appena vedo un piccolo parchetto, lo guardo ridacchiando.

"Che c'é, non ti piace?" Domanda lui.
"Nono, mi piace." Dico io andando verso un'altalena.
"Uhm...e lo zucchero filato ti piace?" Mi chiede lui.
"Lo amo." Dico io girandomi verso di lui sorridente.
"Guarda là." Dice lui.

Mi giro dove sta indicando e vedo un carretto dello zucchero filato.
Corro verso di esso, sentendo Gabriele ridere di gusto seguendomi.

"Salve." Saluto io.
"Buongiorno." Mi sorride la signora dietro al carretto.
"Uno zucchero filato per lei, grazie." Dice Gabriele precedendomi.

In due minuti la signora mi porge il mio zucchero. Io lo prendo e sorrido.

"Quanto le devo?" Chiede Gabriele.
"Due euro." Risponde la signora.
"Nono, pago io!" Protesto.
"Non se ne parla, muta e mangia lo zucchero!" Mi zittisce lui porgendo i soldi alla signora.

Ci allontaniamo dal carretto e io gli tiro un pugno leggero sul braccio.

"Questo a cosa lo devo?" Dice lui massaggiandosi il braccio.
"Potevo pagare io." Dico seria.
"Ma non te l'ho permesso." Dice lui.
Io ridacchio.

Io e Gabriele finiamo di mangiare lo zucchero filato e poi ci avviciniamo ad un fontanella per lavarci le mani.

Apro il getto della fontanella e mi lavo le mani per poi lasciare posto a Gabriele.
Non appena ha finito anche lui, gli schizzo l'acqua addosso.

Lui strizza gli occhi e io scoppio a ridere.

"Se ti prendo...." dice lui.

Io comincio a scappare ma lui, essendo molto più veloce di me, mi prende subito per la vita.

Si avvicina pericolosamente al mio viso e il suo sguardo cade sulle mie labbra. Ma cosa fa?

Metto le mani sul suo petto e lo allontano, fulminandolo con lo sguardo.

"Cosa fai?" Domando allontanandomi.
"Io...non volevo." Mi dice lui.
"Gabriele, io ti voglio bene, ma nulla di più..." dico io.
"E tu mi piaci invece." Dice lui.
"Gabriele..." dico io passandomi  una mano sul viso.
"Gabriele, tu sei un mio amico e ti voglio bene. Ma la cosa finisce qui. Io sono innamorata di un altro ragazzo, mi capisci? Non voglio che tu stia male, ma noi potremmo solo essere amici." Dico io.
"Capisco. Non succederà più." Mi sorride debolmente.

"Posso solo provare a fare una cosa?" Domanda lui avvicinandosi e lasciandomi confusa.

Quando il suo viso é a un centimetro di distanza dal mio, io mi allontano di scatto. Ma é scemo o cosa?

"Gabriele, così però mi fai in******e!" Dico io.
"Non riesco a resistere." Dice lui.
"Gabriele, se non riesci a resistere allora ci diamo un taglio. Non ci vediamo più e siamo a posto." Dico io.
Lui abbassa lo sguardo.

Faccio per andarmene ma la sua voce mi ferma.

"Sei innamorata di quel Benjamin?" Mi domanda.
"Più di chiunque altro." Dico sincera.
"Sono felice per te." Alza lo sguardo.
"Lui ti ama, si vede." Dice ancora.
"E si vede che tu ami lui." Conclude.

Sorrido debolmente per poi andarmene.

'Lui ti ama, si vede. E si vede che tu ami lui.'
Questa frase mi rimane stampata in mente facendomi pensare a quel sorriso che tanto amo.

Ecco il capitolo! Fa un po' schifo, ma é un capitolo un po' di passaggio. Spero vi piaccia comunque. Grazie mille per la classifica e le visualizzazioni!

Ciauuuuuuuuuuuuuu

19/03/2017

Per Sempre? Per Sempre! ||Benjamin Mascolo|| (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora