Capitolo 35: Darcy and Elizabeth

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The new Project blog, Family: aggiornamento n° 29, 29 luglio 2022


<<Io mi sono rotta i coglioni di lui!>> entra Elis sbattendo la porta di camera nostra, con una violenza che non le ho mai visto sprigionare. Nemmeno quando litigava in classe con il gruppo 'avversario' delle Supremes.

<<Di chi per la precisione?>> le chiedo chiudendo il libro che stavo leggendo, per poi poggiarlo sul comodino ed invitare la mia amica a sedersi accanto a me.

<<Secondo te?>> chiede retorica alludendo a Jack. Tra loro le cose non sono mai andate a coronarsi, Elis ha tentato in tutti i modi di fargli capire ciò che lei provava nei suoi confronti e lui dimostrava una forma di interesse che non corrispondeva all'amore, bensì all'amicizia.

Tutti sapevano che lei lo amava, tutti tranne lui. In classe li chiamavamo Darcy and Elizabeth come i protagonisti di 'Orgoglio e Pregiudizio'. La stessa sera in cui per me si è aperto un capitolo, più o meno dolce, per Elis se n'è chiuso uno.

Mentre io mi appartavo con il mio lui in uno stanzino, a consumare la passione più carnale; lei si è appartata con Jack nella speranza di mettere pepe a ciò che per lei è un sabato sera di routine e per lui il più insensato modo di trascorrerlo.

In tutti i modi ha tentato di ballare con lui, bere, o comunque trovare quel contatto fisico che da cosa portasse cosa, ma il tutto svanì come la polvere gettata nell'aria. Lui cominciò a lamentarsi della musica troppo alta, dell'odore di alcol e di fumo che inebria le narici, provocando quella sensazione di estasi momentanea, in cui tutti i problemi svaniscono per un flebile istante. Per lui non era così, per lui tutto ciò creava un problema, o lo schifo puro.

Mentre Elizabeth cercava di condividere una cosa che amava della sua vita, Darcy la schifava criticando chi come lei, amava quel genere di divertimento.

Quella notte Elizabeth decise di mettere un punto alla storia unilaterale che aveva con Darcy.

Aprì un nuovo capitolo, che la portò a frequentarsi con numerosi ragazzi. Uno più bello e più ricco dell'altro, facendosi la promessa di fare solo sesso senza sentimenti finché non avesse trovato quello giusto.

Mentre io e lei ce la spassavamo la notte nei locali, per poi fare after a luci rosse; Jack non pareva minimamente toccato dal cambiamento della riccia, né tantomeno parve assillato dal desiderio di trovare una lei.

Tutto però cambiò con l'arrivo di Nico.

Elis lo conobbe in palestra, lei non era minimamente interessata a lui, per carità era lusingata che uno dei ragazzi più ambiti della provincia parlasse con lei, ma non le interessava.

Dal canto del ragazzo invece, la musica suonata era differente, fece il diavolo a quattro come si suol dire pur di scoprire nome e cognome di Elis, cercarla sui social e cominciare a frequentarla.

Il gioco della chat durò ben poco, ogni incontro in palestra sfociava nella realizzazione delle fantasie sessuali più violente che le loro menti erano in grado di articolare, ogni chat era una provocazione, ogni appuntamento trasformava le loro auto nella culla della passione.

Questa loro frequentazione ben presto fece nascere in Elis sentimenti sempre più profondi, così tanto da portarla a scordare Jack definitivamente, tanto da far parlare di lui ai ragazzi. Quella sera al nostro bar preferito, quello dal sapore più esclusivo, che domina la visuale della piazza del comune, la bionda dichiarò di essere pronta a impegnarsi con Nico, se lui gliel'avesse chiesto; e allo scandire di quelle parole Pope aggiunse: <<Jack ti sei lasciato soffiare la ragazza sotto al naso>>, quella battuta che in sé per sé aveva un significato innocente, risvegliò qualcosa nel castano che cominciò a presentarsi sempre più spesso a casa mia, cosa insolita per lui dato che per Jhon e Pope ma anche per Elis e Diana era la seconda casa in cui stare.

