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POV'S BENJAMIN

Continuiamo a correre per svariati minuti, finché non arriviamo davanti alla centrale della polizia.

Apriamo la porta di vetro velocemente e ci precipitiamo alla "reception" della centrale, se così si può definire.

"Cosa posso fare per voi?" Domanda l'agente, da dietro la scrivania.

Io alzo la mano in segno di aspettare un secondo. Dobbiamo riprendere fiato.

"N-noi avevamo fatto una denuncia per la scomparsa di una ragazza, Elisa Borghi." Dico io con il fiatone.

Lui cerca sul suo computer e poi annuisce.

"E con questo?" Domanda confuso.
"Penso di sapere dove si trova." Dico io ancora con il fiatone.
"Aspetti, mi racconti come sono andate le cose." Dice l'agente.
"L'abbiamo cercata ovunque. Abbiamo chiesto a una nostra conoscente e lei ci ha fatti entrare. Mentre parlava era frettolosa e agitata, sono certo che Elisa sia in quella casa." Spiego velocemente.
"Come fa ad esserne sicuro? Servono delle prove..." Spiega l'agente.

Io appoggio velocemente la collana sulla scrivania.

"Questa é di Elisa Borghi ed era in quella casa." Dico io.
L'agente guarda me e poi la collana.

Chiama un suo collega e gli spiega la situazione.

"Come facciamo a sapere che questa collana appartenga alla ragazza?" Domanda il secondo agente.

Ora sono in difficoltà.
Chiara mi volta verso di lei e tira fuori da sotto la mia maglia la mia collana con l'anello.

Io me la tolgo del tutto e la mostro ai due agenti.
Grazie, Chiara.

"Nella collana di Elisa c'é scritto il mio nome e nella mia c'é scritto il suo. Io mi chiamo Benjamin." Loro controllano e annuiscono.
"Come fate ad esserne certi? Come fate a dire che sia in quella casa?" Dice l'agente.

Io gli mostro il messaggio di Elisa e loro spalancano gli occhi.

"In più...ecco...mio fratello si era cacciato in guai seri, mafia. Il capo é il padre della nostra conoscente. Credo che abbiano rapito Elisa per vendetta contro mio fratello dopo averlo anche mandato in coma." Stringo i pugni.

Alle mie parole tutti, compresi Chiara e Federico, spalancano gli occhi.
Mi sono tolto un peso, in grande peso. Ma ho fatto la cosa giusta.

"Fai preparare tutta la squadra e procurati un mandato subito." Dice il primo agente al secondo. Quest'ultimo esegue l'ordine.

"Mi serve nome e cognome del capo della mafia e di sua figlia." Mi dice l'agente.
"Lucas Poldi e Martina Poldi." Dico io.
"Vi chiedo di aspettare dieci minuti, andatevi a sedere." Dice l'agente.

Noi annuiamo e ci andiamo a sedere.

"Allora é questo che é successo realmente ad Alex?" Domanda Chiara.
"Perché non ci hai detto nulla?" Domanda Federico.
"Io non potevo. Ma ora ci sono Elisa e mio fratello di mezzo, capite? Io non potevo, ma loro sono più importanti. Spero solo che tutto questo finisca..." dico io.

Chiara si appoggia alla mia spalla.

"E se non dovesse essere lì?" Domanda Chiara.
"Sono certo che sia lì. Noi la salveremo, stai tranquilla." Le dico io.
"Ma se lei non fosse lì?" Domanda ancora.
"La troveremo, ovunque lei sia ora. Tranquilla." Le rispondo.

Lei é una sorta di migliore amica per me, praticamente la considero una sorella.
Questo é uno dei motivi per cui Federico in questo momento non mi spacca la faccia, dato che Chiara é appoggiata a me.

Vedo l'agente arrivare insieme ad altri uomini.

"Allora ragazzi, voi verrete con noi, ma non entrerete in quella casa. Entreremo solo ed esclusivamente noi." Spiega.
Noi annuiamo.

Usciamo dalla centrale e ci fanno salire a bordo di una loro auto.
La macchina parte e in qualche minuto ci troviamo davanti a casa di Martina.

Scendiamo dalla macchina e ci spostiamo in un angolo, mentre un agente si avvicina a noi.

"Ragazzi, noi ora entriamo. In caso di evenienza risalite in macchina o mettetevi al coperto. Bloccheremo e prendere gli altri, ma porteremo fuori prima la ragazza. Avremo un'agente donna che si occuperà di lei alla centrale, crediamo che una figura femminile la possa aiutare." Dice l'agente.
"Oh, va bene." Rispondiamo in coro.

L'agente raggiunge il resto della squadra e fanno irruzione dentro casa di Martina.

Adesso sono seriamente agitato.

POV'S ELISA

Appoggio la mia fronte sulle ginocchia. Quanto vorrei uscire da questa stanza....

Sento un rumore forte provenire dall'esterno della stanza, mischiato a toni di voci forti e decisi.

Alzo subito la testa.
Cerco di liberarmi dalla corda ma non ci riesco.

"Sono qui." Urlo io.
"Qua, sono qua!" Urlo ancora.
"Tiratemi fuori, vi prego." Urlo.

Ad un tratto la porta si spalanca e tre agenti entrano impugnando una pistola, ma la abbassano non appena mi vedono.

Io scoppio a piangere.

Un'agente donna si avvicina velocemente e mi slega i polsi.

"É finita, ti portiamo fuori da qui." Dice lei, aiutandomi ad alzarmi.

Io faccio fatica a stare in piedi, per via della ferita che mi fa un male cane.

"Adesso guardami. Sei ferita?" Mi domanda l'agente.
"S-si." Le indico il fianco.
"Ora ti aiutiamo a uscire." Dice lei.
Io la abbraccio.
"Grazie." Dico piangendo.
"Ora é tutto finito." Dice lei.

Dio, grazie.

Ecco il capitolo! É un po' corto, ma il prossimo sarà il continuo di questo. Vi rendete conto che la scuola sta per ricominciare? Vi viene il vomito solo a pensarci. Help meeee! Dicono che Benjamin é fidanzato con Demetra e io...io "boh".
Grazie di tutto.
Ci si vede al prossimo capitolo.

Ciauuuuuuuuuuuuuuu

25/08/2017

Per Sempre? Per Sempre! ||Benjamin Mascolo|| (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora