Capitolo 22: Pope al volante pericolo costante

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Due settimane dopo circa...

The new Project blog, Family: aggiornamento n° 20, 22 luglio 2022

<<Va piano porca puttana!>> urlo per la centesima volta, sono consapevole, nel mio io più interiore, che su questa Jeep morirò.

Adieu mond cruel!

Certamente non è un brutto luogo dove tirare l'ultimo respiro: Marocco, deserto, sole, caldo ci potrebbe anche stare; ma ci terrei a vivere ancora qualche anno.

<<Ma se vado ai due all'ora!>> protesta il marocchino alla mia sinistra premendo, nuovamente, sull'acceleratore facendomi aggrappare al sedile con tutte le mie forze, fin quasi a perforarlo con le dita.

<<Ai due all'ora sto gran cazzo!>> urlo, sistemando la kefiah bianca sul naso <<Anche se siamo nel deserto e non ci sono strade tu debba dare il peggio di te al volante!>> aggiungo tirando fuori il suono più forte possibile dalle mie corde vocali ormai indolenzite.

<<Ma sta zitta!>> urla cavalcando una duna gigantesca, la quale si disgrega in una grandissima nuvola di polvere ocra al nostro passaggio, disperdendosi nell'aria come una nuvola alle nostre spalle.

Grido aggrappandomi, nuovamente, a tutto ciò che può costituire un appiglio. Stringo le mani così saldamente alla portiera rovente dal calore riflesso, tanto da far arrossare i palmi sino ad irritarli e scottarli.

<<La pianti di urlare?!>> si lamenta il pilota alla mia sinistra comodamente seduto, come se stesse guidando sulla Route 66, in un tranquillo pomeriggio americano, sotto al sole con in sottofondo le canzoni di qualche band alternative stile Lana Del Rey nuova vocalist degli ACDC.

Sinceramente non sa manco lui cosa sta ascoltando, ma dettagli.

<<No! Cazzo! Guido meglio io!>> mi lamento per la sessantesima volta nell'arco di due minuti, ripensando al miracolo costituito dalla mia patente sono sempre più convinta che forse noi non saremmo qui, da ottimista, che non sono, ritengo che approssimativamente all'inizio del deserto.

<<Non dire stronzate!>> si volta verso di me, abbassando con l'indice destro gli occhiali da sole, guardandomi con la faccia più stupida che abbia mai visto fare. Forse sarà la barba che si sta facendo crescere a dargli un'aria più nuova? Particolare? Non so nemmeno io, ma posso dire che non lo imbruttisce anzi, gli dona.

<<Guarda la strada non me!>> grido esterrefatta indicando la distesa ocracea davanti a noi, mimo con le dita delle pseudo virgolette in riferimento alla parola 'strada'.

<<Ma non ci sono strade!>> contesta con disappunto.

<<Guarda davanti a te cazzo!>> protesto preoccupata sulle mie scarse possibilità di sopravvivere a quest'escursione nel deserto <<So di essere un bel panorama ma vita non è il momento sai?>>

<<Thalia?>> richiama con voce pacata la mia attenzione

<<Si?>> rispondo voltandomi,

<<Vaffanculo>> replica serio,

<<Solo con te cuore>> ribatto ridacchiando tra me e me.



<<Siete vivi?>> chiede Jhon scendendo dall'altra jeep, ridendoci in faccia

<<Io sì Thaly un po' meno>> fa le spallucce Pope indicandomi con il pollice neanche fossi un sacco di patate.

<<Mai.Più!>> sillabo cercando di calmare il battito cardiaco portando le mani al petto <<In.Jeep. -respiro- Con.Lui>> puntando un dito accusatore contro all'arabo alla mia sinistra, facendo scoppiare a ridere tutti.

Lift up - ImpossibleWhere stories live. Discover now