Cominciò a fare battutine, morigerate i primi tempi e poi via via sempre più provocatorie quando Nico ruppe il cuore ad Elis, continuando però a parlare di lei in giro ed osservarla da lontano quando supponeva non potesse venire notato.

Il culmine di tutto ciò spinse la riccia ad anticipare le vacanze; organizzando con il mio ausilio questo soggiorno a Tiznit, usando la scusa del minor costo dei voli per le Outer Banks.

Il tutto filava liscio, finché non giunse il problema 'Jack' e conoscendo la sua straordinaria prevedibilità, avevamo (erroneamente) supposto che non sarebbe venuto, perché erroneamente? Ve lo dico subito: perché ha accettato di partire con noi.

Così Elis ha iniziato a maledire le sue pessime idee e come se non bastasse, il caso ha voluto che fossero vicini di posto in aereo.

Arrivati a Tiznit, hanno cominciato a litigare sempre più frequentemente per sciocchezze, lui la provoca e lei reagisce. In tutto ciò è entrato il cameriere figo nella dinamica che si era instaurata tra loro. L'arrivo del poveretto ha portato Jack ad aumentare i suoi sforzi, fin tanto da cominciare a farmi domande sulla riccia, e continuando a sminuire in presenza di lei il giovane, dando sfoggio di una nascente forma, da lui negata, di gelosia.

Elis in tutto questo show inscenato dal ragazzo, ha sempre implorato lui di lasciarla stare, ma lui non ha mollato ed oggi ne è la dimostrazione.

<<Col tempo lui mi ha persa, se ne deve fare una ragione>> termina il racconto del loro ultimo 'litigio', lasciandosi ricadere sul letto.

<<Neima Ezza>> le rispondo soprappensiero.

<<Cosa?>> chiede guardandomi stranita.

<<È la barra di una canzone di Neima... lascia, mi sono capita da sola>> svio io il commento vedendo la confusione nelle sue iridi d'ambra e caramello.

<<Sì, amo, credo di sì>> risponde ridendo divertita.

<<E non ridere. Poi scusami, tu hai lo spasimante a scoppio ritardato, non io>> replico ridendo e imitando il suo gesto abbandonandomi sul soffice materasso del nostro letto.

<<Solo ritardato, amo>> ribatte. <<Mi faccio schifo però>> aggiunge in un sussurro flebile ma percettibile a un'orecchio attento.

<<Perché?>> domando girandomi su un fianco per osservarla.

<<Matt è convinto che gli sia fedele pure se ci stiamo solo sentendo>> prende un breve respiro. <<Dio, quanto faccio schifo>> si commisera coprendo il volto con le mani, che io le sposto per osservarla negli occhi per poi dirle: <<Tu non fai schifo, stai semplicemente godendo la vita>>.

<<Si, invece sono solo una troia>>.

<<No, Elis, non lo sei>> affermo sicura.

<<Perché?>> chiede.

<<Perché stai tradendo la fiducia di nessuno>>.

<<Sto tradendo quella di Matt>> ribatte secca.

<<Non la tradirai finché lui non ti proporrà di essere una coppia. Fino ad allora tu sei una donna libera che fa ciò che vuole della sua vita. Ricordatelo sempre>>.

Ogni donna è libera di fare ciò che vuole della sua persona e del suo corpo senza sentirsi in difetto. Questo però è uno dei tanti problemi del mondo attuale. Se una donna ha le stesse abitudini di un uomo nel rapportarsi con l'altro sesso, viene subito stigmatizzata come meretrice.

Se un uomo ha più donne in contemporanea, o comunque prima di una relazione ha avuto più donne, è un figo, un esempio da emulare. Se invece al posto di quell'uomo c'è una donna, lei in automatico è una messalina.

Se un uomo ha una scopamica è un grande.

Se una donna ha uno scopamico è una troia.

Il mondo potrà considerarsi veramente libero solo quando abbatteremo queste ideologie che bloccano e occludono le menti delle società.

E riflettendo su queste cose, ci lasciamo cadere nel dolce vortice del sonno.

Lift up - ImpossibleWhere stories live. Discover now